Paolo Orlandoni il portiere che ha vinto tutto stando in panchina

Una carriera vincente quella di Orlandoni, malgrado il lungo periodo sulla panchina.

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Avete mai sentito parlare di Paolo Orlandoni? Probabilmente no, e ci sarà un motivo direte voi. Ci sono, infatti, calciatori che collezionano centinaia di presenze, magari segnando pure valanghe di gol, ma non vincono nulla.

E poi ci sono quelli come Paolo Orlandoni che ha vinto tutto comodamente seduto in panchina. Uno che ha fatto una lunga gavetta, certo, prima di approdare all’Inter nel 2005.

Società di cui oggi è il preparatore dei portieri della Primavera. Anche con la Lazio ha vinto qualcosa. Ripercorriamone la carriera, fatta di successi da completo spettatore.

Cresciuto calcisticamente nella sua città natale, dapprima ne La Torre e poi nella Virtus Don Bosco, Orlandoni iniziò la sua avventura agonistica nell’Inter nella stagione 1990-1991, non trovando spazio se non da terzo portiere nella squadra. Venne quindi dato in prestito a vari club di Serie B e Serie C1 fino al 1998. Nel campionato di Serie B 1998-1999 finì alla Reggina, dove giocò da titolare contribuendo alla prima promozione in Serie A della compagine dello Stretto.

Con la Reggina esordì in Serie A alla prima giornata a Torino contro la Juventus (1-1) e restò in amaranto fino al mese di gennaio, quando fu ceduto in prestito al Bologna, dove venne impiegato come secondo portiere. A fine campionato ritornò alla Reggina, che lo cedette nuovamente in prestito, questa volta alla Lazio.

A Roma Paolo Orlandoni ricoprì il ruolo di terzo portiere dietro Peruzzi e Marchegiani, scendendo in campo in una sola occasione, al posto dell’espulso PeruzzI.

L’anno dopo venne ceduto al Piacenza per fare da secondo a Matteo Guardalben. Nella compagine emiliana restò fino al 2004-2005, disputando due stagioni di Serie A e due di Serie B; nell’ultimo anno, complice la cessione di Guardalben al Palermo, divenne titolare.

Alla fine della stagione, in scadenza di contratto, ritornò all’Inter dove divenne il terzo portiere della squadra neroazzurra, dietro a Júlio César e Francesco Toldo. Esordì con la maglia dell’Inter il 14 maggio 2006 in Cagliari-Inter (2-2). Nella stagione 2010-2011 ha giocato la sua prima partita di Champions League contro il Werder Brema all’età di 38 anni compiuti.
Il 29 giugno 2011 rinnova per un’altra stagione con l’Inter, fino al 30 giugno 2012[13]. Dopo aver salutato il pubblico di San Siro al termine del derby del 6 maggio 2012, vinto per 4-2 dall’Inter, si ritira ufficialmente dal calcio professionistico, decidendo di non rinnovare il contratto in scadenza con la società neroazzurra.

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