Biancaneve e la cocaina: un messaggio subliminale

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Biancaneve e la cocaina? Non è uno spot pubblicitario tantomeno uno scherzo. In realtà tutte le favole hanno qualcosa da nascondere. Basti pensare alle teorie originali su Pinocchio di Collodi. Ma andiamo con ordine tornando al perimetro Disney.

Come da tradizione da qualche anno, sulle reti Rai in occasione del Santo Natale, sono andati in onda alcuni classici Disney molto amati soprattutto dalle bambine di ogni età. Quelle di oggi e quelle di ieri, che, anche da adulte, non hanno mai smesso di amare quelle favole. Parliamo ovviamente di Biancaneve e di Cenerentola, andati in onda rispettivamente a Natale e Santo Stefano. Ma anche Maleficient e Raputzel su Raidue.

Che legame esisterebbe tra Biancaneve e la cocaina?

Ancora, Giovedì 27 allo stesso orario e su Rai 1, è andata in onda La bella addormentata nel bosco. Mentre ieri è stato trasmesso Mary Poppins, sempre sulla rete ammiraglia della Rai. Classico Disney peraltro oggetto di un improbabile sequel dal titolo Il ritorno di Mary Poppins, diretto da Rob Marshall. Nel cast Emily Blunt nel ruolo di Mary Poppins (ne ho parlato qui).

Favole che oggi fanno forse storcere il naso alle femministe, visto che raffigurano donne sognatrici, incantate, remissive, in attesa del maschio che dia una svolta alla loro vita. Tant’è che anche la stessa Disney si è adeguata ai tempi, proponendo donne agguerrite, attive protagoniste del loro destino (come queste).

I classici Disney sono in realtà adattamenti cinematografici per bambini delle storie scritte dai fratelli Grimm nell’800. Molto più crude e realiste. Inoltre, celano anche dei messaggi subliminali. Come visto ad esempio per I tre porcellini e La bella e la bestia.

Oltre al fatto che Hitler la guardava di nascosto, anche Biancaneve nasconde un messaggio subliminale. Tutto sembra legato ad uno dei sette nani…

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