Street photography: cosa veramente è e non è.

Oggi sono in molti a fregiarsi con orgoglio e sincera emozione del titolo di street photographers, sia in italia che nel resto del mondo.

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Street photography. Basta veramente soltanto fotografare la strada?

Street photography: così è iniziato tutto. Se sin dall‘inizio della storia della fotografia la street photography si è affermata come un genere di comunicazione e di espressione artistica genuino e diretto, oltre che indispensabile alla documentazione giornalistica e storica, ci saranno pure delle ragioni….

di Paolo Nicoletti

Street photography. Cosa veramente è e non è.

La street photography è un genere di fotografia che registra la vita di ogni giorno come si svolge realmente nei luoghi pubblici. Evitando di complicare le cose: gli street photographers catturano il momento, cercano di isolarlo e di isolare cose che altrimenti andrebbero perse o non notate.

Fotografi storici del passato come Alfred Stieglitz o Berenice Abbot o William Eggleston scattavano in strada, ma probabilmente non si consideravano street photographers o comunque non erano interessati a catturare l’anima e lo spirito della strada e delle sue cose e persone.

Altri famosi street photographers del passato, come Charles Nègre o William Henry Fox Talbot erano fortemente influenzati dal contesto artistico che li aveva generati, ossia la scuola pittorica degli Impressionisti, molti dei quali erano anche ottimi fotografi. Altri ancora come Eugène Atget erano così portati alla sperimentazione fotografica da uscire spesso dai canoni di quella che chiamiamo oggi street photography, anche se onestamente alcune foto di Atget reggono benissimo anche nel mondo del computer,tanto sono proiettate nel futuro.

Si ritiene importante distinguere questo genere di fotografia dalla Straight Photography, che usa in parte gli stessi strumenti ed alcune delle tecniche della street photography, ma spesso abbandona la documentazione genuina della realtà e diventa talvolta involontaria manipolazione di essa, anche se comunque si tratta di una scuola fotografica sinceramente originata dall’esigenza di reagire al Pittorialismo, che a sua volta era un nobile e riuscito tentativo di elevare la fotografia a forma d’arte.

Storia della Street photography

Street photographyE poi ecco i campioni della fotocamera Leica, negli anni trenta del Novecento, Andrè Kertesz e Brassai e Henry Cartier Bresson, che vengono ufficialmente additati come esponenti storici della street photography.

Cartier Bresson, la cui prima macchina fotografica è stata una Leica 1, è stato uno degli storici fondatori della mitica Agenzia Magnum, i cui fasti sono stati di recente rinverditi sia da una riuscita iniziativa editoriale della casa editrice Hachette sia da una mostra a Roma nel giugno 2018 al Museo dell’Ara Pacis. Cartier Bresson ha avuto una vita assai vivace ed avventurosa,è stato nella Resistenza francese e,catturato dai nazisti, è riuscito ad evadere solo al terzo tentativo di evasione, ed è stato creduto morto da tutti tanto che il MOMA o Museum of Modern Art di New York nel 1946 gli stava preparando una mostra fotografica “postuma”.Nel 1944 ha fotografato la liberazione di Parigi.

Con il famoso “The Americans“ di Robert Frank, la street photography è entrata nel futuro ed ha conquistato ruoli inaspettati, nuove ottiche e visioni, nuove caratteristiche e richiami culturali, tra cui anche una sincera ed imparziale denuncia sociale che inevitabilmente si accompagna allo studio onesto della realtà.

Street photographers in Italia e all‘estero.

Oggi sono in molti a fregiarsi con orgoglio e sincera emozione del titolo di street photographers, sia in italia che nel resto del mondo.

Sarebbe riduttivo elencare in modo incompleto gli efficaci e rappresentativi street photographers italiani, che il lettore troverà attraverso gli indirizzi web indicati a fine articolo e con la propria ulteriore buona volontà.

Tuttavia, tra gli italianissimi street photographers, non possiamo non nominare Ferdinando Scianna che dal 1982 ha fatto parte dell’Agenzia Internazionale Magnum Photos, Paolo Pellegrin, Alessandra Sanguinetti, Alex Majoli con i suoi reportage delle aree di guerra, Caio Mario Garrubba.

Lo street photographer Luigi Lauria, mostrando una sua sorprendente foto, stupisce spesso gli spettatori e followers invitandoli a meglio osservare la foto in questione, che ritrae la vetrina di un negozio di notte. Grande è generalmente la meraviglia dei presenti quando si accorgono che la mente improvvisamente richiama dalla memoria e trasforma in sfolgorante visione il famoso quadro di Edward Hopper “Nighthawks” del 1942: eppure, ad un’occhiata superficiale,la foto sembrava una normale sia pur bellissima foto di una vetrina di notte. Questo è uno degli effetti emblematici della Street Photography, che il materiale che state leggendo ha esaminato in maniera necessariamente superficiale ed incompleta.

Lo stesso Luigi Lauria ha specificato, in altra sede, che “la street photography cambia il modo in cui chi la pratica osserva il mondo,allenando all’attenzione ed alla cura del dettaglio e scoprendo un nuovo punto di vista sulle cose. Allo stesso modo,in chi la osserva ed in chi la consuma quotidianamente, modifica la percezione della realtà”.

Street photography: leggi e problematiche.

In questi tempi in cui le leggi vigenti, affermando formalmente di proteggere le libertà personali, affossano la completa e vera libertà di espressione (opinione personale di chi scrive, che il lettore è invitato a non accettare senza averci riflettuto attentamente), la street photography espone i suoi seguaci e praticanti al rischio di attriti con le norme in vigore e con coloro che a causa della foto scattata si sentono lesi nella propria dignità personale o semplicemente ci marciano.

Per una efficace disamina delle problematiche coinvolgenti la privacy, si rimanda agli URL degli articoli indicati in fine materiale, sotto”URL per approfondire”.

Ci basta ricordare al lettore che una cosa è scattare una foto in luogo pubblico, ed un’altra e differente cosa è divulgare la foto medesima.

Inoltre, altra cosa ancora è scattare la foto avendo il tesserino di fotoreporter, ed altra cosa più pericolosa è scattare la stessa foto senza il tesserino predetto.

Soprattutto in tempi in cui, scattando una foto al mercato ortofrutticolo del tuo rione, ti senti dire dalle persone dietro il banco “Ahò,famme avè i sordi!”.

Link a siti web utili per approfondire:

Si ringrazia sentitamente, per le indicazioni e visioni che hanno reso possibile quest’ articolo, lo street photographer italiano Luigi Lauria, artista pluripremiato. Alcune sue foto possono essere ammirate in

https://world-street.photography/en/LuigiLauria/

https://world-street.photography/en/photo/169245

Si rinvia anche alle seguenti voci di Wikipedia:

Utili le voci dell’Enciyclopaedia Britannica: