Solo 300 firme per lo slittamento dei lavori di revisione alla funicolare di Chiaia

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Revisione alla funicolare di Chiaia. Un flop: solo il 2% degli utenti che quotidianamente utilizzano l’impianto.

Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari e del trasporto pubblico conferma la sua ferma e motivata opposizione alla richiesta di un’ulteriore proroga del funzionamento della funicolare di Chiaia, la quale, già dal maggio dell’anno scorso, avrebbe dovuto essere fermata per consentire la revisione ventennale dell’impianto.

“Al riguardo – afferma Capodanno – la raccolta di firme promossa da alcune associazioni per chiedere un ulteriore slittamento ha raccolto, nel corso dell’intera mattinata di oggi, appena 300 firme, che sono pari, se solo si vuol tenere conto dei 15mila viaggiatori, che, nei giorni feriali, utilizzano l’importante mezzo di trasporto pubblico su ferro ad appena il 2%, un vero e proprio flop che testimoniano il dato che i napoletani hanno compreso che, nelle attuali condizioni, con un impianto che si è fermato per guasti, negli ultimi tempi, con eccessiva frequenza, bisogna procedere immediatamente ai lavori di revisione periodica, nel rispetto delle norme dettate dalle vigenti disposizioni di legge”.
“Premetto, al riguardo – afferma Capodanno – che il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 1° dicembre 2015 n. 203, che contiene le nuove norme regolamentari in materia di revisioni periodiche, adeguamenti tecnici e varianti costruttive per i servizi di pubblico trasporto effettuati con funivie, funicolari, sciovie e slittinovie, nell’allegato tecnico, al punto 2, indica espressamente che la revisione generale, per le funicolari, deve essere effettuata alla scadenza del ventesimo e del quarantesimo anno di vita tecnica”.
“Nello stesso allegato – prosegue Capodanno – si precisa che “l’autorizzazione o il nulla osta predetti si intendono, inoltre, revocati qualora, alle scadenze temporali fissate ai sensi del precedente comma 2.1.2, il Direttore o il Responsabile dell’esercizio (o l’Assistente Tecnico se previsto) non dimostri di aver provveduto a tutti gli adempimenti stabiliti ai successivi paragrafi 2.2. e 2.3 ” che riguardano appunto la revisione dell’impianto”.
“Il successivo punto 2.3.1 – aggiunge Capodanno – precisa altresì che i controlli e le verifiche da eseguire nel corso della revisione generale devono essere effettuati “almeno sulle seguenti parti dell’impianto: a) le opere civili in cemento armato ed in carpenteria metallica delle stazioni, della linea e delle eventuali opere accessorie; b) tutte le apparecchiature meccaniche compresi i veicoli; c) gli elementi costruttivi, organi meccanici e relative giunzioni saldate; d) tutti gli equipaggiamenti elettrici ed elettronici, relativi cablaggi e collegamenti elettrici di terra”.
“Orbene – sottolinea Capodanno – se la richiesta di proroga di un anno per effettuare la revisione ventennale della funicolare di Chiaia, che avrebbe comportato la chiusura dell’impianto a fine maggio 2017, poteva trovare una sua motivazione, non condivisa, nel fatto che, non avendo completato per tempo i lavori di revisione della funicolare Centrale, che dovevano durare dieci mesi, con l’impianto che avrebbe dovuto riprendere le corse il 1° giugno, laddove invede vennero completati con un ritardo di circa due mesi, e, di certo, non si poteva privare la Città contemporaneamente di due dei tre impianti a fune che collegano il Vomero con il centro cittadino, la nuova proroga che si vorrebbe chiedere, sarebbe motivata solo dall’indisponibilità, allo stato, delle risorse economiche, valutate in circa sei milioni di euro, necessarie per l’esecuzione dei lavori”.
“Al riguardo viene da porsi alcune domande che attendono una risposta – puntualizza Capodanno -. Perché in tutto questo lasso di tempo non si è proceduto a reperire e a stanziare la somma necessaria per i lavori di revisione, effettuando anche la gara d’appalto, consentendo all’impresa vincitrice di approvvigionarsi già dei materiali necessari in modo che fossero disponibili a piè d’opera, all’atto della chiusura dell’impianto? Perché, visto che la revisione ventennale dell’impianto è finalizzata a garantire la sicurezza dei viaggiatori, continuare a far funzionare un impianto, che sta manifestando da tempo una serie di problemi, con fermi improvvisi per guasti tecnici, che a volte durano anche di diverse ore, l’ultimo dei quali in questi giorni, con una nuova proroga, dopo quella già concessa di un anno?”.
“Personalmente – conclude Capodanno – alla luce di quanto sopra, confermo la mia contrarietà alla richiesta una nuova proroga dei lavori di revisione generale dell’impianto della funicolare di Chiaia. Mi augurando che, alle scadenze espressamente specificate nelle norme succitate. già slittate per la proroga in scadenza, l’impianto venga fermato per effettuare tutti quei lavori atti a garantire la piena affidabilità dell’impianto a fune e la sicurezza dei viaggiatori, così come indicati nell’allegato tecnico al decreto ministeriale, reperendo in tempi rapidi la dotazione finanziaria necessaria per le opere previste”.

Vomero: appena 300 firme per lo slittamento dei lavori di revisione alla funicolare di Chiaia.

Prof. Ing. Gennaro Capodanno.
Presidente Comitato Valori collinari.

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