Il burn out in crescita in tutte le categorie, compresi i medici di famiglia. Lo spunto, su questa riflessione, nasce dallo studio condotto dall’Università britannica di Warwick, su 922 General Practitioner, il 42,1% dei quali ha manifestato l’intenzione di lasciare la convenzione entro 5 anni. Gli intervistati pensano di andar via, nella convinzione di non avere strumenti, se non il superlavoro individuale, per affrontare l’invecchiamento degli assistiti. In Italia il tema è analogo, con più anziani sia tra gli assistiti, sia tra i …curanti.

La domanda è: a rendere meno sostenibile il lavoro sono più i problemi del paziente o quelli burocratici? Ricordando qualcuno, mi verrebbe di rispondere, la seconda che hai detto!

Cercando di essere più obiettivi, probabilmente, entrambe la cause.  Facendo un sondaggio del tutto personale, il dato che emerge, alla fine, è la generale consapevolezza di poter fare poco, di fronte alle innumerevoli domande che ci vengono poste, che aspettano una risposta adeguata.

Il punto fondamentale è proprio quello, riuscire a confutare, in primo luogo, le richieste che vengono dal nostro interno, in secondo luogo, quelle che provengono dagli altri e dal mondo esterno, più in generale.

Le energie per affrontare la sfida si costruiscono con la capacità di produrre una comunicazione realmente efficace, in attesa, se mai ciò possa accadere, che gli altri attori del sistema collaborino fattivamente.

Entrando più nel dettaglio, aver nel proprio bagaglio tecnico, la capacità di attuare una comunicazione mirata, nel contesto in cui viene prodotta, diventa uno strumento, indispensabile, per tutti i professionisti della sanità. La comprensione e  l’impiego di strategie comunicative, migliorano, negli addetti ai lavori, la capacità di comprendere e farsi comprendere, dalle persone  che a loro fanno riferimento. Tutto ciò facilita una rapporto sereno e diretto, che aumenta la reciproca fiducia. Inoltre, rendono più proficuo il sostegno, ai pazienti, nel percorso di accettazione di malattia e di condivisione della terapia.

Quanto detto, può essere attuato, mediante l’uso consapevole della comunicazione verbale, non verbale, paraverbale e del complessivo procedimento relazionale.

Il burn out in crescita in tutte le categorie, compresi i medici di famiglia.

Dott. Sicignano Antonio
Medico di Medicina Generale
Medico Psicoterapeuta
Specialista in Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana
Esperto in Psicologia dello Sport
Presidente comitato Campania SPOPSAM
Membro Direttivo Nazionale SPOPSAM