Si sta finalmente concludendo positivamente l’ennesimo dramma del mare. La nave Aquarius, che ospita 629 migranti tra cui bambini e immancabili donne incinte per rendere il tutto più drammatico (tra le quali una ha pure partorito), approderà nel porto di Valencia. Italia e Malta da sabato si passavano il cerino su chi dovesse accogliere la nave. E se Malta ha subito fatto sapere che non lo avrebbe fatto, l’Italia ci ha pensato domenica, mediante un provvedimento congiunto tra Salvini, Ministro degli interni, e Toninelli, Ministro delle Infrastrutture. I porti italiani sono stati chiusi.

La questione ha ovviamente sollevato molte polemiche e critiche, da parte di chi, specie a sinistra, parla di disumanità e atteggiamento intollerante. Eppure, dopo 7 anni di continui approdi (ben 650mila migranti), l’Italia finalmente dice no all’Unione europea. E ad un Europa che sta chiudendo tutte le sue porte. Lasciando solo il nostro Paese. Anche se il Pd ha sfruttato la questione immigrazione dalla Libia per avere qualche beneplacito sul bilancio.

Certo, un’altra nave con mille migranti è diretta a Catania. Ma è pur sempre un segnale che si manda a Bruxelles. L’Italia ha cambiato direzione e politica. E attenti ad applaudire subito la Spagna, nonché quei sindaci italiani che si sono detti disponibili ad accogliere i migranti nei porti della loro città.

Aquarius, perchè è sbagliato applaudire la Spagna.

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