Quanto guadagna Carlo Cottarelli? Quanto costa alla Rai Carlo Cottarelli? Viene ormai chiamato Mr Spending Review, in quanto, nel novembre 2013, è stato nominato dal Governo Letta commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. L’attività del commissario straordinario riguarda le spese delle pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici, nonché della società controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni pubbliche che non emettono strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati.

Non solo, Carlo Cottarelli è stato anche Premier per una notte. Quando il 28 maggio, per uscire dall’empasse post-elettorale dello scorso marzo, il Presidente della Repubblica Mattarella gli ha affidato l’incarico di formare un nuovo Governo. Scatenando le critiche di chi quelle elezioni le aveva vinte. Cottarelli è personaggio vicino al Pd, che in quelle elezioni uscì con le ossa rotte. Maturando uno striminzito 18%.

Dal 23 settembre, Carlo Cottarelli è ospite fisso nel programma di Fabio Fazio su Rai 1, Che tempo che fa? Dove parla delle mosse economiche del Governo Conte, spiattellando critiche stroncature. Del resto, il programma di Fazio si sa in quale direzione politica va. E sappiamo anche bene quanto Fazio sia riempito di soldi per un programma di parte su una rete pubblica.

E quanto costa alla Rai Carlo Cottarelli? Non poco. Ecco quanto guadagna Carlo Cottarelli.

Di fatto la retribuzione di Carlo Cottarelli per l’intervento in Rai é di 6500 euro. Inoltre i soldi andrebbero all’università Cattolica dove Carlo Cottarelli é docente e direttore dell’Osservatorio sui conti.

Non é quindi abnorme la retribuzione di Carlo Cottarelli. Nessuna polemica. Nei comunicati Rai si leggono inoltre tutti i dettagli dell’operazione. La contestaazione era arrivata come sempre dal Movimento Cinque Stelle che non hanno apprezzato la sua presenza da Fazio pensando che l’obiettivo fosse quello di fare un lavaggio del cervello agli italiani.

I soldi non vanno nemmeno a Carlo Cottarelli quindi nulla da dire, se non che si paga con denaro pubblico qualcuno per fare un sermone domenicale contro il governo in carica.

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