Criptovalute sempre più alla conquista dei mercati finanziari

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Il numero di criptovalute (ovvero di monete digitali non appartenenti a nessun paese) continua ad aumentare e i mercati finanziari si adeguano.

Dopo la scissione avvenuta qualche settimana fa in seno al Bitcoin (il capostipite delle monete virtuali) e la nascita di Bitcoin Cash, proprio quest’ultimo comincia ad essere già quotato sulle piattaforme di trading online. Molte società che offrono servizi di investimento sul web hanno infatti cominciato a proporre ai loro clienti anche i Contratti per differenza (CFD) che riguardano Bitcoin Cash (BCC).

Non c’è da stupirsi della rapidità con cui questi asset finanziari approdano sui software dei broker, del resto questo mercato si sta dimostrando sempre più ghiotto.

Tra Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Ripple e molte altre valute simili il panorama racconta sempre una cosa: le loro quotazioni sono cresciute a ritmi vertiginosi. Tuttavia va anche rimarcato che le crescite verticali spesso si sono alternate con cadute altrettanto clamorose. Basta aprire un grafico di una qualunque di queste “cryptocurrency”, e vedere come impazzisce l’indicatore Zig Zag trading nel disegnare le traiettorie dei prezzi. Picchi uno dopo l’alto, poi strapiombi improvvisi. Quindi parliamo di investimenti che, seppure potenzialmente molto redditizi, sono anche rischiosissimi.

Per comprendere quanto questo fenomeno si stia diffondendo, basta pensare che la capitalizzazione complessiva dell’intero mercato delle criptovalute è salita a 154,5 miliardi di dollari.

La cosa diventa ancora più incredibile se pensiamo che soltanto a giugno scorso aveva superato i 100 miliardi. In pratica il volume di scambi è cresciuto del 50% in 3 mesi. Il valore di Bitcoin ha raggiunto finanche 4500 dollari, segnando un +340% da inizio anno (Ethereum, il principale concorrente di Bitcoin, addirittura arriva al 4000%). Inoltre la sua capitalizzazione di mercato ha superato i 72 miliardi di dollari.

A tali numeri eccezionali, deve però corrispondere un approccio altrettanto eccezionale sui mercati.

Provare a negoziare questo tipo di strumenti finanziari pensando di applicare gli stessi principi e strategie dei normali asset (azioni o valute) è un errore. Le criptocurrency sono un mondo a loro stante. Al massimo si può scegliere tra grafici a barre o tecnica delle candele Heikin Ashi, ma per il resto si tratta di fare un tipo di trading online a parte. Del resto – come abbiamo detto all’inizio – qui parliamo di valute che non sono adottate in nessun paese, e quindi non sono legate a nessuna economia. Almeno per adesso, visto che in Estonia stanno già pensando di adottare l’EstCoin. Sarebbe il primo caso al mondo di una criptovaluta Nazionale. E pensare che poco tempo fa dicevano che le criptovalute sarebbero durate poco.

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