Mondo superficiale, mondo apparente.

I suoi abitanti leggono solo la prima pagina di ogni giornale,
le altre le sfogliano velocemente,
saltando di titolo in titolo senza mai inciampare sull’idea che sono il frutto di un incesto ,
tra la madre criminale e il figlio traditore.
Le notizie gli vengono confezionate come supposte, perché non c’è molta differenza tra i punti a cui son destinate.
Mondo superficiale, mondo apparente.
I suoi abitanti si indignano per una cacca di cane su un prato che il tempo trasformerà in concime
mentre muoiono avvelenati dai tubi di scappamento delle auto che idolatrano.

E non si chiedono mai perché le scelte che fanno non li rendano mai felici.

Mondo superficiale, mondo apparente.
Vivono in caverne di cemento,
vestono,mangiano, respirano petrolio,
e quando stanno male si curano col petrolio.
Girano di città in città a caccia di novità,
ne sono golosi perché credono che con la novità lavano via la loro banalità,
e coltivano assiduamente nel giardino del loro animo il vizio più suadente:la vanità.
Sono gli abitanti del mondo superficiale,
vivono rincorrendo le ore per guadagnare tempo,
e quando c’è l’hanno non vedono l’ora che passi.
Parlano coi vestiti non più con le persone,
ti ascoltano solo se gli mostri la tua fama,
girano con metro e misurino
e a tutti mettono un’etichetta.

Vivono costantemente nella paura di avere paura,
e cadono nella paura senza sapere dove sia.

È il mondo superficiale,il mondo apparente
l’altare su cui sacrificano la propria esistenza,
immolati nel fuoco fatuo dell’illusione.
Cercano sempre un padrone che gli imbocca,
e svaniscono in un programma TV ogni sera,
costantemente alla ricerca di imprese mitiche e leggendarie per glorificare il proprio nome
ma non si rendono nemmeno conto,
che stanno vivendo dentro una bugia,
e non sanno riconoscere la verità,
neanche quando gli si sbatte in faccia.

Mondo superficiale, mondo apparente,
non sono mai arrivati in questo mondo,
sono ancora fermi alla stazione.

Vivono in mandrie e brucano la stessa erba,
pascolati da sciacalli che sorvegliano l’uscita.
Eroi e santi si sono immolati in sacrificio per loro, affinché la loro ragione si illumini,
ma loro soffrono perché ancora non hanno
assaggiato il sushi,
o perché ancora non è uscito
il nuovo smartphone.

Mondo superficiale, mondo apparente.
Non hanno mai avuto scelta,
anche quando hanno creduto di averla,
era solo un’altra maschera della stessa bestia,
un’altro boccone avvelenato,
gettato dallo stesso padrone che gli fa saltare come criceti nella gabbia.
Si rifugiano sotto le grandini di proiettili,
scambiandola per acqua benedetta,
si prosternano ai piedi dei loro stessi carnefici,
in cerca di protezione e abbaiano ai compagni che si ribellano.
Questi sono gli abitanti del mondo superficiale, del mondo apparente,
nascosti dietro una vetrina,
analizzati come gli stessi polli che mangiano, allevati come gli stessi maiali di cui vanno golosi e soppressi come loro nell’industria dei vampiri,
assetati di sangue e perversioni,
potere e onnipotenza,
ma sono solo degli animali,
che hanno perso la loro anima.

Mondo superficiale, mondo apparente – Di Alberto Massa