Cosa sono i radicali liberi. I danni che provocano

Come possiamo difenderci?

70

Cosa sono i radicali liberi? Come si formano nel nostro corpo? Quali sono le loro funzioni nonché i danni che provocano al nostro organismo? E come possiamo, infine, difenderci?

Fino agli anni Settanta i radicali liberi erano pressoché sconosciuti, poi sono divenuti parte del linguaggio di ogni giorno ed il loro ruolo ha rivoluzionato la maniera di fronteggiare le varie patologie degenerative.
Se ne sente parlare come una minaccia oscura, pericolosa per la nostra salute, per la nostra bellezza e giovinezza, ma non tutti sanno che, in piccole quantità, sono anche utili.

Cosa sono i radicali liberi

L’ossigeno è presente nell’aria in una percentuale del 20,9% e l’uomo ha una necessità assoluta di questo gas per vivere. Ma l’ossigeno si può rivelare anche tossico. Alcune sue molecole sono infatti prive di un elettrone, il che le rende molto instabili. Sono questi chiamati radicali liberi, i quali, alla ricerca costante dell’elettrone mancante, lo prelevano in modo aggressivo da molecole presenti in qualunque cellula circostante, causando una degenerazione delle cellule attaccate.
I radicali liberi hanno vita molto breve (al massimo sopravvivono un centomillesimo di secondo), ma causano danni enormi se non vengono tenuti sotto controllo.

Proliferano di continuo all’interno del nostro organismo. Inoltre sono incredibilmente piccoli e possono facilmente attraversare le mucose, le membrane, la pelle e si introducono dentro le cellule stesse per svolgere la loro opera di distruzione.
Questi gruppi chimici attaccano costantemente, a volte il DNA, altre volte gli enzimi od anche proteine, grassi, carboidrati o le membrane cellulari stesse; questi, dopo un pò di tempo, si irrigidiscono e cessano le loro funzioni. In sostanza, nel tempo, i danni alle cellule provocano invecchiamento delle cellule stesse e perfino la loro degenerazione cancerogena.

Si consideri che ogni cellula viene aggredita dai radicali liberi in media 10mila volte al giorno, “rubando” ogni volta un elettrone. Ed ognuno di questi attacchi può provocare una reazione a catena. In un microsecondo riescono a “rubare” un elettrone ad una molecola che, a sua volta, privata di un elettrone, si modifica in radicale e va a rubare un elettrone ad un’altra molecola, e così via.
La catena nefasta si spezza quando viene ristabilito un equilibrio, per esempio grazie all’azione di elementi che rilasciano elettroni, chiamati antiossidanti.

Vuoi conoscere i danni che procurano i radicali liberi e come difenderci?

CONTINUA A LEGGERE…