Mappa per amanti smarriti.

Sabaudia è un incrocio di storie, di voci di donne che si narrano quell’intricato tormento di figure di come sono, di come vorrebbero essere, e Carla nel macinare km e km sulla spiaggia le conosce tutte.

“Quando l’ho conosciuto era una giornata di Aprile. aveva piovuto e la spiaggia era un po’ come oggi. Lui senza ombrello e neanche un cappuccio, è entrato nel chiosco. Ho pensato “Beato lui, che se ne frega della pioggia. Era interessante ed io era da tempo che non mi facevo attirare, sorprendere da un volto. Ho capito subito che mi sarei innamorato di lui, ma anche che l’avrei perso subito. Gli piaceva suonare, ma non voleva che gli altri lo sapessero. A Sabaudia aveva preso in affitto una casa in piazza e aveva una bicicletta con cui correva e io sentivo la musica di un vento gentile tra i capelli. Un vento che suonava il sax e timidamente ti sussurra “mi piaci”.

Era sfuggente, tanto sfuggente che era inutile pregarlo di restare. Io avevo fatto una collezione di carezze venute male, ma quando è arrivato lui, avevo rimosso anche il dolore.

Una mattina di Aprile, che sembrava scoppiata l’estate, mi disse: ”Non so amare, dopo un po’ scappo”, me lo disse dopo avermi dato un bacio struggente. Quel bacio mi aveva colpito. Si sono delle storie che iniziano, che ti prendono all’improvviso. Ti lasci afferrare anche sapendo benissimo che non avranno un lieto fine. Lui non credeva in niente ne nel destino tantomeno nelle fiabe. Non credeva di poter essere felice, credeva di non meritare la felicità. “Carla allora, come si spiega l’amore a chi ha messo il preservativo al cuore?” “Non lo so”, proseguì l’altra donna, “per una stagione l’ho tenuto accanto a me, raccontandogli i miei sogni. Poi una mattina mi ha salutato, mettendosi in moto. Ero consapevole che non l’avrei rivisto più. Cercavo di stampare nella mia memoria il suo volto, il sorriso enigmatico.

Lui ha tolto lo sguardo per primo, per rinnegare la passione vissuta.

Quelli come lui non possono restare, mentre giocherellava con un sigaro”. Io ho la mia libertà nel silenzio della solitudine. Carla: “le persone sottovalutano le carezze. Le storie che finiscono in poche ore. Ma bisogna lasciarsi trasportare dagli attimi. Ti insegnano a volare”. Mentre Carla sta per chiudere il blocco notes, un messaggio sul suo cellulare: “Mi sono perso un’ altra volta” dal chiosco arrivano le note: “Mi sono persa e va bene così, se mi ritrovassi … Sulla spiaggia di Sabaudia una coppia gioca a scacchi, un uomo costruisce un castello di sabbia, un bambino vuole fare il bagno e piange “non è ancora ora”.

Sul blocco notes di CARLA una mappa per amanti smarriti, masticando km e km di spiaggia senza il navigatore riuscirà a trovare il titolo del romanzo sabaudiano.