Amazon e Google nella telefonia mobile: quanto è realistica questa nuova ‘rivoluzione’?

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Non è mai arrivata, almeno fino ad oggi, una conferma ufficiale in grado di confermare o smentire quella che potrebbe essere una delle più grandi rivoluzioni nel mondo delle telecomunicazioni in Italia ed Europa. Parliamo dell’ingresso di Amazon e Google nel mercato della telefonia mobile.

È da un po’ di giorni che circolano alcune indiscrezioni su questo possibile ingresso dei giganti del web nella telefonia e, in effetti, non sarebbe neppure un futuro così poco scontato.

Il 2018, come si è potuto vedere, è stato l’anno d’oro degli assistenti virtuali. Abbiamo visto diverse soluzioni, come Amazon Echo e Google Home. Entrambe molto mature da un punto di vista delle funzionalità offerte e, in particolare, sono state molto apprezzate le potenzialità di questi sistemi quando connessi in rete. Controllare le reti che collegano questi dispositivi intelligenti, quindi, potrebbe risultare particolarmente vantaggioso per aziende di questa caratura.

In realtà, l’ingresso di Google nella telefonia mobile non è un passo completamente inaspettato.

In America, da diverso tempo, è disponibile il servizio Google FI e, non a caso, lo stesso marchio è stato registrato anche nell’Unione Europea. Un segno evidente che l’ingresso di Google non è totalmente campato per aria.

Nel caso di Amazon, invece, la situazione è un po’ meno scontata. Contrariamente a Google, l’e-commerce numero uno al mondo non ha mai tentato una strada del genere. Per capire meglio quale possa essere un possibile riscontro di tale ingresso, DecTech ha completato un apposito studio nel quale analizza l’interesse che Amazon investirebbe come gestore di telefonia.

Dai risultati emerge che Amazon potrebbe arrivare ad una quota di mercato collocata attorno al 25%.

Una quota di tutto rispetto e che gli permetterebbe di essere in piena concorrenza con gli altri operatori fisici. Ricordiamo, a questo scopo, che un eventuale debutto nella telefonia da parte dei due colossi del web può avvenire solo in forma di MVNO (e quindi di operatori virtuali che si appoggiano alle reti già esistenti).

Insomma, le ipotesi sono tante ma le certezze sono molte di meno. Quello che è certo è che un ingresso di queste aziende contribuirebbe non poco ad innalzare la qualità delle reti: la disponibilità economica di queste aziende, non a caso, è veramente elevatissima e potrebbe contribuire ad investire nel settore delle telecomunicazioni, portando ad ulteriori benefici per tutti.

Non è dato sapere, quindi, se le due aziende debutteranno per davvero nella telefonia mobile. Certo è che tale debutto non sarà assolutamente silenzioso e avrà conseguenze molto rilevanti su tutto il settore.