Nella prima parte della presentazione delle “Nostre odissee contemporanee” abbiamo elencato i fatti più rilevanti della vita di Milica Jeftimijević Lilić.

In questa occasione devo scusarmi con i lettori, ed innanzi tutto con l’autrice per alcuni errori che non sono stati fatti in modo premeditato, ma solo a causa della mancanza di informazioni. Dunque, non stiamo parlando solamente di una poetessa di fama internazionale che ha presentato le sue poetiche fino in India, Turchia, Italia, Germania, dove sono stati altresì pubblicati i suoi libri. Essa è anche stata tradotta in più di 25 lingue, diventando cosi una delle più famose poetesse dell’odierna Serbia. Una donna dal dono poetico che ha incitato molti poeti del mondo a volergli dedicarle dei versi. Grazie a questo ricevette delle onorificenze in Italia la scorsa estate presso l’Incontro poetico internazionale “Sotto il cielo del Luglio – 2017” da parte dell’Associazione culturale ed artistica “La nuova Musa”.

Il 29 ottobre prossimo, alla Fiera del libro di Belgrado sarà promosso il suo ultimo libro “Epistole di Ulisse” dal quale abbiamo estrapolato il “Monologo di Ulisse sconfortato” che presentiamo in questa occasione ai lettori fedeli di BombaGiù.

Milica Jeftimijević Lilić

Monologo di Ulisse sconfortato

Sei stato un disastro che ha subito tutte le conseguenze,
una tempesta che aveva tagliato tutti i legami con il passato,
voragine di cui non mi salverò mai più,
coma dal quale non volevo svegliarmi.

Tu eri il mio sangue agitato e luminoso
che mi trascinava ciecamente lontano.
Sei stata il legame più profondo con la mia anima.
sei stata per me, colui che aveva dimenticato se stesso.

Tu sei diventata la mia oscurità
il mio perpetuo incubo
il mio essere svuotato
la mia sete insaziabile
mia disperazione
la mia illuminazione e
la mia preghiera diurna
e notturna.

Schermo infinito nella mente
quella che si aggrava petulante
per non poter chiudere gli occhi
senza vedere te.

Non posso neanche acquietarmi
Né trovare pace nel sonno più profondo.
Ovunque io guardi
Sei ancora dappertutto
Tutte le facce hanno il tuo volto,
Tutte le comparse sono smarrite
Sotto l’influenza del tuo volto
Stai scintillando ovunque
Tu, l’immagine indistruttibile del desiderio,
della tua temibile aura ardente.
Sei stata ultimo orizzonte
Per innalzarmi
Sei rimasta mia, mia, mia
La mia maggiore sofferenza.

Nota introduttiva e traduzione dei versi dal serbo in italiano Biljana Z.Biljanovska
Versi riveduti e coretti da Claudia Piccinno