Il Plutoverso. Marketing su Maltek

Qualcuno che prova a fare il furbo peró c’è sempre, anche su Maltek.

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Quello che si dice su Maltek, ovvero che tutte le mamme sono in vendita, attenzione, non è solo un detto, una frase provocatoria o un offesa per fare rissa. È proprio vero, su Maltek tutte le mamme sono in vendita.

Maltek se non lo sapete è una pianeta rosso su cui risalta il grigio scuro dei palazzi e che fluttua senza rotta nello spazio dell’universo Caso 12.

Fluttua dall’inizio dei tempi e flutterá per il resto della storia, cosí cita la leggenda, e tutto è in vendita su Maltek, non solo le mamme. Tutto. C’è pubblicità che imperversa dappertutto, ovunque si volga lo sguardo. Marketing anche in cielo con nuvole stampate a forma di loghi, o le stelle unite da linee fino a scrivere il nome di qualche azienda o bottegaio.

Pubblicità su articoli e romanzi, televisione e film, chiese e piazze.

La questione mamme è però molto sentita ultimamente, un po’ per le proteste di mamme e animalisti, un po’ perché da quando la vendita è diventata legale, il sito ha riscosso da subito un gran successo diventando addirittura in pochi mesi la base di molti mercati.

C’è chi ha risparmiato la casa, salvato la macchina o l’impresa grazie a questa iniziativa, e chi ha continuato il vizio o chi si è liberato di un peso.

La vendita funziona così, il prezzo viene stabilito dal venditore in base alle caratteristiche della donna, o dell’uomo, e a seconda delle abilitá culinarie e di pulizia, delle caratteristiche fisiche e psicologiche di ogni singolo soggetto e poi si inquadra la mamma sul ruolo da svolgere, e al tipo di acquirente.

Di solito alle mamme si concede solo di scegliere la cittá in cui vorrebbero vivere il resto della loro vita, o fino alla loro prossima vendita, mentre il figlio, marito o nuoro, decide tutto il resto. Acquirente e prezzo.

Un altro detto a Maltek, è che prima di metterti in vendita devi prima essere sicuro di avere i soldi per comprarti. E questo non riguarda le mamme. Con mettersi in vendita, non parlo di sesso, che su Maltek è superfluo, ma il mettersi a completa disposizione di un proprietario che puó scegliere (di noi) del proprio acquisto qualsiasi cosa.

Se il prodotto rifiuta qualche compito, questo viene subito cacciato con una punizione esemplare scelta dal compratore, che deve prima però essere approvata dal sindacato.

Tra le domande del mercato piú frequenti c’è ne è una particolarmente remunerativa, quella di Pubblicitá Reale Diretta, ovvero il corpo del prodotto viene ricoperto completamente da loghi di una certa azienda, o pubblicitá di qualsiasi tipo. Tatuaggi o etichette.

Alcune richieste invece, vengono fatte a busta chiusa con aggiunta un extra, e se per qualcuno vendersi è troppo, su Maltek c’è sempre la possibilità di affittarsi.

Basta registrarsi sul sito Plutoverso.com e scegliere la categoria affitto o vendita e aspettare l’offerta. Nel primo caso si sceglie la data di fine contratto, con una possibilitá di rinnovo, ma senza la possibilità di rescissione, pena una sanzione o anche la reclusione, e si firma. Nel secondo ci si può ricomprare in qualunque momento e i compratori più comprensibili possono concedere la possibilità di tre bonus rifiuto al momento dell’accordo.

Qualcuno che prova a fare il furbo peró c’è sempre, anche su Maltek.

Un uomo, Jeff, qualche tempo fa, dopo essersi messo in affitto per una nota societá di cancelleria, è stato trovato senza la felpa che era stato pagato per indossare. Su questa felpa di velcro erano attaccate gomme, penne, matite e altri gadget da astuccio, che una volta sanzionato, è stato costretto a spillarsi addosso, sulla pelle. Questa punizione per un tempo raddoppiato e a paga ridotta.

Su questa cose non si scherza su Maltek.

Ci sono stati anche affari in cui a rescindere il contratto è stato proprio il proprietario, con vantaggi solo per il prodotto.

Ad Osvaldo ad esempio, che con un figlio, senza madre e moglie, un affitto da pagare, si è visto costretto a mettersi in vendita, è andata decisamente bene.

Il suo datore di lavoro, un privato che lo aveva comprato ad un prezzo scontato, lo aveva assunto con una richiesta un po’ insolita. Ricordare alla moglie dell’uomo, più volte al giorno che lei era nei pensieri del marito. Pagando quindi Osvaldo per vestirsi un giorno da Cupido, l’altro da rosa, un altro da mariaco e almeno per tre volte al giorno cantarle le poche canzoni e poesie che sapeva.

Quando la moglie usciva di casa a volte, si trovava in macchina uno con un costume da cavaliere che fumava una sigaretta e che nel vederla sobbalzava, e nel tentativo di uscire dall’auto si incastrava con la cintura di sicurezza dell’auto. Poi la raggiungeva e gli recitava qualcosa. Lei allora applaudiva e se ne andava.

Proprio una di quelle volte lui l’aveva vista uscire da un hotel con un uomo mai visto, ed era corso a denunciarla al capo.

Per quel gesto Osvaldo, oggi oltre ad essere libero dai suoi obblighi nei confronti del proprietario, riceve uno stipendio minimo mensile fisso fino alla pensione, a complete spese dell’uomo. Da aggiungere alla buona uscita e al premio dipendente dell’anno.

Riguardo a questo strano mercato, una delle situazioni piú curiose però è quella capitata a Manilo e Manulo e a loro madre. Anni prima, Manilo aveva venduto la madre ad un proprietario di hotel di lusso. L’uomo che l’aveva acquistata per farsi trattare da figlio, come sua madre faceva prima con lui. I due finirono per stringere un legame di amicizia, e la donna per diventare la sua seconda madre, e amante. Alla morte prematura dell’uomo senza figli, per un incidente con la penna in reception, la mamma di Manilo e Manulo ha ereditato tutto. Hotel, terre, case, macchine e persone. Manilo e Manulo, che nel frattempo si erano giocati tutto con le scommesse dei videogiochi, saputa la notizia erano tornati dalla madre con le congratulazioni, e vistosamente in cerca di compassione.

La signora mettendo in mostra il suo lato buono e fingendo il perdono li ha poi comprati entrambi. Da grande donna affarista e vendicativa, a Manulo e Manilo aveva offerto una busta chiusa per alcune nuove mansioni nel suo hotel piú esclusivo.

I figli fratelli accettarono senza pensarci e finirono in un resort a dieci galassie sulle coste spiaggiate della Svizzera. Il primo hotel di Maltek con il servizio di Carta Igenica Umano. Ovvero nelle suite dei grassi industriali e le loro donne, un dipendente, Manilo o Manulo, restava al servizio come pulisci culo.

Un detto che su Maltek non c’è ma che invento io ora, è che bisogna prestare attenzione a vendere le mamme. Che è anche la morale di questa breve storia.

Ma fatelo, conviene. Vendete vostra madre! Per avere più informazioni sulla vendita delle mamme visitate sul sito Plutoverso.com.