Addio Mp3. La mia generazione è quella che ha vissuto il passaggio dal Cd all’ Mp3.
Il vinile ci sembrava roba dei nostri genitori, la musicassetta legata alla generazione precedente e vista durante l’infanzia, il Cd la nuova tecnologia regnante quale dispositivo musicale e il formato Mp3 quella che finì per scalzarla alla fine degli anni ’90. La cosiddetta musica “liquida”, immateriale, da scaricare sul web e da ascoltare tramite un lettore che diventerà sempre più piccolo e tascabile.
Gli Mp3 ci hanno accompagnato per tutti gli anni 2000, in autobus, treno, aereo, in macchina. Con le autoradio capaci di leggere una semplice chiavetta senza più costringerci a masterizzare i cd. Oppure, utilizzando Cd riscrivibili che sovrascrivevamo di volta in volta, zeppi di brani in formato Mp3, senza dover inondare la nostra auto di compact disc.
Addio Mp3: Il mondo della tecnologia avanza rapidamente e questo fa male ai nostalgici.
Io personalmente sono cresciuto nel periodo del mitico walkman e degli sterei portatili da portare in spiaggia muniti di batterie. Poi ho vissuto il periodo del cambiamento ai CD fino ad arrivare a questa tecnologia che ha rivoluzionato il mondo della musica. Progressivamente il digitale ed il mondo del web ha ucciso anche questo oggetto piccolo e simpatico che poteva contenere migliaia di brani. Purtroppo lo stesso destino avviene anche per i libri che stanno per essere sostituiti dalle versioni e-book.
Ma l’Mp3 è veramente morto? Addio Mp3 o arrivederci?
Il mercato dei vinili, delle videocassette e dei CD è ancora fiorente. Chi ha un business di rivendita di vecchi vinili possiamo dire che se la passa assai bene. Amanti del vintage, esperti di musica, nostalgici del passato continuano a dare speranza a queste tecnologie old fashion. Vi sarà capitato di vedere camminare qualche hipster fornito di skateboard e walkman e fornito di vecchie Nike Air? Un abbigliamento differente che attira le ragazze.
Addio Mp3: Ma perché è morto?