L’ andamento

141

Tutto scorreva molto lentamente nel paese. Rumori ovattati di traffico convulso e incerto. Telefonate con suoni d’acciaio, aggressive e insicure sordi telefoni che squillano, volti bianchi e apprensione.

L’inverno che precede l’estate, la linea è la stessa, continuare. Lavoro che si svolge ripetutamente notte e giorno, ciclo continuo, flusso compatto di energia che sale lentamente e si sente. Un corpo unico. Freddo o caldo compatta gli individui in un’unica direzione. Fa paura la lentezza con cui sale l’andamento. Un fiume con argini di cemento.

Una coppia:

“Ciao vado a lavoro” 

“Ciao ci vediamo dopo, torni per cena?”

“No forse ritardo, tu mangia pure!”

Due ragazze:

“Ieri sera che hai fatto?”

“Sono andata ad un concerto, bello mi sono presa una sbornia!”

“A figo io anche sono uscita ho visto un sacco di ragazzi!”

Due uomini:

“Senti mi devi dare dei soldi, non ci arrivo  a fine mese, devo pagare un sacco di cose!”

“Va bene ma me li devi ridare l’altra volta mi hai mezzo fregato. “

“Non ti preoccupare stavolta andrà tutto bene. “

In superficie la vita scorreva regolare soliti intoppi, qualche fregatura, qualche successo.

Si era abituato ad una specie di quiete sembrava normale prendere delle fregature, incassare qualcosa  e bersi qualche birra nei bar. Sembrava lo facessero tutti o almeno appariva così a lui.

Sentiva sempre dirsi:

“Ma dai che va bene !” “Non c’è tanto lavoro, siamo tutti poveri

“Bisogna aspettare che passi stò periodo poi magari trovi qualcosa di meglio!”

Sentiva farsi questi discorsi tutti i giorni per 360° l’anno, sembrava verosimile! Poi dopo tutto quel tempo gli conveniva crederci!

Alcuni immaginavano che tutte le persone si aiutavano, che il mondo era migliore e pensavano di vivere in un posto stupendo!

A lui non sembrava tanto verosimile, però doveva accettare anche questo tipo di discorso, non riusciva più di tanto ad accettarlo, però era sconveniente rifiutarlo in “toto” quindi abbozzava consentendosi solo di dire qualche mezza verità, del tipo “Si è un bel posto, però……. “

Anche perché far notare delle criticità di quel paese faceva imbestialire queste persone che spesso si adoperavano, per non far affiorare questo pensiero, in qualche piccola ripicca.

Niente di male si intende cose fra amici però molto efficaci su di lui. E già, non era facile vivere in quella città ma si teneva botta anche perché ogni segno di debolezza portava a delle conseguenze spesso penose, era più razionale fregarsene ogni tanto che stare lì sempre a rimuginare o almeno lui faceva così.

Voli aerei: nel cielo c’era molto traffico, alcuni erano aerei di linea con il loro volo rassicurante.

Altri no. Molte persone facevano delle ipotesi su questo traffico aereo pensando a varie ipotesi che studiavano su internet, alcune erano insostenibili, altre forse più plausibili.

Lui non era convinto di niente però pensava a delle ipotesi, non le esplicitava molto volentieri, se le teneva per sé. Fra tutte quelle dicerie che scorrevano ripetutamente su ogni schermo di computer potevano essere plausibili anche le sue ma non era interessato a esporle anche perché ogni volta che le aveva esposte aveva delle resistenze non troppo leggere, sapete un uomo dopo un po’ di tempo si stanca di ricevere obbiezioni di spropositata violenza. Una violenza eccessiva per aver fatto solo delle ipotesi.

 “Ciao dove sei stato?”  “Io in Thailandia, mi sono divertito tantissimo!Il mare era bellissimo, poii templi buddisti!”

“Quanto sei stato?” “Due mesi! Se non ci stai tanto non lo capisci il paese!”

” A bello io ho visitato il nord europa, l’Irlanda precisamente, il verde era affascinante! Ma sono stato solo due settimane avevo un impegno sono dovuto ritornare!”

“Bella cosa! Sono contento!” 

“Ma si le vacanze sono sempre la cosa migliore. “

“Ciao ci vediamo!”

“Ciao Gianpiero!”

Lavori al caldo, quaranta gradi, operai a  colare asfalto sulle strade confusione e traffico miraggi misti a polvere di cemento. Macchine in funzione sulle strade rumori assordanti di martelli pneumatici. Lavori infiniti nelle città. Non c’era città senza lavori in corso, molte persone impiegate. La disoccupazione era molto alta si potevano impiegare persone a piacimento anche H 24. Quando mancano i soldi si fanno certe cose peccato che questi lavori portavano le persone a dei limiti fisici molto alti, il rischio ve lo lascio immaginare. Problemi di salute, anche molto gravi ma i lavori continuavano ininterrottamente qualcuno ci lasciava le penne.

Era così che andava in quel periodo, tutto sommato poteva essere eccitante arrivare a dei limiti estremi, deliri di onnipotenza, dei e religioni pratiche filosofiche, pratiche spirituali!Si divertivano un po’ tutti.

Sembrava si dovessero dei colmare dei vuoti. Mai vista una popolazione tanto impegnata. Si vede che il segreto per essere felici era stato ben inteso dalla classe dirigente. Adrenalina la chiamavano così un tempo. Almeno anni prima si usava la chimica, che era più divertente invece di stimolarsi con i corpi o pratiche varie. Che poi danno gli stessi problemi. A parte la sua opinione personale, la gente era molto felice di credere che tutto cambiasse a loro piacimento, delle convizioni così forti non si erano mai viste in uno stato democratico. Valori assoluti, a priori, indiscutibili. Il lavoro, la famiglia, l’amicizia, la fede. Non che non si fossero mai pensati ma erano un pochino più sfumati e a volte anche discutibili. Va bè, comunque c’era un largo consenso impossibile non aderire, la maggioranza vince e lui la seguiva, senza lode e senza infamia ma comunque partecipava.

Monotia che spinge! Grosso impegno! Dosare bene le forze. Equilibri corporei, chimica dei corpi. Proteine, vitamine, grassi, carboidrati dosati in equilibrio per poter svolgere il proprio lavoro qualunque esso sia, resistenza corporea.

Bisogna fidarsi del corpo!Mai successo prima. A suo avviso durare così sembrava abbastanza impossibile, aveva bisogno di larghi momenti di riposo per questo era un po’ più povero degli altri ma non riusciva a reggere i ritmi H 24. Il suo fisico per quanto non debilitato non era al massimo delle energie, vista anche l’età, si abbastanza giovane ma non troppo portata bene o almeno era così per i canoni del periodo. C’era gente di 40 anni che sembrava averne la metà, lui ne aveva quasi 40, mancava qualche anno!Le relazioni erano impossibili, nessuno si fidava dell’altro, pensieri ossessivi sulle persone e discorsi altrettanto tetri. La tensione avvelenava l’aria. Il risultato era che tutti vivevano per conto loro senza incontrarsi più di tanto visto la diffidenza reciproca e la sua successiva reazione violenta!Di casi di omicidio i quotidiani erano pieni, cronaca nera quasi ogni giorno. La sua città era una provincia come tante altre provincie italiane, erano similari le città italiane.

Lui le aveva girate un pò, le cose cambiavano solo nelle grandi città. C’erano le grandi città e le provincie.

Lui era per lo più vissuto in provincia, ne aveva trovate simili al nord come al sud del paese. Sognava ogni tanto di espatriare ma per ora non c’era verso di muoversi, doveva stabilizzarsi economicamente e lo doveva fare lì. Apparteneva ad una categoria sociale e si sarebbe dovuto sviluppare in quel senso. Un povero con dei soldi e un po’ emarginato. Però con una stabilità economica in modo da non pesare sulla famiglia e non fare troppo danno con eventuali affari illegali o cose del genere. Si stava impegnando molto in quel senso, doveva riuscire ad ottenere questo risultato, non era possibile altrimenti tutte le strade erano chiuse. Nessuna via di fuga. Il lavoro c’era ma era mal pagato e una stabilizzazione economica costava sacrificio, poche uscite poche mangiate e bevute da solo perchè non aveva la ragazza. Doveva mantenere un equilibrio forzato.

Musica………………………. . Rock…………………………Più niente………………………non pensare , almeno sempre!

Ci vuole. Silenzio. Rientrare in sé da una realtà delirante. Depressione?Questo no coscienza forse!Va avanti l’andamento non si ferma nessuno. Pistare non deprimersi sono ancora giovane. Tutto puoi vedere, non siamo mica ad Auschwitz, fottutti pezzi di merda traviati e dittatori. Non mi scoraggio. “I’m not your stepping stone” cantavano i Sex Pistols in un altro periodo!Continiamo non ci fermiamo, fanculo in pazzi benpensanti che vogliono vederti morire!

Arrivò qualcuno in quella città.

Non era del posto, era sola. Viaggiava per lavoro e doveva stare lì qualche giorno visto che c’erano degli eventi da gestire. Fiere, mercatini, concerti, se ne facevano molti era un nuovo modo di lavorare, organizzare eventi in città un po’ povere di commercio che dovevano rivalutare il territorio, attrarre la gente a fare spese visto che la situazione economica generale, era un po’ depressa. Se ne organizzavano molti a natale, e con l’inizio della bella stagione.

Funzionavano queste cose facevano muovere un po’ le persone rendevano il clima un po’ più sereno interessavano la popolazione che era ormai un pò anziana quindi un po’ svogliata nel partecipare ad eventi pubblici.

Una sera questa donna  fece una passeggiata per il centro della città.

Le sembrava interessante come posto poca gente luci soffuse nella piazza di notte qualche macchina che passava. Doveva  gestire l’organizzazione di una fiera il giorno dopo poi sarebbe andata via per ritornare alla sede centrale a discutere di altre organizzazioni. Aveva tanti pensieri in testa il telefonino sempre acceso e chat continue un messaggio ogni dieci secondi con conversation anessa, tutto sotto controllo, il marito il figlio la domestica di casa era tutto lì sul telefonino. Non lo faceva mai ma quella sera decise di svagarsi un po’ la serata era calda il cielo era stellato. Entrò in un locale della piazza un bel locale, un wine bar abbastanza frequentato.

“Mi scusi!”

“si?” rispose il cameriere.

“Mi può portare un calice di vino rosso?”

“Certamente!E’ sola?”

“Si”

“Si sieda lì, adesso le porto la carta dei vini”

“Grazie”

Attese un po’ sul tavolo, si accese una sigaretta.

“Ma quanto ci mette questo! Porca puttana mi inculano sempre in queste in queste città di merda!”

Attese un altro po’ poi cominciò ad innervosirsi stava per andarsene mandando  a fanculo il cameriere quando questo arrivò con la carta dei vini.

“Scelga pure scusi l’attesa ma c’è tanta gente”

“Io non vedo tante persone” rispose un pò disturbata.

“A per qui in centro non è poca poi io sono solo uno”

“Vuole ordinare?”

Rimase un po’ stupita poi accennò un sorriso non sapeva bene che fare non le era mai capitato che qualcuno le rispondesse.

“Che tipo pensò!”

“Va bene mi porti un bicchiere di vino rosso, questo qui. ” E lo indicò sulla carta.

“Ok, torno fra cinque minuti”

Nella piazza passavano delle persone camminavano lentamente, lei abituata ad ambienti caotici guardava un pò esterrefatta. Il suo umore cambiò velocemente si insinuava in lei un certo senso di calma. La sua visione cambiava, si stropicciò gli occhi levandosi gli occhiali. Mamma mia quanto lavoro dieci città in venti giorni non ne poteva più.

 Arrivò il calice di vino.

“Prego!” Disse il cameriere.

” E’buono è un vino del posto”

“Si grazie non lo conoscevo. “

Ne bevette un sorso, il vino era buono molto potente rosso intenso. Senso di quiete. Decompressione. Il vino arriva al cervello. Immagini in testa. Gli cadette il telefono.

Le persone chiacchieravano fra di loro, lei sul tavolo da sola  cominciava a sentirne i discorsi. Bevve tutto il calice molto velocemente, cominciava ad innervosirsi. Discorsi del cazzo di questa gente che parlava a voce alta. Si alzò altrettanto velocemente chiese il conto pagò il cameriere e tornò verso l’albergo dove dormiva. Non aveva mai sentito fare certi discorsi, era sempre impegnata sul lavoro e aveva un’altra dimensione. Diffidente lavorò tutto il tempo che doveva in quella città organizzò la fiera come da contratto gestì tutto il personale poi se ne andò un po’ scossa, qualcosa le si era insinuato nel cervello.

“Interessante!” pensò tanti stronzi non li avevo mai visti. Cambiò anche registro per le organizzazioni delle fiere. Tante cattiverie non le aveva mai sentite in una solo serata. Sarà stato il vino! Lei non beveva mai.

Al mare si stava bene d’estate c’era una spiaggia libera non poco lontano da casa con un piccolo chalet che serviva da bere e dei pasti. Il mare era abbastanza pulito , con il caldo era meglio andare a fare un bagno al mare che stare a casa a cuocere a casa, c’era qualche ragazza a volte si incontrava qualche amico però era un po’ noioso e dava una certa assuefazione era divertente e mortale quasi fosse un oppiaceo. Birrette e canne al mare niente di meglio e peggio allo stesso momento soprattutto senza mai uscire dalla città quindi senza staccare mai “stessa spiaggia stesso mare” sempre e comunque vacanze mai come fai a rilassarti raggiungi livelli di stress altissimi alta monotonia e perdi anche un po’ di energia lenta assuefazione allo scorrere del tempo.

Pensare un po’ oltre trascendere sperando il qualche cosa di meglio di materiale per fare una vita un po’ migliore! Bisognava dirlo che non erano proprio rose e fiori!Pazzesca l’indifferenza generale verso una situazione evidentemente difficile. Forza di volontà ci voleva per campare!

Sistemi!Sistemi sociali, meccaniche umane. Formiche osservate da un occhio esterno. Come funzioniamo? L’umanità osservata dalla scienza. Cambio di prospettiva dalla metà del vecchio secolo sembrano ripresentarsi dei mostri lasciati riposare nel passato ma mai morti. Le dittature del ’900 il fascismo, il nazismo, il comunismo. In quei periodi si iniziavano a sperimentare sistemi sociali, grandi scoperte mediche arditi esperimenti con qualche sacrificio. Volontà di potenza mai morta. Sopita dagli errori commessi ma sempre lì presente a riproporre il suo sacrificio.

Finalmente slegati, il tempo è passato. Adesso si può fare non commetteremo errori. Il Grande Sistema. Si fonda sulla scienza, qualunque proposizione differente si sbaglia, e cresce velocemente.

Senza dirlo, lo fa e basta. Muore il dialogo, la discussione e la sua risoluzione.

Il mostro si è completato basta errori siamo stanchi! Si fa così! Da sempre depresso, insultato dalla morale:adesso il tempo è suo nessuno glielo tolga. Si era nascosto dopo migliaia di morti negli anni ha convissuto con gente che voleva limitarlo. Adesso può esistere non fatelo soffrire ancora, lui ha sempre avuto ragione e questa volta non sbaglierà.

Una passeggiata lì vicino casa, le piante, il sole, i fiori. Osservare. Quante cose ci sono sotto un campo non coltivato. Ci si può sedere per terra e osservare quello che c’è. Si cominciano a vedere miriadi di forme viventi. A prima vista sembra essere deserto poi rimanendo un po’ lì senza distogliere l’attenzione la terra comincia  a popolarsi di forme di vita che forse qualcuno non aveva mai visto, formiche, piccoli insetti, e animaletti vari proprio lì sotto i tuoi piedi!

Spesa! Prodotti! Offerte! Tanto ti inculano sempre!Io compro un po’ di tutto le cose che più mi piacciono.

Non bado alla marca prendo quella che costa meno vado sempre al discount tanto disprezzato ma a me sempre utile le cose che compro sono abbastanza buone molto saporite ma non diverse da quelle che si mangiano in giro c’è chi preferisce mangiare bene in casa e mangiare male fuori io sto spesso in giro e preferisco mangiare male anche in casa mi sembra più equilibrato. Compro un po’ di birra, delle cose veloci da cucinare o già pronte e riempio la dispensa.

Odio le ossessioni da quelle alimentari e a tutte le altre non posso vivere nel terrore. Alla domanda come stai rispondo sempre bene sia l’interlocutore medico, amico, o di altre professioni. Se sto male me lo tengo o li mando a fanculo per non entrare in quella spirale degli aiuti  che è mestiere degli amici!

Tutti ti girano intorno diventi importante ma importante non sei, immolato per la soddisfazione delle ragioni degli altri. Hanno ragione su di te senza autorità impongono il loro pensiero su di te.

Diventi quello che vogliono loro soddisfatta la voglia delle proprie ragioni su i tuoi atteggiamenti provano piacere. Dominio di una persona su un’altra senza discutere  è un piacere per il dominante cresce la sua gloria e la sua fame arriva all’eccitazione sessuale. E’ un metodo diffuso ormai dominati e dominanti violenza pura perversione ma è troppo eccitante lo fanno tutti uomini e donne ed è normalità qualcuno muore di violenze io devo resistere non scherzo mai mi muovo piano devo capire a volte ci devo stare ma non si fidano non li soddisfo completamente. Quello di cui avevamo sentito parlare nei libri di storia sta accadendo con dimensioni mondiali si è fatto piccolo addirittura il mondo sembra essere tutto uguale. L’ideatore di questo è riuscito nel suo intento a capito il reale bisogno, i soldi ce l’avevano volevano solo il potere.

Si sviluppa il sistema va coi piedi di piombo sta sperimentando sembra che gli vada bene, ci riuscirà a completarsi le sue volontà saranno fatte è troppo intelligente soddisfa le voglie, lui le persone le ha sempre conosciute, ne ha stima? Questo non lo so però le soddisfa. Ci sarà un opposizione?Non adesso il meccanismo è complicato, il livello di consapevolezza è basso per oro io resisto.

C’è il sole. E’ un bellisimo pianeta scalda tutta la terra ci dà energia il sole è uno per tutto il pianeta. Lo puoi vedere dalla tua città, dall’altra parte del globo è sempre lo stesso pianeta. E’ bello no ti senti sempre a casa. Il sole sorge poi arrivà la notte che è illuminata dalla luna, le stelle che di notte si possono vedere la galassia funziona bene!

Vado da un amico ogni tanto ha una casa in campagna, facciamo dei lavori nell’orto. E’ rilassante si fanno due chiacchiere si fuma un po’ beviamo un po’ di vino sono piccole cose. Io mi accontento la campagna è sempre un bel posto. C’è silenzio, quiete e gli animali che razzolano sul prato qualche bella giornata è importante nella vita. Prima di ributtarsi nel caos della città e pensare al lavoro e ai soldi.

Va bè comunque lui il segreto non lo svelava. Possibile che capitassero tutte a lui?Non poteva spendere doveva dire sempre tutto quello che faceva, da chi incontrava dove era stato la sera prima e che aveva fatto gli mancava sempre 30 per 31! Lui la faceva passare per normale possibile che dipendessero tutte da lui quelle sfighe?

Boom! Boom! Boom! Techno in casa gli piaceva sentirla lo stonava un po’. Fuori riusciva a trovare poco di ambienti che gli piacessero la musica la sentiva in casa. Un po’ di tutti i generi rock, elettronica, reggae. Comprava un po’ di dischi nei negozi , faceva una specie di collezione. Secondo me faceva bene col tempo i dischi acquistano valore se li poteva pure rivendere se voleva. Quel giorno che lo incontrai andava proprio in un negozio di dischi.

“Ciao!” gli dissi “Che fai di bello non lavori oggi?”

“No oggi no”  rispose un po’scontroso “Mica posso lavorare 24 ore su 24!”

“E dove vai in giro?”

“Vado in un negozio, un negozio di dischi mi compro un po’ di musica da sentirmi a casa!”

“A bella cosa io non ho mai tempo di sentire la musica. “

“A meglio per te io neanche ho tempo però la sento lo stesso”

“Bravo io non ce la farei”

“Mah non sono tanto bravo!”

“Ciao ci vediamo” e sorrisi.

“Ciao ciao!” rispose.

Cambia tutto cambia il tempo, un punto di vista! Ognuno ha il suo!