Dopo te, ho scelto me.
Ti ho amato, ti ho amato come mai nessun altro al mondo.
Ti ha amato ogni singola cellula del mio corpo.
Ti ho amato con il cuore, ma anche con il fegato e con la milza.
Si perché quando ci urlavano contro sentivo il fegato scoppiarmi e, anche in quei momenti, ti ho amato.
Ti ho amato nei giorni felici e anche in quelli tristi.
Ti ho amato anche quando pensavo che non ricevevo abbastanza. Ti ho amato quando non mi capivi e quando i tuoi problemi erano più importanti dei miei.
Ti ho amato quando mi dicevi che ero una bambina che non sapeva ancora niente della vita e quando invece ero io a credere che l’unico bambino, fossi tu.
Ti ho amato quando mi hai lasciata da sola ad amarti.
Ti ho amato tutti i giorni, anche quelli in cui ti allontanavi da me.
Ti ho amato e quando pensavo che non avrei potuto amarti più di quanto già facessi, ho scoperto di amarti con ancora più impeto.
Ti ho amato mentre mi accorgevo che stavo per perderti e ti ho amato mentre guardavo come mi stessi distruggendo.
Ti ho amato mentre mi pugnalavi guardandomi negli occhi e ti ho amato quando ferita e dolorante me ne sono andata via.
Ti ho amato con tutta la forza che avessi dentro; anzi no, ti ho amato di più di tutta la forza che avessi. Ti ho amato cosi tanto da lasciarti farmi del male, sperando che un giorno ti accorgessi di quanto in realtà fosse grande questo amore.
Ti ho amato così tanto che dopo te, ho pensato di non poter amare più nessuno.
E in effetti, non ho amato più nessuno come ho amato te.
Fino a quando una mattina mi sono svegliata e ancora tutta insonnolita, guardandomi allo specchio, ho sorriso.
Ti ho amato immensamente; fino a quella mattina.
Improvvisamente, ho capito. Mi sbagliavo.
Ho amato dopo te, ho amato tanto senza accorgermene. Ho amato me, ogni giorno dopo te. Ho amato me e mi sono perdonata di averti lasciato fare, quando avrei dovuto voltarti le spalle.
Ho amato me e ho realizzato tanti miei obiettivi. Mi sono sbagliata. Ho amato, dopo te, qualcun altro.
Ho amato me.
E se per amarmi, mi sono dovuta prima distruggere, allora ne è valsa la pena.
