Tra ‘l muro de la terra e li martìri… Certo, lo scenario è inquietante. Sopra una vasta spianata, vediamo spuntare un gran numero di sepolcri con le coperture alzate, ai lati delle quali serpeggiano sinuose e altissime lingue di fuoco. Non solo: ad appesantire la vista, grida laceranti fuoriescono dai sepolcri, andandosi a mischiare con il brontolio provocato dalle fiamme, che in eterno arroventano le pietre.
Tra ‘l muro de la terra e li martìri – 10^ canto dell’Inferno.
Adesso Virgilio se ne va per uno stretto sentiero, tra le mura della città di Dite e i luoghi della pena, e io dietro.
“O maestro sommamente virtuoso, che mi fai rivolgere per i cerchi infernali”, cominciai, “come vuoi tu, parlami, e appaga i miei desideri. I dannati che sono distesi nei sepolcri si potrebbero vedere? certamente tutte le pietre sepolcrali sono sollevate, e nessuno custodisce”.
E quegli a me: “Saranno tutte chiuse quando ritorneranno qui dopo il giorno del Giudizio coi corpi che hanno lasciati sulla Terra. In questa zona hanno il loro luogo di sepoltura Epicuro con tutti i suoi adepti, che ritengono che l’anima muoia col corpo. Perciò alla domanda che mi hai fatto di qui dentro presto sarà data soddisfazione, e inoltre al desiderio che tu non mi esprimi”.
E io: “Valente guida, non ti nascondo il mio desiderio se non per parlare poco, e tu non solo ora mi hai indotto a ciò“.
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Tra ‘l muro de la terra e li martìri