Boville Ernica nuova tappa di CiociariArte

139

La nuova tappa del tour di CiociariArte sarà a Boville Ernica Domenica 7 ottobre. Una formula quella ideata dal presidente del consiglio provinciale Luigi Vacana, che coniuga il turismo e la valorizzazione degli artisti.

Ad ogni tappa sale a bordo sempre qualche artista nuovo. Il movimento che ha radunato il Vacana non è solo eterogeneo nei linguaggi artistici, ma è anche aperto. Domenica 7 ottobre sarà necessario il blocco notes per scoprire cosa offre questa volta CiociariArte.

Boville Ernica è un gioiellino artistico da scoprire.

Il paese chiamato anche Bauco in dialetto locale (dal dio Bove), deve la sua grande fortuna ad un cardinale Simoncelli che da Roma trasferì dei beni artistici, compreso un Angelo di Giotto. Tutta da decifrare e scoprire ancora il mistero della Natività del sarcofago paleocristiano. Un giallo invece le famose sette statuine un tempo affidate alle monache benedettine. Anche Boville è un borgo tutto da scoprire, camminando nel dedalo del centro storico. Dalle facciate chissà quante storie intrappolate devono uscire. In collina circondato dai monti Ernici, da qui il nome Ernica. La capitale Boville è famosa per il pane, chissà forse qualche studente universitario l’avrà diffuso.

La Domenica così si parte da Roma per vedere l’Angelo di Giotto e prendere il pane.

Boville in una prima divisione rimase fuori dalla provincia di Frosinone, era inserita nella provincia romana. E allora metti in agenda che Domenica il borgo da scoprire è Boville, che sarà invasa dalla creatività degli artisti. Performance, artisti che dipingono dal vivo, qualcuno crea una “sinestesia” l’unione della vista e dell’udito. Il Mari per esempio non parte da un’idea certa di quello che vuole dipingere. E’ la musica, infatti, ad ispirarlo, ma anche quello che gli arriva all’occhio. Pensa che potresti finire nella sua tela. Con la musica va ricordato che nel tour di CiociariArte viaggia Industrie Sonore.

Portati le scarpe da ginnastica e segui la Domenica del Vacana. Non dimenticare il blocco notes. Ti racconto una chicca: mamma e papà l’hanno cresciuto con il latte e la cultura, sin da bambino ha frequentato artisti, una volta nello studio del famoso Colacicchi voleva afferrare un frutto di una natura morta. Con il tempo ha imparato a recitare poesie, nei suoi interventi tira dentro sempre qualche verso. Si narra che abbia iniziato a prendere anche i pennelli in mano chissà se in questo tour lo scopriremo pure “pittore”???