Bulli e prepotenti

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Sin da piccoli incontriamo i bulli e prepotenti. Ragazzini a scuola o in palestra che tendono a fare gruppo e che dettano regole che altri accettano.

Succede sempre che gli insegnanti poi non se ne preoccupino e tantomeno se ne accorgono i familiari. Eppure, mettere in difficoltà un bullo é la cosa più semplice che si possa fare, ho avuto modo di sperimentarlo in alcune classi. Il bullo dovrebbe essere subito sgridato e messo in difficoltà, non incoraggiato, seppur per lassismo, dagli altri. Erroneamente però, gli insegnanti tendono a lasciare il gruppo così com’é, senza entrare nelle dinamiche di un gruppo il cui leader é in realtà solo un insicuro che vive cercando sempre di sopraffare gli altri. Niente di più sbagliato é far crescere un ragazzino prepotente con l’illusione di essere un capo. Questo perché, non sempre poi nella vita, tutti gli daranno quelle vinte che i compagni di scuola gli hanno dato.

Non é affatto vero che i ragazzini sono anime innocenti, anzi, spesso dimostrano una cattiveria inaudita, come quella degli adulti.

Si nasce anche con la perfidia ma gli adulti dovrebbero accorgersi dei comportamenti sbagliati dei loro figli. Va detto, però, che in età scolare, i ragazzini potrebbero cambiare se messi opportunamente in difficoltà nel momento in cui approfittano di altri.

Nel mio libro ” Vittima di mille ingiustizie ” racconto di tanti episodi di bullismo ad opera di ragazzine nei confronti di mia sorella. Ma, parlare di ragazzine, fa pensare a delle innocenti fanciulle mentre quelle erano più navigate di scaltre donne di strada. Ragazzine che mettevano in difficoltà una compagna educata e studiosa, come era mia sorella. In età adulta, mia sorella, al lavoro, si é sempre imbattuta in altre colleghe sempre con problemi personali e familiari.

Inutile e non veritiero é affermare che i problemi di ognuno restano a casa. In realtà ogni lavoratore porta con sé tutti i suoi problemi al lavoro e lo fa quotidianamente.

Quindi mai illudersi di evitare i prepotenti, cambiando ufficio o sede di lavoro. Il risultato è che cambieranno solo i nomi dei prepotenti. In ogni sede di lavoro ci sono, bisogna saperli tenere a bada perché sono spietati e mirano alla distruzione psicologica della vittima, in genere ritenuta migliore di loro. Per entrare nel mirino del branco, basta essere educati o persone corrette, oneste, precise o, semplicemente, diverse. Al lavoro, mia sorella, ha a lungo subito gli isterismi di una collega molto simile, fisicamente, ad un manico di scopa. Eppure, cosa incredibile, quel manico di scopa ha sempre preteso di impartire ordini persino ai capi, avvelenando con il.solo modo di fare, l’ambiente di lavoro.

Questo perché?

Perché quando una persona é insicura, ansiosa, terribilmente brutta ed inascoltata, é certo che troverà il sistema per imporsi sugli altri, utilizzando qualsiasi stratagemma. Ecco, questi soggetti non dovrebbero essere lasciati agire perché, in tal modo, loro si incoraggiano da soli quotidianamente ai danni di persone un milione di volte migliori di loro, in tutto. I prepotenti non debbono avere vita facile ed addossare agli altri i loro problemi. Ma dipende molto da coloro che vengono vittimizzati, se se ne accorgono in tempo o meno.
Se si lascia agire in pace un bullo adulto, sarà capace di rovinare la vita agli altri. Anche in ambito lavorativo, come a scuola, il bullo si metterà in gruppo perché ben sa di non valere nulla come persona ma si sente forte del numero delle persone che lo seguono.

Come per i bambini, anche per gli adulti, vale lo stesso identico discorso, bisogna sempre reagire anche ridicolizzando il prepotente, non importa quanta volontà ci metta nel disturbare la vittima, conta solo la volontà della vittima di svegliarsi e reagire con l’ arma sottile dell’ironia.

Ogni prepotente, preso da solo, sarà incapace di reagire perché è in genere persona molto insicura.

E poi, va detto, il mondo non può concentrarsi nelle mani di soggetti meschini ed insignificanti dentro e fuori che vogliono mettere il bastone tra le ruote a chi merita il mondo.
Ma i prepotenti non solo solo nel lavoro ma si incontrano ovunque, persino nelle riunioni di condominio, accade che le decisioni vengano prese, non da chi veramente sa decidere ma da un esiguo gruppo di persone frustrate unite dalla rabbia e da comuni risentimenti. La prepotenza fa unire persone con diversi problemi, non ho mai visto in vita mia un prepotente o bullo con l’ aspetto di un Adone ma sempre persone che, dire insignificanti, è far loro un complimento.

Quindi, svegliarsi dal sonno secolare e non lasciamo agire sotto traccia, ma non troppo, i bruttoni che ci vogliono fare le scarpe, ora e sempre.

Quello che la società non comprende è che le persone che passano inosservate o che non interessano, spesso sono quelle più cattive verso gli altri. Il bullismo e la prepotenza sono il frutto della sofferenza delle persone messe sempre da parte perché non interessano a nessuno.
Il discorso delle persone messe da parte non riguarda solo persone esteticamente non piacenti ma tutte quelle persone che, vuoi per l’ età o per altri motivi, spesso sono considerate dagli altri alla stregua di un robot, quante volte mi trovo a parlare di qualcuna per qualche motivo e mi sento rispondere che quella persona nemmeno sanno individuarla e magari, è una loro vicina di casa che salutano ogni giorno.

Ci sono un’infinità di persone in giro che vengono considerate come dei morti viventi, persone che quasi non esistono per gli altri, ecco, tra questi morti che camminano, non dobbiamo poi meravigliarci di trovare una lunga schiera di persone prepotenti che, facendo leva sulla cattiveria, si alleano prendendo di mira qualcuno che vogliono rendere vittima.

Per informazioni sul s libro ” Vittima di mille ingiustizie”:

http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/vittima-di-mille-ingiustizie-ebook.html