Se Dio c’è e vede, almeno una volta nella vita d’ognuno non potrebbe smascherare la zizzania, anziché lasciare che essa prosperi ogni volta, con danni a volte irreparabili?

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Adesso basta!..” diciamo. Ma non “basterà” mai, purtroppo..

Fintanto che esisterà l’Uomo, sempre esisteranno i cattivi maestri e chi li segue, sedotto da quel carisma naturale(che come la fede, si ha oppure no)che consiste nel manipolare gli altri, agitando loro fumo negli occhi con le buone maniere, affiancate dal suono della voce, dai modi studiati, se non dalla forza ipnotica del pensiero stesso.. Quelli cui penso in questo momento, sono eleganti arrivisti, ma gli intriganti in genere sono comunque persone camaleontiche, dalle innate capacità, a prescindere dalla tenuta, ceto, o ambito in cui vivono. Abili nell’adeguarsi (apparentemente) alla mentalità e al livello di coloro di cui si vogliono servire, per farli operai nei propri scopi:per lo più azioni screditanti, volte a mettere in cattiva luce le qualità altrui e raccoglierne le ceneri..

E non mancano, fra i tanti onesti o aspiranti tali, i servitori suggestionati (in questo caso) da certa morale estetica, posta la quale si è autorizzati a far di tutto.

Che non avendo altri valori cui essere coerenti, i nostri eroi propugnano come l’assoluto, entro i cui canoni dovrebbe rientrare anche una pretesa super-moralita, ‘o superiorità elettiva. Il resto ovviamente è merda..sulla quale, dal non saluto all’ostracismo, alla cattura a piede libero, tutto è consentito.(Sembrerebbe stia scherzando, vero?.. ) Questo per dire che il bullismo indiretto non è un fenomeno esclusivamente dei ragazzi. Ora, con questi egregi cittadini si prospettano tre vie:adeguarsi, finire in minoranza fra gli oggetti di discredito o ignorarli (il che però non dà la sicurezza di non poter rientrare nella seconda opzione).

Certamente che, vedersi prospettare di poter essere “out” all’interno d’un qualsiasi contesto, se non schierati subito da una certa parte contro altri, che neppue si conosce, non è incoraggiante.

Anzi. E’ un vero e proprio ricatto sociale, seppur solo ventilato. Certo pure che, stuzzicate nei punti sensibili, individuati sagacemente da soggetto a soggetto, alle persone si può far credere di tutto, persino suggestionarle d’avere esse stesse la paternità di certi poco onorevoli propositi, maturati invece nell’animo dell’altro, così bravo ad instillare le proprie idiosincrasie in luogo del loro senso critico e morale. Allora, certe brave persone si trasformano nella “gente”, quella collettività variabile e sommaria, che s’accontenta di tutti i più facili giudizi, precostituiti per i pigri. Insieme, la Gente, può tranquillamente farsi anche coro di condanna, tribunale, nonchè braccio esecutivo, pur rimanendo a sè stessa incolpevole, per via del collettivo in cui c’è l’alibi e il buon giuoco appunto, di ragionare con la testa altrui.

Salvo poi all’occorrenza sparpagliarsi..!

Quanti vili ammaestramenti rovinano gli individui e inquinano la comune convivenza! E useranno di tutto, certi soggetti, per convincerci sulla doverosità di certi atteggiamenti complici, fatti passare per necessari usando la leva delle moderne e ataviche paure individuali. Se poi i bersagli si dimostrassero avversari diretti e capaci di difendersi, la mente manipolatrice passa a lavorare più in sordina, coartando nel frattempo altra gente da mandare avanti al posto suo (come da copione). Di persone disponibili ad esser complici se ne trova sempre, purchè la faziosità venga fatta sembrare una causa giusta, santa.

E pur di non essere isolato, ma spalleggiato da un gruppo, il nostro animo è disposto volentieri a farsi cavalier servente o dama (ma non “di carità”) specie in un clima popolato da fantasmi, creati ad arte e alimentati (guardacaso) da chi poi s’ergerà come salvatore, da una qualche ordinaria cospirazione degli “onesti”.

Promossa quasi sempre col criterio del “chi non è con me, è contro di NOI.. ” ad opera di chi, in tempi di pace, non troverebbe degno seguito essendo di cinico carattere. Che acquista invece significato in un clima di assedio, popolato ad arte da fantasmi soffiati indovinate da chi..! L’interesse non è incentrato sulla effettiva risoluzione dei problemi con spirito di salvaguardia e con il massimo vantaggio per tutti. Piuttosto c’è smania di combattere, reprimere, barricare le libertà altrui sopratutto quella di spirito. Quel che serve, ai cattivi promotori, è la presenza costante di problemi, e sopratutto di questi fantomatici NEMICI da mantenere vivi nella psiche degli altri.

È un fenomeno antico ed immortale, insito nei meccanismi del potere di tutti i livelli(fosse anche solo quello del capo condominio…)

Con la democratizzazione certe dinamiche han perso gli sviluppi cruenti, prendendo forme e rituali più civili e alla cronaca meno rumorosi. Ma non meno dannosi alla lunga per i singoli, e per la serenità dei luoghi, poichè le trame nascoste sono tali, appunto, per avere effetti ritardati e non riconducibili all’effettivo autore (calunnia docet!) Ma quando mai, saranno smascherati i maestri del complotto, ed emarginati come loro stessi insegnano a fare agli altri?! Come non mai favoriti da tempi in cui le parole chiave sono associazionismo e condivisione, oggi trovano se possibile ancor più opportunità. E nessuno sembra loro immune, come non si riuscisse a trovare più teste che abbiano l’ardire d’andar controcorrente.

Forse solo i santi, forse gli anacoreti, potrebbero reagire e dare aiuto, essendo irraggiungibili dallo spirito di classe. (Forse si, ma dove sono?)

Realizzato cio, come si suol dire, “non ce ne sarà più per nessuno” (di misericordia) E infatti, nel frattempo, i nostri eroi sono già volti a nuovi progetti, mentre le proprie creazioni d’evangelica zizzania, una volta poste in essere, vanno avanti da sole, per inerzia attiva, avendo attivate le premesse di molti attuali dissidi del tutto campati in aria, ma per i quali persone che prima neppur si conoscevano, poi si ritrovano a fronteggiarsi spietatamente, con i nostri “eroi”ad ammirarne i frutti.

In conclusione, senza tanti socievoli ed attivissimi individui, molti malesseri, antipatie reciproche e dispetti, non avrebbero modo d’esistere.

Se vi è capitato più d’una volta che qualcuno, a voi noto o meno, abbia reagito senza motivo con sgarbo, o vi abbia infastidito, o solo non vi abbia concesso o non sia venuto a proporvi delle occasioni, come invece avrebbe fatto (ma in questo caso voi non lo saprete) spesso non sarà per caso.. Piuttosto invece esito dell’irrefrenabile istinto di qualcuno a muovere la lingua senza scrupoli, o con dolo consapevole. In effetti la vera casualità non esiste..Ma sarà argomento d’una prossima chiacchierata. Quel che dispiace è constatare come ad iniziare molte catene pregiudizievoli, sia volentieri l’elemento femminile anche quando questo sia presente nell’uomo.

La virilità di per sè reagisce in modo più diretto dando modo di chiarire, e addirittura a tante cose non bada, nè dà peso, lasciando che i dubbi fugaci finiscano sul nascere.

Ma a prescindere dalla sessualità dei neuroni preposti, si può proprio dire che le guerre “corrono a filo di lingua”di maschi e femmine. Senza la tradizione maldicente però, ci si tratterebbe tuttalpiù con un sano distacco, senza essere calamitati uni agli altri per qualcosa di negativo e limitandosi magari al saluto, o alle battute di convenienza in una salutare distanza che, a conti fatti, per esperienza comune è più utile della socievolezza spinta, se poi deve implicare certe non volute conseguenze.

È solo per questo, che sempre più ci si isola preferendo a quella sociale la vita virtuale (peccato non sia immune anch’essa da interferenze ed esclusioni..) È necessità del Cuore, tuttavia, di partecipare ad attività d’insieme, a patto non vi sia l’invidia che anima visceralmente tutti i promotori della discriminazione, disseminati dappertutto o pronti ad attivarsi come tali, da umani che erano..con l’esito d’andare a rovinar la festa anzitutto ai più bisognosi. Ci si chiede spesso cosa manchi, a tanti soggetti di cui all’inizio, colmi del desiderabile, per accanirsi a cercare continui capri espiatorii alle proprie irrequietezze.

Sembrerebbe, ad ogni modo, che non vi sia nulla di meglio d’un nemico, per compattare gente intorno a sè, forti della suggestione d’essere nel giusto che dà la carica e fa star bene un gruppo, o ne dà almeno l’illusione.

Non si sottrae a questi andazzi il cosmo religioso laico, dove Dio, o il Gesù pret-a-porter del nuovo millennio, sono usati tuttora spesso a sproposito, come una bandiera di cui molti si vestono, ad imitazione dei credenti veri o presunti tali, riparati da un’appartenenza di rispettabilità, posta la quale come ben sappiamo, ci si può permettere anche tante piccole nefandezze, peccatucci veniali. Come il vagliare giudicando con calunnia le vite altrui, per puro sport del dopotavola, senza far caso alla cattiva dimostrazione di sè che dall’alto si sta dando! Quanti/e ne ho conosciuti/e, che ora postano su Facebook le massime su Gesù, ad imitazione d’altri, quando la sera postano invece infernali volti e paurose minacce mentre stan litigando o facendo carne di porco di chissà quale malcapitato.

La storia non cambia: l’allora cattolicissima Italia, è rammentata ancora nelle parole di certi ottuagenari, per certe sassaiole istigate da sconsiderati, ai danni d’isolati membri della chiesa protestante, o d’altri culti simili, in continuità psicologica con la storia dei secoli addietro.

Ancora una volta c’erano di mezzo, possiamo dire oggi con criterio unanime, dei “veri” cattivi maestri, che nell’ambito religioso possono creare danni non da poco. Qualche volta ho pensato che il cristiano ha una tale nostalgia del Messia, che ogni tanto se lo ricrea utilizzando come surrogati degli esseri umani, da dipingere nel modo più conveniente a tacitare la coscienza, per poi poterne immolare almeno la reputazione, sulla croce d’un preteso ecumenismo, affinchè, proseguendo la tradizione vi sia chi paga per tutti, a discarico della coscienza comune. Anche lì, il gregge guarda e tace..con il compiacimento di chi, disinteressato allo Spirito, vuol far combriccola ad oltranza(e i propri comodi magari anche negli spazi offerti dalla Chiesa) non essendovi rimedi migliori ogni qualvolta scricchioli l’unità di certi gruppi, o sottogruppi vari, più mondani che pseudo–parareligiosi.

Antidoti allo spirito d’intrigo e manipolazione, non ne ho mai trovati nè credo che ormai ne troverò…