Al Maggiore in scena l’azzecca garbugli. “Le promesse quote”. Atto Terzo

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Con il consueto modus operandi del nostro Direttore Generale, Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario è stata assunta la deliberazione n. 227 del 11/04/2017, avente ad oggetto “Federazione Sindacati Indipendenti. Contenzioso in tema di titolarità della legale rappresentanza. Prima decisione giudiziale. Prerogative sindacali. Determinazioni”, deliberazione che riteniamo necessario porre all’attenzione di tutti.

La Direzione pretende, ancora una volta, di sottoporci le proprie dissertazioni giuridiche su vicende giudiziarie delle quali non è parte e in merito alle quali riteniamo non abbia neppure dimostrato l’adeguata competenza, giuridica e non, per poterne discutere.

Ci si chiede, innanzitutto, come si possa scrivere nella delibera di un ente pubblico che “Dall’aprile 2016 è in atto un contenzioso sulla titolarità della legale rappresentanza della predetta Organizzazione tra il signor Dario Cagnazzo e il signor Adamo Bonazzi. Entrambi si sono (auto) proclamati legali rappresentanti e ciascuno dei Due unilateralmente ha legalizzato la propria legittimazione” (cfr. pag. 2 della Delibera).

E’ di tutta evidenza (e lo dovrebbe essere anche per i nostri Direttori) che se tale ultima frase è vera per il signor Dario Cagnazzo, non lo può, di certo, essere per il signor Adamo Bonazzi, il quale è, ininterrottamente, da molti anni il Segretario Generale e legale rappresentante della FSI – Federazione Sindacati Indipendenti.

Ci si domanda, poi, come mai la Direzione di un Ente Pubblico, anche dopo la decisione di segno opposto di un Tribunale, ritenga sua facoltà affermare che “… obiettivamente deve riconoscersi la fondatezza parziale delle contestazioni del contendente Cagnazzo.” (cfr. pag. 3 della Delibera).

Probabilmente (non c’è altra spiegazione!!!) Cagnazzo raccoglie le simpatie della Direzione, mentre Bonazzi le antipatie!! 

Si aggiunga, poi, che nessuna impugnazione è stata proposta contro la sentenza del Tribunale di Roma, con la conseguenza che la stessa, che riconosce l’illegittimità delle deliberazioni assunte da Cagnazzo, è divenuta, ad oggi, definitiva.

Ciò significa (e ci fa piacere spiegarlo anche ai nostri Direttori, i quali paiono fare molta confusione sull’argomento) che la decisione del Tribunale di Roma non potrà, di certo, più essere messa in discussione e deve considerarsi legge per le parti in causa.

E’ principio pacifico, poi, che dall’illegittimità di un atto discende l’illegittimità di tutti gli atti a quello consequenziali.

Siamo, quindi, ancora una volta a chiederci quali siano i reali motivi a fronte dei quali la Direzione dell’Ospedale ritiene di mantenere il congelamento delle trattenute sindacali “sino a nuova e diversa decisione del Tribunale di Roma sugli altri due giudizi”: notate bene “sino a nuova e diversa”!

Ma cosa farà la Direzione se, invece, il Tribunale darà nuovamente ragione alla FSI di Bonazzi e prenderà, quindi, una nuova ma conforme decisione?

Speriamo che a quel punto la Direzione si rassegni e ci consegni ciò che è nostro, vale a dire le trattenute dei lavoratori che ci servono per continuare la nostra lotta !!!