Come pubblicare un libro. Giovani, talento e… mercato

Da sogno a realtà. I segreti per pubblicare il proprio libro.

212

Volete sapere come pubblicare un libro?

Riuscire a produrre un libro è per molti, soprattutto giovani autori, un sogno che a volte viene inseguito anche a caro prezzo.

Quante notti insonni aspettando un finale che difficilmente arriverà, cercando parole giuste per descrivere paure, emozioni, o semplicemente per narrare una storia…
Uno sforzo significativo che ha uno scopo ben preciso: leggere il proprio nome sulla carta ancora fresca di stampa di un libro.

Ma come si passa da un sogno chiuso in un cassetto, ad un libro vero e proprio magari disponibile anche in qualche libreria?

Prima di tutto bisogna constatare la presenza di numerose realtà editoriali, ognuna con peculiarità a volte molto differenti. Tra queste però possiamo individuare tre categorie ben distinte: l’editoria a pagamento, l’editoria non a pagamento e il self publishing.

Editoria a pagamento

Da diversi anni le case editrici a pagamento, si spendono per convincere autori, magari alle prime armi, che per pubblicare un libro sia assolutamente necessario pagare.  In questa categoria rientra una vastissima gamma di soluzioni diverse, differenziabili forse solo per il tipo di contributo richiesto, che può andare da cifre esorbitanti come 6000 euro per un libro di qualche centinaio di pagine, fino alla richiesta di acquisto da parte della casa editrice di 70-90 copie, quelle che bastano per non classificare l’investimento fatto come un fallimento. Di solito si parla di piccole realtà, che offrono ridotti canali di distribuzione e che quindi contano quasi esclusivamente sulla vendita diretta promossa dall’autore stesso, o tramite piattaforme online.

Editoria non a pagamento

Nonostante gli sforzi continui come sopra descritto da parte di alcuni editori, pubblicare senza sborsare cifre anche abbastanza consistenti è  possibile, anche se solo in parte. Pubblicare senza alcun tipo di contributo diretto o indiretto alla casa editrice presuppone un investimento senza garanzie per l’editore, e quindi una selezione molto curata, che mira soprattutto alla qualità dei testi proposti. In questa categoria rientrano tre tipi di realtà editoriale:

Gruppi editoriali, spesso classificati come “inarrivabili” in quanto case editrici grandissime come ad esempio la Mondadori, che hanno accorpato un gran numero di marchi in un unico gruppo. Pubblicare con queste case editrici è davvero molto difficile, oserei dire quasi impossibile, nonostante siano le uniche in grado di dare la giusta visibilità, in quanto possiedono ottimi canali di distribuzione sparsi in tutto il territorio nazionale e a volte oltre. Ovviamente questo non significa però che pubblicando un libro con una casa editrice del genere ci si assicuri la fama ed il successo…

Editori indipendenti di media grandezza, mirano a ripercorrere la strada già tracciata da altri marchi accorpandosi agli editori trattati pocanzi, ma godono di una visibilità molto minore, nonostante di solito possono vantare ottimi canali di distribuzione. Pubblicare con essi è già più verosimile, ma assolutamente non semplice, anzi. Anche in questo caso il “successo” è più un miraggio che una possibilità vera e propria.

Piccoli editori indipendenti, rappresentano piccole realtà, i loro prodotti sono spesso di ottima qualità, anche se quasi mai perfetti. Hanno scarsi canali di vendita, spesso unicamente tramite piattaforme online, ma rappresentano una concreta possibilità per tutti coloro che inseguono il sogno di una pubblicazione, anche se per questioni economiche (pienamente giustificate) riescono a pubblicare solo mediante concorsi, o comunque numeri molto ristretti di titoli all’anno.

Self Publishing 

Una delle strade più semplici, che snellisce ogni procedura contrattuale ed ogni contatto con figure come quelle delle case editrici, e che negli ultimi anni sta rivoluzionando l’intero mondo dell’editoria, dimostrato ad esempio dalla messa a disposizione di una piattaforma online apposita addirittura da un gruppo editoriale come la Feltrinelli, è sicuramente quella del Self Publishing. Come comprensibile già dal nome stesso, questa tecnica prevede una Auto pubblicazione attraverso strumenti online sempre più diffusi. Punto forte di questa tecnica è sicuramente, oltre la semplicità ed i costi ridotti, anche un potenziale guadagno che si aggira da un minimo del 20% ad un massimo di addirittura il 100%,  cifre molto lontane dai 7-8% proposti da alcuni contratti con case editrici tradizionali. Sono garantiti ovviamente canali di distribuzione digitali, sia in formato ebook che in formato cartaceo, naturalmente in relazione alle direttive di ogni singola piattaforma.

In conclusione, prima di avventurarsi in un mondo molto difficile e ricco d’insidie come quello editoriale bisogna conoscere ogni aspetto o sfumatura per evitare poi spiacevoli sorprese, ricordando in modo particolare che per molti un libro non è altro che un prodotto, su cui ovviamente costruire il proprio guadagno.
Inoltre è fondamentale sapere che è proprio dopo aver scelto il metodo di pubblicazione che più si addice all’autore stesso, che comincia il lavoro vero e proprio… ma questo è il peso dei propri sogni…