Revocata la scorta ad Antonio Ingroia, il web non si indigna come fatto per Saviano

I Social hanno levato un coro di indignazione in favore di Saviano e contro Salvini. Peccato però che lo stesso non sia accaduto per Antonio Ingroia.

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Revocata la scorta ad Antonio Ingroia. Cosa ne pensa l’opinione pubblica? Sembrerebbe che Ingroia sia meno simpatico di Roberto Saviano. Vediamo perché.

Dopo il teatrino con Luigi de Magistris, lo scrittore, giornalista e tuttologo Roberto Saviano ne ha aperto un altro con il Ministro degli interni Matteo Salvini. Due soggetti, questi ultimi, vittime dei propri rispettivi personaggi. Uno, invitato in salotti radical chic televisivi a pontificare su più svariati temi. Forte del successo del primo libro, Gomorra, che fece conoscere il tema Camorra in quasi 200 Paesi.

L’altro, occupante un dicastero delicatissimo che richiede lavoro e silenzio, ed invece ogni giorno si dedica ad una costante campagna elettorale. Fino a parlare pure di vaccini, invadendo il Ministero della salute assegnato ad una Pentastellata: Giulia Grillo.

Saviano e Salvini si accusano reciprocamente, sfociando nel ridicolo. Con Salvini che ha pure avanzato l’ipotesi di rivedere la necessità di dare una scorta al giornalista anti-Camorra. Sebbene lui, come vedremo in avanti, non abbia questo potere. E dovrebbe saperlo, visto che le cose sono cambiate proprio grazie al governo di centrodestra di cui la sua Lega faceva parte.

Ovviamente, i Social hanno levato un coro di indignazione in favore di Saviano e contro Salvini. Peccato però che lo stesso non sia accaduto per Antonio Ingroia, ex Magistrato anti-Mafia. Nel caso di Ingroia, la scorta è stata realmente tolta ma nessuno si è ribellato. Una scelta peraltro molto discutibile. Ma andiamo per ordine.

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