Donna è gentil nel ciel che si compiange

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Donna è gentil nel ciel che si compiange… Ancora Virgilio e Beatrice. Siamo nella parte centrale del secondo canto dell’Inferno. Virgilio ha appena finito di tessere l’elogio di Beatrice e gli ha dichiarato, senza farsi pregare più di tanto, la sua completa disponibilità a mettersi al servizio di lei, affinché l’anima di Dante venga salvata dalla dannazione eterna.

Inquadriamo entrambi all’interno di un chiarore color smeraldo, che a malapena scalfisce l’oscurità del Limbo, intenti a parlare fittamente, mentre il soffuso ansimare delle anime prosegue incessante.

La fanciulla, da par suo, udita l’elaborata lode del poeta latino, alla domanda di questi relativa ai motivi che l’hanno indotta a scendere all’Inferno dall’Empireo, dove dimora tra le anime beate e dove di certo non vede l’ora di fare ritorno, replica in tal modo: “Dal momento che tu desideri così tanto conoscere a fondo la causa della mia discesa, ti dirò brevemente il motivo per cui non temo di scendere quaggiù. Si devono temere solamente quelle cose che sono potenzialmente dannose per il prossimo; le altre no, perché non sono tali da far paura. Donna è gentil nel ciel che si compiange di questo ’mpedimento ov’io ti mando, tanto che lassù essa allevia la severità del decreto divino”.

Chi sarà mai questa donna gentil nel ciel che si compiange…?

Ma, caro lettore, è la Vergine Maria! Così veniamo ad apprendere dalla voce cristallina di Beatrice, che perfino lei ha mostrato interesse per le sorti del Sommo Poeta!

@ DONNA È GENTIL NEL CIEL CHE SI COMPIANGE
Su dantepertutti.com del 24.9.2015