Il gigante ferito – La verità mancata sulla Strage di Ustica

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Strage di Ustica

Il gigante ferito – Strage di Ustica


Nacqui per volare
rimasi sepolto negli abissi per otto anni .

Un lungo sonno sepolto da un muro di omertà, e di menzogne
una verità inaccettabile,
una volontà sconosciuta
ma precisa
feci da scudo in una guerra tra Stati.

Riemersi dal mare,
divenni un fossile,
un corpo smembrato,
spezzato

Fui collocato nell’aviorimessa di Pratica di Mare
Venni adagiato su una carlinga di metallo,
un puzzle di metallo di una ferita incancellabile;
Ancora era visibile quella scritta:
ITAVIA,
e quel foro che diede origine
alla Strage di Ustica.

Rimasero ingranaggi, ruote, oblò, bobine
quasi a misurare il tempo, a scrivere la storia.

Divenni muto e fragile, divenni memoria,
venni accarezzato dalla presenza di 81 angeli,
dalle loro carezze.

Voci, respiri accompagnarono la mia storia
Percepii la luce un’ultima volta, venni collocato in un museo,
Rimasero sussurri,
precipitammo e risorgemmo con ali di zucchero filato
bambole, bagagli, riemersero tra i ricordi.

Fugace fu quel pensiero, che non sa di essere l’ultimo.


Il gigante ferito – Strage di Ustica : Poesia di Gottardo dell’Umbria

Poesia dedicata alla purtroppo celebre Strage che è ancora nei ricordi di milioni di italiani. Una pagina grigia e buia della storia, fatta di dolore, di segreti di mancate verità. Una storia che non fa onore alla giustizia, alla democrazia e che sopratutto ha tracciato ferite indelebili nelle famiglie delle vittime malcapitate.

Queste 81 persone e le famiglie coinvolte meritano di conoscere una verità che ancora oggi non esiste. Rimane sepolta in fondo al mare, come un tesoro che non si trova. Purtroppo però questo non é per niente un tesoro ma un dolore immenso.

81 angeli. Proprio così, che sussurrano ancora oggi chiedendo una verità che non c’è mai stata. Sono infatti, ancora e purtroppo irrisolte le questioni sulla vera causa che ha portato alla morte di 81 persone in quel volo Bologna Palermo del 27 giugno 1980.