Cavalcando l’altr’ier per un cammino,
pensoso de l’andar che mi sgradia,
trovai Amore in mezzo de la via
in abito leggier di peregrino.
Ne la sembianza mi parea meschino,
come avesse perduto segnoria;
e sospirando pensoso venìa,
per non veder la gente, a capo chino.
Quando mi vide, mi chiamò per nome,
e disse: “Io vegno di lontana parte,
ov’era lo tuo cor per mio volere;
e recolo a servir novo piacere”.
Allora presi di lui sì gran parte,
ch’elli disparve, e non m’accorsi come.

“Questo sonetto ha tre parti”, dice il Sommo Poeta nella Vita Nuova (IX, 13): “ne la prima parte dico sì comʼio trovai Amore, e quale mi parea; ne la seconda dico quello chʼelli mi disse, avvegna che non compiutamente per tema chʼavea di discovrire lo mio secreto; ne la terza dico comʼelli mi disparve. La seconda comincia quivi: Quando mi vide; la terza: Allora presi”.

‘Cavalcando’
di Dante Alighieri