Ho 22 anni. Li ho vissuti in una costante antitesi tra i due motori della mia esistenza: le radici affettive calate dentro alla mia splendida Calabria, e la mia voglia di esplorare il mondo e conoscere le cose lontane da me.

Certe volte le antitesi possono coesistere tra di loro. È tutta una questione di equilibrio. A chi ritiene i Calabresi e ancor più i meridionali, gente gretta e ottusa senza ambizioni e aspettative, mi sento sempre di dire che conosco tanti giovani (e meno giovani!) che come me, hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco, rischiare il tutto per tutto e superare i propri limiti. Qualche mese fa ho partecipato al bando Erasmus della mia università e ho ottenuto l’assegnazione presso l’Università WU di Vienna, in Austria. Mancano davvero una manciata di giorni al mio trasferimento e penso che sarà un’esperienza assolutamente “life changing“.

Quello che ho imparato ogni volta che ho incontrato persone di altri paesi, lontani dal mio, è che gli esseri umani sono spinti da desideri simili, soffrono per simili avversità, combattono per i medesimi diritti e allora mi domando come sia possibile oggi respingere gli immigrati che arrivano sulle nostre coste, accusarli di rubarci il lavoro e altre castronerie tipiche di alcuni (non) politicanti.

La diversità è ricchezza e non è una frase fatta.

Qualche tempo fa ho letto sul blog di una ragazza una frase “Mamma morirò di terrorismo“. Anche lei, come me, ha vissuto anni lontana da casa, anche lei come me vive nella costante antitesi tra radici e desiderio di scoperta, anche io come lei ho scelto di mettermi in gioco e non aver paura di viaggiare, incontrare, capire e tendere una mano.

È vero, forse sono stata fortunata ad avere dei genitori che mi hanno sempre motivata a non accontentarmi della mediocrità, a spingermi oltre la sufficienza e a tirare fuori gli attributi ogni volta che fosse necessario.

È a loro che devo tutto.

Penso che per tutta la vita gli sarò grata per avermi trasmesso l’importanza di alcuni valori e di avermi fatto vivere in amore e d’amore sempre.

Ogni volta che vado via fa un pò male. Poi guardo gli occhi di chi mi ha messo al mondo e leggo la soddisfazione che nutrono verso i traguardi che ho raggiunto e dico, Ne vale sempre la pena!”

Vivere di antitesi allora è possibile. Basta volerlo.

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