Non è prezioso come l’oro, ma la svolta “green” sui veicoli a motore potrebbe rendere il Litio un bene richiestissimo.

E questo ne fa impennare il valore, così come quello di tutti gli strumenti finanziari connessi. Si tratta del più leggero e anche più affascinante dei metalli. Color argento, denso la metà dell’acqua e di grandissima versatilità, visto che può essere sfruttato in tantissimi modi. Adesso anche per fini speculativi. I mercati finanziari infatti si stanno accorgendo che il futuro potrebbe essere proprio qui.

La domanda sta crescendo sempre di più e per il litio sembra finalmente arrivata la situazione ideale per il boom. Soltanto nell’ultima settimana il prezzo di questo metallo si è impennato di diversi punti percentuali, i fondi ad esso legati hanno registrato un influsso di denaro record. Non solo, l’Indicatore Parabolic SAR evidenza dal punto di vista tecnico una situazione ancora molto positiva per il futuro. Ad alimentare la domanda di litio ci ha pensato negli ultimi giorni la Cina, che ha annunciato l’intenzione di vietare le auto a benzina.

Questo avrà come conseguenza una impennata dei veicoli elettrici, e quindi la richiesta di litio. E i volumi negoziati sui mercati sono esplosi con i prezzi del fondo comune LIT (ETF legato a litio e batterie al litio) giunto ai massimi di sei anni.

E pensare che quando debuttò, il fondo LIT si pensava che fosse una scelta azzardata. Adesso chi ci ha creduto fin dall’inizio se la ride. L’ETF sul Litio, che segue l’Indice Solactive Global Lithium, è cresciuto quasi del 50% ad oggi su base annualizzata, con l’indicatore MACD trading schizzato in territorio rialzista da tempo. Al punto tale da essere diventato uno dei migliori ETF al mondo. Ed è peraltro ancora in fase di accelerazione, visto che un terzo dei guadagni è maturata soltanto ad agosto, e settembre fa prevedere che si chiuderà ancora meglio.

E non si lamentano anche le società dell’indotto, principalmente i produttori di veicoli elettrici. Non a caso Tesla sta assistendo ad un forte aumento delle sue azioni con un guadagno annualizzato di quasi il 70%. Stessa sorte di FMC Corporation e Sociedad Química y Minera de Chile S.A., cresciute rispettivamente del 59% e dell’82%.