Google Home e Amazon Alexa sono spie della CIA? 2 video

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Google Home e Amazon Alexa sono spie della CIA? La casa del futuro sarà smart. Ovvero, iper-tecnologizzata e controllabile a voce. Basta telecomandi, leve, il doversi alzare dalla poltrona o dalla sedia per accendere la Tv, aprire una tapparella, avviare la musica, consultare il frigo. Faremo tutto con la voce. Il che è comunque già una realtà, grazie a dispositivi come Google Home o Amazon Alexa. Il che, però, con tutti i pericoli per la privacy che ciò consegue.

Già nel marzo 2017, Wikileaks ha pubblicato una nuova allarmante fuga di dati, denominata codice “Vault 7”. Considerata la più grande pubblicazione di documenti riservati sull’agenzia.

Qualche mese prima, la CIA ha perso il controllo della maggior parte del suo arsenale hacking incluso malware, virus, trojan, armi “zero day” exploit, sistemi di controllo remoto malware e documentazione associata. Questa straordinaria collezione, che ammonta a più di centinaia di milioni di righe di codice, offre al suo possessore l’intera capacità di hacking della CIA.

“Year Zero” introduce la portata e la direzione del programma di hacking segreto globale della CIA, il suo malware e dozzine di exploit armati “zero day” contro un’ampia gamma di prodotti aziendali statunitensi ed europei, includono l’iPhone di Apple, l’Android di Google e Windows di Microsoft e persino i televisori Samsung, trasformati in microfoni segreti.

Ma ora a preoccupare sono altri due dispositivi. Proprio i due citati nell’incipit: Google Assistant e Amazon Alexa. E a dimostrarlo sono alcuni video inquietanti che riporto di seguito.

Volete sapere se è vera la storia che dimostrerebbe che Assistant e Alexia siano spie della CIA?

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