L’amore è la gioia di dare, nulla d’altro

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L’amore è la gioia di dare, nulla d’altro.

Questo è il motto della vita della giovane poetessa e scrittrice di origine Jugoslava, Jasna Sofija Kosanović (1965- Bjeljina). Si è laureata presso L’Università di Novi Sad, presso la cattedra di giornalism esercitando la professione a lungo per diversi giornali e riveste. Nel 2005 si trasferisce in Germania dove vive e lavora anche oggi di. Si esercita nella scrittura per 15 anni, diventando con il passare del tempo una delle più lette e ricercate poetesse nella Diaspora in cui vivono i Serbi. Ricevette una placca d’oro dall’Organizzazione mondiale dei Rom per le sue raccolte poetiche, mentre nel 2016 sarà proclamata a Belgrado, capoluogo della Repubblica di Serbia, la poetessa “più ricercata e letta” in lingua serba.

Fino ad oggi ha pubblicato parecchie silloge poetiche tra cui “Tocco dell’animo”, “Camini lungo il mio cuore”, “La Provinciale”, “Preghiera per te”, “Tra due mondi diversi” originalmente scritta in lingua tedesca (Zwischen zwei Welten). Ultimamente, con la “Preghiera per te” fu presentata negli Stati Uniti in lingua inglese. Le sue raccolte poetiche fino ad oggi sono tradotte anche nella lingua dei rom, in arabo ed Ungherese. Con la “Preghiera per te” sarà presentata anche nella rivista irachene Agbar.

Per i lettori e ammiratori della poesia contemporanea di BombaGiù, l’autrice ci propone la lettura di seguenti versi che in un certo modo scoprono la sua natura ed il suo sitle.

LE MIE MANI

(Sfumature spirituali)

Ti offro l’apice dell’ HImalaya
lì mio amore sta girando
aggiunge il cielo azzurro
ed io mi chiedo quanto sia deliziosa
la strada della vita
quando a Te mi riferisco.
Signore, mi chiedo
perché l’Uomo raccoglie ricchezze
quando un giorno
tutto sarà perso,
in polvere ridotto,
peccatori piangeranno
quando le nostre opere
giudicheranno nel favore
dei benefattori.
Perché stai calpestando le vite dei poveri
Perché fratello dal fratello si allontana
Perché nella lussuria
molti sfortunati cercano salvezza?
Stai attento quando
ti chiamano voci misteriose,
quando la morte sbircia
dietro al tuo capotto.
Nascondo le mani
per porgerle a lui
per non lasciare
che la vita mi sfugga…

MONDO DELLE OMBRE

(dal ciclo delle liriche “Provinciali”)

Per te Signorina lascio aquiloni
il sole li affondava nell’orizzonte
lontano, presso i vecchi mulini,
su di loro, aironi azzurri,
dov’è la loro casa estiva
intanto ci sei, canticchiavo,
e tu nel canto mi guardavi
come se fossi da qualche parte lontano,
veniva il suono dei tamburelli
musica che sparpagliava i pensieri
teneramente s’avvinghiava a me,
ed io guardavo il colore dei occhi tuoi
brillavano come stelle notturne;
nel mondo delle ombre
rimaneva una piccola piuma gialla
la tengo con la mano
e mi chiedo dove sei andata?
Condivido desideri dalla verità
intanto le ombre si perdono
e inizia l’alboreggiare!

BISBIGLIAVA IL RUSCIELLO DI LACRIME

(dal ciclo delle liriche “Provinciali”)

‘Perché ti sei trasmutata in una iena’
ascoltavo quando il cielo azzurro
mormorava alla terra
questa eterna verità
che l’amore muoia
al primo tramonto.
Negli occhi mi rimase
il bianco vestito nuziale.
La notte me la porta
la mia vita diventò
l’immagine sua nel quadro
per capire che l’uomo che ama
non può odiare, insulti tuoi
ricacciai con dolore e ricorso.
Mi dissi che a tutto il resto
ami di più la libertà
intanto sul tuo orecchio destro
sussurravo con gracilità
che nell’amore desidero
una vera infinitezza.
Ridevi con gusto dagli odori
dei garofani primaverili, io invece no.
Tramite l’amore io mi lamento,
tramite la mestizia amo.
Mi agita la paura
del vestito nuziale bianco
ricordo a te
mormorava il ruscello di lacrime
e sul cuore rimasero lividi…

Nota introduttiva e traduzione dei versi dal serbo in italiano Biljana Biljanovska.