Prorogata fino al 23 settembre 2018 la Mostra sul Canaletto

Prorogata la mostra “Canaletto 1697-1768”, con un eccezionale catalogo di capolavori del grande pittore e vedutista veneto del 700.

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Prorogata fino al 23 settembre 2018 la Mostra sul Canaletto al Museo di Roma.

Fino al 23 settembre 2018 sarà possibile ammirare le opere di Canaletto, ossia Giovanni Antonio Canal, famosissimo pittore e vedutista italiano e veneto.

di Paolo Nicoletti

La mostra sul Canaletto al Museo di Roma.

Prorogata fino al 23 settembre 2018 la mostra “Canaletto 1697-1768”, con un eccezionale catalogo di capolavori del grande pittore e vedutista veneto del 700.
Le meravigliose vedute di Giovanni Antonio Canal,come pure disegni e documenti e dipinti, potranno essere ancora ammirati dal pubblico fino al 23 settembre di questa estate 2018,al Museo di Roma,Piazza San Pantaleo 10 e Piazza Navona 2 (Nuovo Spazio Espositivo al I Piano) -00186 Roma,Tel. 060608, Email museodiroma@comuneroma.it. Mostra e catalogo a cura di Bozena Anna Kowalczyk.

Canaletto e il Vedutismo.

Canaletto è conosciuto all’estero ancor più che in Italia, anche perché le sue opere hanno costituito uno dei simboli ed emblemi grafici e pittorici dell’Illuminismo, di cui il Vedutismo fu un’emanazione culturale. Il vedutismo come stile pittorico si basa su città e paesaggi dipinti e ripresi dal vero, e potrebbe essere considerato l’antenato culturale della Street Photography, tanto da stupire ancor oggi per la capacità dei vedutisti di cogliere ed immortalare il momento fuggente nella sua logica del momento, cogliendovi anche particolari e dettagli che magari tutti guardano ma che in pochi vedono.

Il Vedutismo, e segnatamente il Vedutismo veneto, ha avuto nel Settecento e nei secoli seguenti fortuna straordinaria, anche perché Venezia era il paradiso degli intellettuali ed il simbolo del Grand Tour in Europa ed in Italia, e coloro che non avevano il tempo e l’occasione di farvi tappa ne volevano comunque un’immagine.

Canaletto e la camera ottica

Ed il Canaletto, insistendo sui valori ideali della matematica della prospettiva e sul realismo fotografico ancor prima che esistesse la fotografia, faceva grande uso della camera ottica, come del resto altri famosi vedutisti.
La camera ottica od oscura, descritta da Aristotele e da Leonardo Da Vinci nel suo Codice Atlantico, era una scatola o camera vera e propria, deprivata di luce e dotata di un foro: attraverso il foro, le immagini venivano proiettate sul retro della camera, che poteva essere tanto grande da permettere al pittore di lavorarvi e di copiare su foglio o su tela le immagini rovesciate del paesaggio esterno.

Canaletto e la sua fama planetaria

Nel Settecento Il console Britannico a Venezia, Joseph Smith, conquistato dalle vedute di Canaletto ed entusiasta per le sue opere, divenne un acceso sostenitore dell’artista in tutte le corti europee, e soprattutto presso la Corte Inglese. Tanto che nel 1762 il Re George III acquistò quasi tutte le opere del Canaletto collezionate da Smith, ed ancora oggi la più grande collezione di opere dell’artista si trova nel Regno Unito, all’interno della Royal Collection.

Nel 2017 le grandi mostre internazionali e cinematografiche sul Canaletto, culminate nel film evento “Canaletto a Venezia” in occasione della mostra di Londra “Canaletto e l’Arte di Venezia” presso la Galleria della Regina a Buckingham Palace, hanno rinverdito ed accresciuto la fama dell’artista, contribuendo alla definitiva consacrazione planetaria dell’artista e delle sue visioni della Serenissima Repubblica di Venezia.
Da bravo maestro della fotografia, Canaletto sapeva eccellere anche nella manipolazione della realtà, tanto da creare famosi esempi di “capriccio”, ossia la mescolanza di vedute reali e vedute od architetture immaginarie,aprendo nuove vedute dove mancavano e creando edifici ove non esistevano.

Per avere tali e tante opere del vedutismo veneto riunite tutte insieme,come durante la mostra che si svolgerà a Palazzo Braschi a Roma fino al 23 settembre 2018, bisogna riandare indietro nel tempo fino alla mostra allestita a Venezia nel 1968 con il titolo ufficiale “I Guardi“, menzionata nel saggio di Giovanni Bianchi citato in fine articolo.

Siti web di indirizzi e video di riferimento e approfondimento:

http://www.museodiroma.it/it/mostra-evento/canaletto-1697-1768, URL del sito del Museo di Roma dedicato alla mostra del Canaletto, dove è possibile trovare e scaricare, oltre ai comunicati stampa (PANNELLI MOSTRA,CANALETTO: ARRIVA A ROMA IL PIU GRANDE NUCLEO DI OPERE MAI ESPOSTO IN ITALIA, Apertura straordinaria per tutti i lunedì di giugno…) sulla mostra e sulle aperture straordinarie, anche testi di Bozena Anna Kovalczyk, Claudio Parisi Presicce e Pietro Folena, oltre alla scheda info ed all’elenco delle opere del Canaletto

http://www.insula.it/images/pdf/resource/quadernipdf/Q04-17.pdf, “Arte a Venezia nel’900” di Giovanni Bianchi, con utili richiami alle mostre ed esposizioni tenutesi a Venezia nel Ventesimo Secolo.

https://www.youtube.com/watch?v=MPluMU-zIJA – CANALETTO A VENEZIA: Al cinema il 27-28-29 novembre 2017

http://www.nexodigital.it/canaletto-a-venezia/

https://it.wikipedia.org/wiki/Camera_oscura per avere un’idea di ciò che poteva essere la camera ottica usata dal Canaletto e dagli altri Vedutisti

Si ringraziano i Funzionari e Dirigenti del Ministero dei beni Culturali Dott. Sergio Nicoletti e Laura Bordi per aver portato l’autore dell’articolo a Venezia nel 1968 in occasione della mostra “I Guardi”, ed il Dott. Marco Nicoletti per l’ausilio prestato nella medesima occasione.