Ed è quel pianto

63

Ed è quel pianto che esce, sgorga dall’anima. In quel momento un dolore che vuole urlare, librarsi per uscire, l’angoscia, il dolore del tradimento che ti opprime dentro, piano piano. Senti come una carezza che ti da calore, ti conforta, ed è subito sera, mentre il cielo si oscura, avvolge il tuo pensiero, abbraccia la tua anima, tutto è silenzio intorno, ti abbracci a te stessa, ti conforti,

lui non c’è più ti ha abbandonata per sempre,

forse per un’altra donna. Io non posso crederlo eppure le mie mani sono piene d’amore io ho donato me stessa. Nel dolore non capisco, non mi faccio una ragione. So di avere difetti. Non sono perfetta ma tutti noi non lo siamo. Rifletto in quel momento, non mi faccio più domande, so solo che dei due uno solo amava con il cuore, ritorno in me stessa, con forza, non voglio più soffrire per chi ha solo giocato con i miei sentimenti per chi non ha avuto scrupoli di abbandonarmi senza una parola.

Nel buio della notte mentre cerco riposo vola il mio pensiero fra cieli nitidi, fra luci, fra visi puliti, fra mani che stringono le mie, volo in alto oltre l’infinito, oltre quel mistero che è vera vita…

13-9-2016 ore 21’34

Romana Anna Tonioli@
tutti i diritti riservati@