Se le scarpe non portiamo

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Quale limite mentale

Non avere chi ti aiuti

E passare tra i rifiuti

Della nostra malattia

Poi guardare il cielo azzurro

Con le tasche sempre vuote

Per le strade sconsolate

Della mia periferia

Quale ordine mondiale

Nell’intreccio del disprezzo

Delle cose senza prezzo

Di una vecchia nostalgia

Poi scoprire inconsciamente

Che i confini sono tali

E diversi eppure uguali

Come un fiore da sfogliare

E sebbene sorga il sole a levarsi

Di quel poco non mi basta per capire

Quanto il giorno sia migliore

Senza più desiderare

Né dormire né sognare

Senza bere né sperare

In qualcosa da mangiare

Le parole che diciamo

E l’immagine che diamo

In noi stessi non crediamo

Se le scarpe non portiamo.

@ SE LE SCARPE NON PORTIAMO

Raccolta STASERA, 2018