Da dove nasce il gioco delle tre carte tanto amato nel nostro paese? Le Carte da Gioco pare siano apparse per la prima volta in Cina intorno all’anno 1.000 d.C., il vecchio mondo, dove molti Europei erano soliti recarsi alla ricerca di scoperte e invenzioni che portavano a casa facendole proprie. Sembra che pure Leonardo e Galilei oltre a Marco Polo andarono in Cina e ritornarono con merci e bauli pieni di disegni e scritti importanti.

Sul Gioco delle Carte e sui vari giochi possibili non vi sono informazioni storiche di rilievo, ogni Paese ha sviluppato i suoi, ma noi sappiamo per intuito che il Gioco delle Tre Carte è un gioco Italiano, si sviluppa a Napoli intorno al 1200 e dopo aver fatto il giro del mondo, ritorna a Roma ed entra a far parte della Costituzione Politica dello Stato, diventando importantissimo per il proseguimento della Casta e le sue Lobby nel Paese delle capre, per arrivare sino agli albori del terzo millennio dove le tre carte prendono significato di vita o morte del Popolo Italiano.

Delle Tre Carte attualmente sul tavolo unitamente ad un piatto per le puntate, il gioco si presenta come segue:

La prima Carta riporta la scritta PD/DC o ex Comunisti, tutti Democratici pur non conoscendo il significato del vocabolo, rappresenta l’arcano dell’incognita, la disinformazione, gli scandali soffocati, dove la Casta si mantiene sui lavoratori promettendo la libertà dal Capitalismo con il motto “non servono i Capitalisti per vivere” e continuano ad abbuffarsi di nascosto e riempirsi i conti in Banca per divenire Capitalisti.
Matteo Renzi deve stare molto attento, altrimenti i suoi compagni di cordata se lo cuccano allo spiedo. Questo è il Paese dei suicidi eccellenti, dei testimoni scomodi, Politici, Banchieri e Giudici irriverenti verso le Lobby che contano, da Sindona, Calvi, Gardini, Cagliari, Castellani, Borsellino, Falcone, e per ultimo David Rossi il cervello del MPS. Chi è il prossimo? Sono forse io o mio Signore? Sembra di trovarsi giornalmente dinnanzi al quadro dell’ultima cena.

La seconda carta rappresentata dal Berlusconi con l’arcano della pubblicità del Bunga Bunga, dove appare la Minetti, la Marocchina nipote dello Zar e tantissime altre in mutande in posizione di preghiera, tante Promesse, l’abbonamento perpetuo ai Tribunali, con la costante minaccia di provare la Galera.

Il povero uomo dice che non riesce più a vivere decentemente, spelato dalle donne di cui predilige la parte coperta. Qualcuno lo compiange, poteva andare in qualche isola e vivere felice con una dozzina di Escort ed invece, chissà chi lo sa come finirà? Domanda da cinque milioni di Euro.

La terza carta con un Grillo cantautore di un Opera di successo in due atti con bella musica, dal titolo “La speranza del Cambiamento” dove l’arcano è rappresentato dalle male lingue impaurite di perdere il Potere.
Nel primo atto hanno venduto circa 9 milioni di biglietti, mentre nel secondo atto, sperano di battere tutti i record nel botteghino delle prossime elezioni e fare polpettame delle vecchie canaglie della Politica per salvare il Paese.

C’è tanta gente delusa e incredula che attende questo cambiamento da una vita, e le speranze si sono letteralmente infiacchite, sgonfiate.

Veramente c’era una quarta carta del Monti che inizialmente aveva generato stima e rispetto, ed invece in poche settimane si è sporcata di lacrime e sangue, suicidi e morte, l’arcano che indica il disastro, proseguito da Letta e Renzi, sostenuto piacevolmente dai Becchini e dalle Onoranze Funebri del Paese, riconoscenti per l’addizionale lavoro procurato. Questa carta è stata eliminata dal menù delle scelte politiche perché spaventava gli addetti ai cimiteri per il troppo lavoro.

Nel frattempo le stelle continuano ad illuminarci di speranze, invitandoci a scegliere una delle tre Carte disponibili sul banco.

Quale è la carta vincente? Padre indovino ha perso l’energia che permetteva di leggere nella sfera di cristallo e siamo tutti un po’ spaesati.

Ogni responsabile della propria carta riempie il piatto con dolci e prelibate promesse virtuali o utopiche e nessuno vuole impegnarsi ponendo la mano dentro la bocca della verità per paura di perderla, mentre il tempo scorre veloce e la Casta continua ad abbuffarsi mantenendo il piatto Paese sempre vuoto.
Invogliato a tentare la fortuna ho puntato su una carta inserendo 20 centesimi sul piatto, ma dopo un secondo erano spariti. Mamma mia che fame. Il mio amico che mi stava a fianco, proveniente dal Burundi dove fanno scorpacciate di Cristiani, non quelli con i piedi per terra, ma coloro con gli occhi sempre rivolti alle cupole ingannatrici, mi ha detto, uau!

Qui è peggio del mio Paese.

Il gioco delle Tre Carte è lento e si presenta confusionario fra una puntata e l’altra, accompagnata da una ventata di parole d’incantesimo, pronunciate dai relativi rappresentanti per addormentare i cittadini un po’ rimbambiti.
I detentori del banco sempre i soliti tre, con cuffie riceventi in contatto continuo con i suggeritori di alto livello psicologico dietro al paravento, gente con Baffoni e baffetti, Nani e nanetti, tutti esperti parolieri disposti a tutto, pur di non perdere le posizioni assunte, che permette loro di continuare a farsi mantenere dai lavoratori, sempre meno di numero per la grave disoccupazione creata dal gioco politico.
Però, c’è una importante considerazione da fare, non molto tempo fa, il mazzetto era formato da una cinquantina di Carte ognuna in rappresentanza dei rispettivi Partiti Politici, i quali raffiguravano la crema della discordia Politica sessantennale Repubblicana, oggi invece possiamo constatare di aver fatto grandi progressi con il gioco impostato sulle Tre Carte.
Il Governo è in stallo, francamente non è una novità, a pensarci bene i Governi Italiani sono in stallo da sempre, con gli occhi puntati esclusivamente verso il grande Calderone Finanziario, con la speranza di trovare sempre nel sotto fondo qualche rimasuglio da portare a casa, e per questa ragione ci troviamo nella situazione attuale la quale richiede con forza un reale cambiamento, puntando tutte le nostre speranze Paese su una unica carta.

Nel mazzetto delle tre carte, essi sanno già cosa devono fare e quello che chiedono i cittadini Italiani, ma continuano a mescolare le carte con l’intento di addormentare gli elettori per continuare a barare.

Girano e rigirano, mescolano e rimescolano, ma il piatto delle soluzioni ai problemi del Paese è continuamente vuoto. Non mollano l’osso.
Il problema maggiore è di mettere insieme 60 milioni di teste, di cui tutte quelle aggregate alla Casta di destra o di sinistra o del FondoSchiena, sono sorprese nel constatare una improvvisa maturazione di una modesta parte di cittadini provenienti dal basso, aggregati in un Movimento di audaci nazionalisti che si sbattono per il cambiamento, trovando molte resistenze causate dai disinformati.
La disinformazione è il pane quotidiano che permette alla delinquenza Politica di procedere indisturbati, seminando confusione con l’aiuto dei Media pagati allo scopo di creare dissesto nel pensiero del comune mortale.
Eppure sono soltanto tre Carte di cui una sola è quella vincente.

Alle prossime elezioni portatevi dietro il Cane, il Cavallo, o il Pappagallo, i quali sono esseri intelligenti provvisti del sesto senso, i quali attraverso il fiuto potranno aiutarvi nella scelta giusta, per non cascare nelle solite fregature di una vita di cui il Paese è vittima da sempre, perché agli alti livelli manca il ricordo della corda al collo al posto della cravatta.