Siamo stati scimmie, siamo stati uomini:

come saranno gli uomini dell’avvenire, Naden?”

Forse degli dèi”

Hai ragione, agli uomini piacciono gli dèi…”

Christina Stead

Il 26, 27, 28 febbraio 2020 si è svolta a Roma la Call for an AI ethics – Per un’intelligenza artificiale umanistica. Primi firmatari sono stati: Brad Smith, Presidente Microsoft; John Kelly III, Vice Presidente IBM; Dongyu Qu, Direttore Generale della FAO; Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione del Governo Italiano e Mons.Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, promotrice dell’iniziativa.1

Per i Cristiani post-conciliari (o dovremmo dire… bergogliani), si sarà parlato di tecnologia basata sulla fede. Un altro dio. Non tanto diverso, alla fine, da alcune nostre divinità del passato. Solo che è un dio reale, questo; è vero, mantiene le promesse. La vita dopo la morte? In ultima istanza, sì.2

Per tutti gli altri, filantropi, fondazioni, aziende e, ad ampio raggio, vari governi tramite finanziamenti più o meno dichiarati, questa idea, o ciò che sottende all’oggetto della Call, è una rivelazione. Le persone d’eccellenza in varie discipline capiscono che adesso è il momento giusto. Non solo dal punto di vista scientifico e tecnologico, ma anche da quello politico e delle strategie militari. Un altro modo di pensare e di vivere.3

E per i fruitori fuori dai giochi? Dalle immagini disponibili, la New Hall of the Synod era strapiena. Centoventi accademici assiepati e soddisfatti. Scuole chiuse, ma ovunque facce ridenti e ottimismo da PIL in crescita: distanti galassie dalle parole “mascherina” e “distanziamento sociale” di soli dieci giorni dopo. Verrebbe da pensare che con i DPCM già in vigore non sarebbe stato possibile un documento condiviso di 44 pagine e presente in rete, ma schierarsi è obsoleto; le opzioni binarie appartengono al passato, improntato sul carbonio.4 Meglio affidarsi all’insalubre silicon (valley), visto che la razza umana cerca la propria morte e corriamo dritti verso ciò che più ci spaventa.5

Quanto a lungo possiamo infatti distogliere lo sguardo da quello che ci fa più paura, cioè dalla morte?6 E’ affascinante per l’Umanità caduca alle prese con bollette, mutui e scadenze l’idea di come questi filantropi miliardari, con l’aiuto dell’AI, riescano a mettersi in competizione con il Caso e il Destino nello sconfiggere la vecchiaia, la malattia e, appunto, la morte.

Scenario dell’algoritmo buono7 e giusto. Sebbene reduci dal decennio nero 2010-2019 di tagli alla Sanità segnato da definanziamento (37 mld in meno) e sottodimensionamento di strutture e personale sanitario (taglio di 70 mila posti letto e chiusura di 359 reparti), dalla creazione di grandi poli ospedalieri e dal depauperamento della medicina del territorio8, non dobbiamo disperare: l’implementazione dell’AI nell’assistenza clinica sarà meno costosa e capace di sostituire quel piccolo dittatore in camice bianco che è il medico. Lunghi anni di studio e preparazione l’hanno reso altero e imperscrutabile come una scatola nera nelle sue decisioni. L’introduzione dell’AI romperà questo classismo nei rapporti col paziente e i suoi bisogni.9 Tramite sofisticati test molecolari di una singola goccia di sangue, infatti, avremo modelli predittivi in termini di diagnosi, prognosi e trattamento estremamente accurati, strettamente personalizzati e trasparenti nel processo decisionale;10 e il medico vi si dovrà adeguare, se vorrà continuare ad avere il rispetto e la fiducia dei propri pazienti.11 Da dove prenderemo a prestito questi modelli predittivi? Da un ambito che gode di ottima salute, il settore finanziario,12 e riguarderanno la medicina personalizzata, il sequenziamento genico, la medicina delle grandi emergenze e delle catastrofi, quella delle terapie intensive, la diagnostica per immagini, l’assistenza ambulatoriale e la medicina spaziale.13 Fondamentalmente, chi non apprezzerebbe l’impatto benefico sulle nostre vite di artroprotesi, pancreas artificiali, stent coronarici o protesi acustiche? Tutti possiamo superare i nostri limiti grazie alla tecnica. Nel mezzo, una ridefinizione dei ruoli di medico e paziente,14 molti posti di lavoro persi e la rassicurazione che gli umanoidi NEON e Ai-Da15 ci restituiranno ciò che ci avranno rubato come dei novelli Robin Hood.16 Benediremo l’etica soggiacente alle fondazioni che sosterranno tutti questi costi,17 perché tutto ciò infarcirà l’etica dei nostri interrogativi su dove andremo a finire e quale sarà il nostro futuro facendoci sentire dalla parte giusta della Storia.

Scenario algoritmico-marxista: quando manderemo i robot a lavorare al posto nostro e ci terremo il compenso, o li impiegheremo a casa, come domestici non pagati, o li manderemo a diserbare i campi nella nostra fattoria biologica, noi umani saremo una sorta di nobiltà decaduta. Avremo una splendida dimora, chiamata passato, che cade a pezzi. Avremo un pezzo di terra, chiamato pianeta, che abbiamo trascurato. E avremo dei bei vestiti e molte storie da raccontare. Saremo l’aristocrazia al tramonto.18

Scenario nostalgico dell’ancient regime, o algo-reazionario: i robot lavoreranno per noi – dal ceco rabota, “lavoro forzato” – e svolgeranno per noi le mansioni più degradanti perchè l’ottundimento di massa sarà sempre più diffuso, e diventerà totale. Avremo popolazioni di zombie che saranno organizzate non da altri uomini, ma da sistemi automatizzati. “A Clockwork orange” di Burgess sarà la descrizione di un piccolo particolare.19

Come lavoratori disoccupati a casa e per giunta drogati, potremo dunque finalmente mangiare e bere godendoci il frutto delle nostre fatiche20 senza essere condiderati degli empi epicurei? A quel punto no; la nostra inutilità sarà solo una marchiatura superflua: neppure dalle parti del monte Krapack, i più ravveduti di noi potranno anche solo avviare una piccola, utile attività commerciale.21 Diventeremo ridicoli, sia come umani che come schiavi.

Scenario totalmente cerebrale di ricerca e collegamento, o algo-euristico: non potendo vivere per sempre in forma umana su questa terra, solo se rinunceremo al corpo così com’è potremo seriamente colonizzare lo spazio. Una volta che ci saremo liberati dei nostri corpi, potremo sopravvivere in ogni atmosfera e ad ogni temperatura, far fronte alla carenza di cibo e acqua, coprire ogni distanza.22 Saremo l’occhio rosso paranoide di HAL 9000 o le creature della luce dei codici gnostici di Nag Hammadi che torneranno fra le braccia di Cristo e Sofia?

Perché dunque curarci dei corpi se non ne siamo costretti, se il mondo è una simulazione messa in scena da altri e grazie all’AI potrem(m)o tornare alle origini come essenza, come luce?

E’ ormai leggendaria la dieta seguita dal restless genius di Google, Ray Kurzweil, a base di bacche, cioccolato scuro nel caffè, salmone affumicato e sgombro, latte di soia, tè verde, porridge e almeno cento pillole al giorno per mantenere in salute cuore, occhi, cervello ed apparato riproduttivo. E che dire di Max More, presidente e amministratore delegato della Alcor, il più grande dei quattro impianti di crioconservazione al mondo che, davanti ai giganteschi dewars in acciaio dove sono conservati in azoto liquido più di un centinaio di corpi in attesa della “resurrezione”, ammette candidamente di sperare di evitare di essere conservato? L’ideale per me sarebbe di mantenermi in buona salute e aver cura di me stesso, finché la ricerca sull’estensione della vita non ci permetterà di raggiungere la velocità di fuga verso la longevità.23

Senza contare chi ritiene transumanistico il messaggio del Buddha: la vita è sofferenza, ma c’è una via che porta alla fine della sofferenza, coi buddhisti Zen dell’esistenza incarnata, che non separano mente e corpo, e quelli Theravada, la più antica tradizione, per cui noi non siamo il nostro corpo, trattandosi di qualcosa che va rifiutato, disprezzato e trasceso.24 Resta da vedere quanto trascendenti fossero i mille buddhisti, nella “Divisione SS Wiking”, che a Berlino si sacrificarono ritualmente alla notizia che Hitler era stato probabilmente ucciso dai sovietici in arrivo.25 E che cosa misero sul piatto, a contraltare dell’anima, Himmler & Soci, allorché Radreng Rinpoce, autorità tibetana, scrisse un messaggio al “chiarissimo signor Hitler” e gli inviò dei regali (un mastino tibetano, una moneta d’oro e una mantello del Dalai Lama)26 sancendo così l’appoggio del Tibet ai Tedeschi per uno dei loro piani d’invasione (mai realizzato) dell’India britannica.

Agli occhi del Reichsführer, i monaci buddhisti, come rappresentanti di un ramo della razza nordica emigrata in Asia durante la preistoria, erano vicini alla natura, come tutti i germani delle origini. Convinti che tra l’uomo e la natura non esista una differenza rilevante, la loro credenza nella migrazione delle anime non era che affermazione religiosa dell’unità di tutto il vivente, dall’uomo fino agli innocenti lombrichi schiacciati durante le passeggiate serali.27

Il sostegno tibetano ai principi che animavano la Società di studi per la preistoria dello spirito, Ahnenerbe, la quale sosteneva che gli antichi Ariani provenissero dall’Himalaya e che i più saggi tra loro vi avessero installato il quartier generale di Agarthi, configurava dunque un anelito allo sviluppo dell’esistenza incarnata?

Una crescita, implementazione, miglioramento dello Spirito suffragata da un corpo di razza pura per il tramite di una tecnica politica e strategica come un’altra – ancorché opinabile nel suo risvolto storico? Ma la tecnica non è mai solo tecnica. E’ sempre protensione oggettiva a liberarsi da condizionamenti materiali, quindi ineluttabilmente portata ad inficiare l’equilibrio pattizio fra essere umano e ambiente. Tant’è che la valorizzazione degli animali, nei testi nazisti e alla prova dei fatti, è sempre proporzionale alla potenza vitale e all’aggressività dell’animale in questione. Il barboncino curato ed arricciato, ma incapace di provvedere a se stesso senza l’aiuto umano, viene deriso al cospetto dei cervi maschi dominanti che si impongono nella lotta per la riproduzione.28

Di fronte al fallimento storico di restituire l’uomo alle leggi della natura, strappandolo all’abbraccio considerato mortifero dell’acculturazione ebraico-cristiana – ovvero le leggi dell’uomo-, un’involuzione in senso privatistico del bene comune non è che un rifugio, uno sbocco consequenziale. Ovvero: la terra sparisce troppo in fretta e non possiamo aspettare che siano i governi a proteggerla, eletti da maggioranze che se ne fregano della biodiversità. Invece i miliardari ci tengono. Hanno interesse a non sputtanare del tutto il pianeta, perché loro e i loro eredi saranno gli unici abbastanza ricchi da goderselo.29 Problema capitale è semmai come “qualità della vita” e “salvaguardia della natura” siano a questo punto schiacciate dalla forza del numero, dato che la popolazione continua a crescere. Un infestante formicaio protosociale, quest’umanità, che molti passi deve ancora compiere per emulare i membri delle colonie di insetti altamente sociali organizzati in due caste fondamentali: una rappresentata dagli individui riproduttivi (uno solo o alcuni per colonia); l’altra costituita da un maggior numero di operai/e che eseguono il lavoro in modo altruistico e che di regola non cercano di riprodursi30 per il bene comune.

Leggiamo allora di come la sovrappopolazione rientrava senz’altro nel dibattito pubblico negli anni Settanta, con Paul Erlich [autore di “The Population Bomb”, partigiano di una drastica riduzione della popolazione mondiale, anche con l’aborto selettivo]31, il Club di Roma e la Crescita Demografica Zero. E poi d’un tratto è scomparsa, è diventata innominabile. In parte a causa della Rivoluzione Verde, con le carestie sempre numerose ma non più apocalittiche. In parte per il controllo delle nascite, non proprio di buon gusto. La Cina totalitaria con la legge del figlio unico e Indira Gandhi con le sterilizzazioni forzate. I progressisti si sono spaventati e hanno taciuto, mentre i conservatori se ne sono sempre fregati, perché la loro ideologia è tutta basata sull’interesse personale a breve termine e sul piano divino. E dunque il problema è diventato una specie di cancro che ti cresce dentro, e tu lo sai ma non decidi di pensarci.32

Ricapitolando: tanta gente che conosco è stata licenziata negli ultimi sei mesi e non ha i soldi per comprarsi il prossimo Iphone. Hanno bisogno anche del pane, e hanno bisogno anche di una casa.33 Dovrebbero pure disperarsi o darsi fuoco al pensiero delle emissioni globali di CO2, ai genocidi e alle carestie in Africa, al sottoproletariato senza prospettive e radicalizzato nel mondo arabo, allo sfruttamento dissennato degli oceani, agli insediamenti illegali in Israele o ai cento milioni di poveri nel Pakistan nucleare?34

E’ una contraddizione chiedere alle nuove generazioni il rispetto dell’ambiente naturale, quando l’educazione e le leggi non le aiutano a rispettare se stesse. Il libro della natura è uno e indivisibile.35 L’ecologia ambientale dovrebbe avere come recto della stessa medaglia l’ecologia della persona, suo verso. In fondo, non siamo tutti fratelli?36 A meno che il contrappasso di uno sviluppo tecnico non sia un sottosviluppo morale, ed ecco allora la dimensione trascendentale – lo so che non c’è nessun Dio. Una persona è soltanto il proprio corpo, e il sesso è il massimo dell’intimità 37– ridursi a feticcio linguistico – è Dio che ho visto in quelle fotografie [immagini snuff di un ragazzo che sembra essere mutilato in modo innominabile, N.d.A] , e quando immagino di smembrarti, per esempio, comincio a sentirmi così. Per me è qualcosa di religioso. Come i pazzi, che dicono di aver visto Dio.38

Oggi come ieri, la Finanza presentabile per gli uffici stampa allestisce il fondale: fissata sulla caduta di euro e dollaro non esita a strozzare le economie occidentali e, pur consapevole che i maestri del consumo sono a tutt’oggi i giovani europei e che accanirsi su di loro fino a renderli disperati significa gettare il consumismo stesso nel caos, finge di non accorgersi di segare l’albero su cui sta appollaiata.39

Provvedono Kurzweil e seguaci a mettere in scena l’epopea degli Umani nuovi: mappato il genoma, con una nanotecnologia in grado di disattivare dei geni e aggiungerne di nuovi, riorganizzeranno la materia e l’energia a livello molecolare attraverso le tecnologie informatiche. Allora i filantropi saranno in grado di mandarci per mail un tostapane, un panino, una camicia o un pannello solare o un elemento di costruzione o di trasporto.40 Prodotti fisici si trasmuteranno in file informatici, allegabili via e-mail.

Non ci sarà Grande Depressione o recessione capace di influenzare la crescita esponenziale dell’AI perché la deflazione dei prezzi sarà la morfina per un consumismo moribondo, o per i suoi vecchi cascami.

L’economia globale sta andando a rotoli e alla gente non gliene potrebbe fregare di meno di quello che succederà nel prossimo decennio? Acquisteremo a poco prezzo prodotti eccezionali – magari un tempo di gran lusso – perché il prodotto, nel frattempo, saremo diventati noi41. L’ennesima ubriacatura di libertà. Del resto al cervello basta il gas prodotto dalla digestione del vino per ubriacarsi, mica il vino in sé. Il principio di deflazione che mantiene l’inflazione sotto controllo.42

In tutto questo copione, il vaccino anti Covid 19 è come “la pistola di Čechov” nella drammaturgia. Se ne intuisce il senso dopo pagine di apparente casualità e monotonia nell’infinita guerra per Tutto e fra Tutti. Uno strumento è uno strumento nella misura in cui un’equazione è tale perché si può leggere in entrambi i modi. Di conseguenza, in quanto mezzo per immunizzare e salvare vite dal vaiolo e dalla polio – a titolo di esempio -, vale anche il suo contrario, giusto?43

Invero, le prove generali dei predecessori anti-Covid – Tamiflu®, Pandemrix®, Relenza® –, avevano fatto pensare che non si trattasse di un buon espediente per un cambio di paradigma.44 Occorrevano allora effetti speciali come la “sottomissione” per decreto (lockdown), e contromisure economiche da divide et impera/solve et coagula per “educare” il formicaio e mettere una pezza al buco nero del debito speculativo mondiale.45

Ora, il villaggio globale ha messo in connessione tutti, ma sembra che gli organismi di controllo sanitario internazionali (OMS) non si siano mai preoccupati dell’igiene del Paese che fornisce al mondo occidentale un’elevatissima parte della sua produzione per i nostri consumi.46

Inoltre, l’istituto di virologia di Wuhan indaga su virus ad alta virulenza come la SARS14, l’influenza H5N115, l’encefalite giapponese 16 e da zecche, febbre tifoidea, brucellosi, peste, botulino, febbre gialla e dissenteria: quasi tutti agenti patogeni per un paese che sostiene in via partitica anche ad occhi esteri la Biological Warfare47, secondo un rapporto del Mossad del 2015. In caso di errore umano non sarebbe bastato commercializzare l’antidoto, come da protocollo per ogni assemblaggio di sequenze genetiche in un’installazione a rischio biologico col massimo livello di sicurezza (P4)?48

Secondo lo storico Harari, è probabile che gravi epidemie continueranno a mettere in pericolo il genere umano anche in futuro solo se l’umanità stessa le creerà, in nome di qualche ideologia spietata.49 Assodato quindi che si cura il malato e non la malattia,50 e che quello che abbiamo è qualcosa con un tasso di mortalità molto basso e un alto contagio,51 il transumanista filantropo avrebbe dovuto incitare le masse a farsi forza da sé. “Essere una macchina” nel senso di rafforzare in maniera sopraffina l’unico strumentario che ci ha permesso di arrivare sin qui dopo migliaia d’anni e disavventure di ogni tipo: il Sistema Immunitario.

In ultima istanza, qualunque cosa sia oggi Covid-19 – il prodotto di asimmetriche regole igienico sanitarie fautrici di mutazioni naturali, una chimera ricombinante incidentalmente a piede libero, il virus giusto al momento giusto52 o un’operazione di identità digitale per tutti53 -, esso presiede alle nostre vite come potente racconto. In un mondo in cui è possibile esser vivi senza religioni, senza legami familiari, senza ideologia o consapevolezza di classe o politica o senso storico, grazie all’invasione della vita privata da parte dell’AI, rappresenta il nuovo collante fatto di paure, angosce e speranze che unisce percorsi narrativi esistenziali stanchi, noiosi e perfettamente congrui alle medie demografiche. Percorsi talmente banali da spingere al disprezzo per se stessi – mascheramento che rende indistinguibile l’unicità di ogni volto, abolizione della gestualità cameratesca o consortile, l’altro da sé visto come «untore»-, nella speranza di ottenere una qualche forma di trascendenza54 grazie ad un’entità mutante e minacciosa.

In un paesaggio dis-umano che ha per stimmate il desiderio di ricchezza senza sforzo, il sesso distaccato dalle emozioni, il sovraccarico informativo, la convinzione che assumere determinate sostanze possa modificare l’aura del proprio corpo o il proprio carattere, il disinteresse per la manutenzione periodica della democrazia, l’ignoranza consapevole della storia, le manipolazioni corporee, l’invidia del corpo, la convinzione che lo spettacolo sia la realtà, il vivere per interposta persona tramite le celebrità, il rifiuto di gerarchizzare i valori e quello deliberato di riflettere,55 Covid-19 si dispiega per immagini (la fila di bare sui camion militari, i pazienti intubati) che servono a rinnovare la fede in un nuovo percorso narrativo individuale. I cambi di passo sono sempre prima di tutto cambi di racconto. Accorgersi di avere tutto e che quel tutto poggia su un terreno di vita anestetizzato e privo di significato è come il cervello impiantato in un substrato tecnologico e mandato nello spazio.


Il Transumanesimo sfocia in un’aporìa? Di Federica Tregnago

1 Firmata a Roma la Rome Call for AI Ethics,http://www.academyforlife.va/content/pav/it/events/workshop-intelligenza-artificiale.html

2 D.De Lillo, Zero K (trad.italiana di F.Aceto), Torino, Einaudi, 2017, IIa ed.,p.13

3 Ibidem, p.34

4 J. Winterson, Frankissstein (trad.italiana di C. Spallino Rocca), Milano, Mondadori, 2019, p.76

5 Ibidem, p.18. Parole che l’autrice fa dire a Lord Byron.

6 S.Piri, It Follows indica la strada all’horror in crisi, Minima&Moralia, 16 luglio 2016,http://www.minimaetmoralia.it/wp/it-follows-indica-la-strada-allhorror-in-crisi/

7 The “Good” Algorithm? Artificial Intelligence. Ethics, Law, Health. February 26th-28th, 2020,,http://www.academyforlife.va/content/pav/it/events/workshop-intelligenza-artificiale.html

8 M. Mamone Capria, Coronavirus, disinformazione e democrazia, IV edizione, pp. 21-22,http://www.sinistrainrete.info/pdf/covid_mamone-pdf.pdf

https://www.ilpost.it/2019/08/26/medici-di-base-giorgetti/

9 Y.Takahashi, The clinical consequens of AI,p.7, in The “Good” Algorithm?, cit.

10 A.Floares, AI in Oncology, p.8, in The “Good” Algorithm?, cit.

11Takahashi, supra

12 A.Attard Trevisan, Validation of AI in Medical Diagnosis, utilizing models traditionally used in the financial industry, p.18, in The “Good” Algorithm?, cit.

13 S. Aleksandrova-Yankulovska, General Views of Bioethicists in Bulgaria about AI in Medicine, p.19, in The “Good” Algorithm?, cit.

14 “Changing the role of the doctor (displacing traditional specialties and levelling the value of the doctor’s knowledge, reviewing the list of doctor’s competences necessary for work); Changing the patient’s “consciousness” – and, above all, involvement in a healthy lifestyle, acceptance of cyberorgization processes as a norm, spread of transhumanism”, N.V. Prisyazhnaya, Sociological View of Medicine of the Future, p.30, in The “Good” Algorithm?, cit.

15 Jin, Youngjin, Ethical Problem of the Trademark Registration for “NEON Artificial Human”, p.36 e M.A.Mangione, A.Carrara, The Advent of AI in Arts or the Creativity of Artifacts, p.40,in The “Good” Algorithm?, cit.

16 F.M. Zanzotto, Human-in-the-loop AI,p.37, in The “Good” Algorithm?, cit.

17 R.Vivaldelli, La “filantropia” di Soros? Serve a pagare meno tasse, 26 novembre 2017,https://it.insideover.com/politica/la-filantropia-soros-serve-pagare-meno-tasse.html

18 Frankissstein, cit., pp. 148-149

19 A.Bianchi,Marco  “La politica è legata a impressioni e sentimenti, l’UE è uno straordinario caso di incapacità, l’uomo sarà sempre più inutile: avremo popolazioni di zombie”.Intervista estrema a Marco Giaconi Alonzi, Pangea News, 19 agosto 2019,http://www.pangea.news/intervista-marco-giaconi-su-geopolitica/

20 Qoelet 2,24-25

21 G.Iurlano, Voltaire e gli ebrei, Informazione Corretta, 26 aprile 2020,http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=78083

22 Frankissstein, cit., p.269

23 “Allude allo scenario prefigurato dall’impresario della bioestensione Aubrey de Grey, consulente scientifico della Alcor, secondo cui per ogni anno che passa il progresso della ricerca sulla longevità umana è tale da accrescere di più di un anno l’aspettativa media di vita: una situazione che in teoria, un giorno, potrebbe consentirci di sconfiggere la morte per distacco”, M. O’Connell, Essere una macchina (trad.italiana di G.Pannofino), Milano, Adelphi, 2018, p.42

24 Ibidem, pp. 184-185

25 A.Bianchi,”La natura della politica è tragica.Per capire dove va il mondo bisogna conoscere i movimenti esoterici, la teosofia, la massoneria, la kabbala.E leggere Henry Corbin”, Pangea News, 7 novembre 2019,http://www.pangea.news/giaconi-esoterismo-teosofia-servizi/

26 Come i nazisti cercavano il superuomo: la spedizione più segreta della storia, 25 giugno 2018, https://it.sputniknews.com/mondo/201806256161785-tibet-himalaya-nazisti-superuomo-esperimento/

27 J.Chapoutot, La legge del sangue.Pensare e agire da nazisti (trad.italiana di V.Zini), Torino, Einaudi, 2016,pp.28-29

28 Ibidem, p.31

29 J.Franzen, Libertà (trad. italiana di S.Pareschi), Torino, Einaudi, 2011, p.234

30 B. Hölldobler – E.O.Wilson, Il superorganismo. Bellezza, eleganza e stranezza delle società degli insetti (trad. italiana di I.C.Blum), Milano, Adelphi, 2011,p.11

31 F.Boezi, Lo “Stato profondo” del Papa: ecco chi comanda in Vaticano, Il Giornale, 22 settembre 2020,https://www.ilgiornale.it/news/cronache/chi-comanda-vaticano-ecco-stato-profondo-papa-1891550.html

32 Libertà, cit.,p.243

33 R.Castoro, Intervista a Ray Kurzweil – Intervista a quel tizio che parla di singolarità, 22 aprile 2009,https://www.vice.com/it/article/7b5k3g/intervista-a-ray-kurzweil

34 Libertà, cit., p.242

35 Benedetto XVI, Caritas in Veritate, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2009,p.87

36 D.Foster Wallace, Il re pallido. Un romanzo incompiuto (trad. italiana di G.Granato), Torino, Einaudi, 2011,p.3

37 D.Cooper, Frisk (trad.italiana di G.Granato), Torino, Einaudi, 1997,p.83

38 Ibidem, p.83 e IVa di copertina

39 W.Siti, Resistere non serve a niente, Milano, Rizzoli, 2012,p.278

40 Intervista a Ray KurzweilIntervista a quel tizio che parla di singolarità, cit.

41 Y.N.Harari, YNH on big data, Google and the end of free will, Financial Times, 26 agosto 2016,https://www.ft.com/content/50bb4830-6a4c-11e6-ae5b-a7cc5dd5a28c

42 Intervista a Ray Kurzweil – Intervista a quel tizio che parla di singolarità, cit.

43 P.Ratto, L’industria della vaccinazione. Storia e contro-storia, Roma, Bibliotheka Edizioni, p.17 e sgg.

44 La grande truffa della “suina” – Il BMJ: l’OMS ha gonfiato i rischi dell’influenza A per favorire l’industria, La Stampa, 7 giugno 2010,https://www.lastampa.it/esteri/2010/06/07/news/la-grande-truffa-della-suina-1.37010352

https://www.bmj.com/content/362/bmj.k3948

45 A.Cecchi, È tutto collegato, 7 agosto 2020,https://andreacecchi.substack.com/p/-tutto-collegato

46 L.Perfori, Il nuovo Ordine Mondiale gnostico, l’Economia rovesciata e la Chiesa smarrita. Intervista a Ettore Gotti Tedeschi, Libertà e Persona, 16 giugno 2020,https://loccidentale.it/il-nuovo-ordine-mondiale-gnostico-leconomia-rovesciata-e-la-chiesa-smarrita-parla-gotti-tedeschi/

G.Ferrari, I “parassiti del sushi” si sono moltiplicati negli ultimi quarat’anni, Focus, 24 marzo 2020,https://www.focus.it/ambiente/animali/i-parassiti-del-sushi-si-sono-moltiplicati-negli-ultimi-quarant-anni

47 A.Bianchi, Il virus in Cina? Per capire cosa sta succedendo c’è bisogno di un agente segreto e di un poeta del Seicento, Pangea News, 27 gennaio 2020, http://www.pangea.news/virus-cina-per-capire/

48 Covid, il professor Tritto: “Il virus è una chimera creata in laboratorio”, 22 luglio 2020,https://www.tgcom24.mediaset.it/fatti-e-misfatti/covid-il-virologo-tritto-il-virus-una-chimera-creata-in-laboratorio_20989828-202002a.shtml

49 Y.N.Harari, Homo deus. Breve storia del futuro (trad.italiana di M.Piani), Milano, Bompiani, 2017,p.19

50https://www.omceo.me.it/sportello/professione/responsabilita/errore_medico.pdf

51 Elon Musk:«No al vaccino per il Covid, neanche per i miei figli», Corriere della Sera-Tecnologia, 29 settembre 2020,https://www.corriere.it/tecnologia/20_settembre_29/elon-musck-no-vaccino-covid-neanche-miei-figli-38b4a7cc-0278-11eb-a582-994e7abe3a15.shtml

52https://andreacecchi.substack.com/p/il-virus-giusto-al-momento-giusto

53 C.Sacchetti, ID2020: è in arrivo la vaccinazione digitale per tutti?,https://lacrunadellago.net/2020/03/18/id2020-e-in-arrivo-la-vaccinazione-digitale-per-tutti/

54 Debito di riconoscenza immenso a Douglas Coupland, che aveva capito tutto già trent’anni fa. D.Coupland,Memoria Polaroid.Istantanee da un mondo senza miti (trad.italiana di M.Pensante),Milano, Marco Tropea Editore, 1997,p.183

55 Ibidem,pp.160-161