Ue emette direttiva che mette in pericolo i nostri polmoni. Il clima è ormai entrato a pieno titolo, e pure con madornale ritardo, nell’agenda politica dei leader mondiali. Si cominciò col trattato di Kyoto, che fu definito dagli ambientalisti “un’aspirina per un moribondo”. Poi via con altri trattati, sempre però risultanti pannicelli caldi che non curano la malattia. Del resto, in campo ci sono troppi interessi economici.

Ognuno non vuole arretrare riguardo le emissioni, perché significherebbe andarci a perdere dal punto di vista industriale. E poi c’è lei, il petrolio, motore del mondo irrinunciabile. Almeno fino a quanto le energie alternative non diventino, appunto, l’alternativa all’oro nero.

Certo, poi ci sono coloro che ritengono che il surriscaldamento globale non dipenda dalle emissioni, bensì, da un naturale e normale processo dell’ambiente. Si pensi al nostro Zikiki o allo stesso Presidente americano Donald Trump. In effetti, l’ambientalismo è diventato un altro affare per farsi pubblicità, dato che molti leader politici si danno ai convegni una volta finito il mandato. Sono stati anche prodotti video assurdi, come quello dell’orso polare che circola tra ghiacci sciolti, poi rivelatosi un fake.

E anche l’Europa, che tanto addita Trump come il mostro e il pericolo per il Mondo, finisce per essere un pericolo per l’ambiente e per tutti noi. Come l’ultima direttiva emessa dall’Unione europea. Ecco cosa dice.

Ue emette direttiva che mette in pericolo i nostri polmoni.

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