La prima settimana di ottobre s’è chiusa per i mercati con un dato in chiaroscuro riguardo gli USA. Per al prima volta in sette anni infatti, negli States i posti di lavoro sono diminuiti anziché crescere. L’ America ha sorpreso in negativo gli analisti, che invece pensavano che un aumento – seppure moderato- ci sarebbe stato ancora. E invece non  andata così, sorprendendo in negativo i mercati. Ci si aspettava un incremento di 100 mila impieghi, e invece si è registrata una perdita di 33 mila unità. Come detto, si tratta del primo calo in sette anni. La giustificazione a questo dato negativo viene data soprattutto all’impatto dei disastri naturali, che hanno impedito a una fetta di popolazione di recarsi a lavoro. Secondo un calcolo, gli uragani Harvey e Irma hanno lasciato 1,47 milioni di americani a casa.

L’analisi dei dati sul lavoro USA

Va detto però che i dati sul lavoro USA non sono stati tutti deludenti, anzi. Ci sono anche importanti elementi positivi da segnalare. Il tasso di disoccupazione ad esempio è 4,2%, in discesa rispetto al precedente valore. Inoltre i salari medi hanno finalmente dato segni di vita, crescendo dello 0,5% su base mensile. Proprio quest’ultimo report viene tenuto in cosiderazione dalla FED come buon indicatore per l’evoluzione dell’inflazione (che ricordiamo è sotto al target del 2%). L’ideale per dare una scossa al grafico kagi trading system spingendo i “kagi” verso l’alto.

Nel complesso comunque, la sensazione è che il mercato del lavoro degli Stati Uniti si trova in una situazione meno brillante di qualche tempo fa. Certi dati infatti non sono da minimizzare, specie se consideriamo che in media negli ultimi tre mesi sono stati creati soltanto 91 mila posti di lavoro.

Eppure la settimana si è chiusa positivamente per il dollaro, che ha recuperato ancora terreno nei confronti dell’euro scendendo anche sotto 1,16. Se osserviamo come funziona strategia Awesome Oscillator possiamo notare che la coppia viaggia verso l’area di iper-venduto, il che significa che la pressione di chi vende euro e compra dollari s’è fatta più consistente. Questo soprattutto perché gli speculatori sono convinti che la FED a dicembre procederà con l’aumento del tasso di interesse per la terza volta nel 2017.