Morto Ingvar Kamprad. Perché Ikea ci frega tutti con i suoi negozi ?

Quando entriamo nello store della multinazionale svedese, seguiamo una diabolica linea che ci spinge all'acquisto anche a ciò che non ci serve. Lo rileva la ricerca dell'inglese Alan Penn e non solo.

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Perché Ikea ci frega tutti? Quanti volte entrando in un negozio Ikea ci siamo sentiti, anche solo per un breve istante, spaesati e confusi? Circondati e ai piedi di quei scaffali altissimi pieni di scatoloni. Obbligati a fare percorsi interminabili tracciati da una linea gialla, attorniati da una vasta gamma di camerette, cucine, bagni, saloni e quant’altro?

Credo un po’ tutti. I più abbiamo pensato che quell’orgia di offerta al cliente, nonché i suddetti altissimi scaffali a mo’ di torri arabe, fossero una strategia per accattivare il cliente, alienarlo dalla realtà, dunque spingerlo al completo ammaliamento con l’acquisto quale fine ultimo.

I nostri sospetti ci vengono confermati da un esimio opinionista: sir Alan Penn, Preside della “Bartlett School of Architecture, Building, Environmental Design & Planning”, oltre che docente universitario di Informatica architettonica e urbana alla Global University of London. Insomma, mica bruscolini.

In occasione della triste scomparsa del fondatore Ingvar Kamprad vi spieghiamo perché Ikea ci frega tutti con i suoi negozi? CONTINUA A LEGGERE