Filippo Folliero e “L’angolo di Phil”. Un binomio vincente

Intervista inedita a Filippo Folliero

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Oggi intervistiamo Filippo Folliero, la mente dello spazio “L’Angolo Di Phil”.

Prima di tutto Buongiorno Filippo e grazie di essere qui con me per raccontarti al mio pubblico. Io e te ci conosciamo da molto. Ricordo che quando ti conobbi ci scambiammo gli indirizzi dei nostri Blog, io allora scrivevo pezzi sulla Nasa e le spedizioni scientifiche, tu Filippo scrivevi su viaggi e sulle meraviglie dei luoghi naturali, i piccoli paradisi terrestri e tanto altro. Sapevi spaziare bene.
Subito compresi che avevi stoffa da vendere, la capacità di importi e di non arrenderti mai, in un settore dove, credetemi, è facilissimo perdersi.

Seguendo la tua strada sei andato avanti senza guardare in faccia a nessuno, ora sei divenuto qualcuno nel tuo piccolo, un qualcuno apprezzato ed amato.

Ce l’hai fatta dopo tante lotte e fatiche. Come omaggio alla tua forza e alla tua energia contagiante vogliamo intervistarti per conoscerti meglio e sentire la tua incredibile storia. Chissà, potrebbe aiutare molti giovani con la tua medesima passione.

Domanda di rito: come hai cominciato questa tua grande avventura, da dove è nata la decisione di diventare Freelance e scrivere notizie sul mondo?

“Innanzitutto grazie per la presentazione ed è un piacere poter parlare con te. La mia avventura inizia circa 4 anni fa, ho iniziato a scrivere su un blog casertano tramite amici per poi, piano piano, raggiungere mete più importanti come Fantagazzetta (sito dell’anno 2014) e giornali cartacei (Le Cronache del Salernitano). Questa passione, però, la nutro sin da piccolo e col tempo, crescendo, ti rendi conto di come l’informazione che viene fatta oggi sia senza basi e senza fondamenta e si può notare già dal tuo piccolo, non per forza dall’informazione nazionale. Il Freelance ti permette di poterti gestire autonomamente in quest’ambiente e avendo fatto esperienze in redazioni sia online, sia cartacee e collaborando con giornali vari, capisci che è meglio cercarsi le notizie da soli che ricevere direttive con ordini particolari e tutti i retroscena che comportano”.

Hai creato “l’Angolo di Phil”. Da dove nasce questa idea e come la gestisci? Come sei riuscito a creare una redazione così ben affiatata in un mondo difficile come Facebook?

“L’Angolo di Phil è una conseguenza delle problematiche che ho riscontrato nella mia città. Nasce come idea di informare correttamente le persone, anche con il rischio di prendersi offese e di non essere creduti, perché molto spesso la verità fa male. Ma non ci occupiamo solo di cronaca locale, il nostro blog spazia in ogni ambito e credo sia questo il segreto che ci ha portato ad essere uniti sia nel mondo virtuale sia nella realtà. All’inizio ero solo, poi due miei cari amici mi hanno aiutato nella crescita del progetto. Ora con noi collaborano altri ragazzi, che sono liberi di scrivere di ciò che più amano, perché è questo che rende piacevole questo lavoro: poter dar vita tramite la scrittura a ciò che più ci piace e attira la nostra attenzione.

Non si pongono limiti e non si pongono paletti.

E’ una visione che a molti potrebbe sembrare azzardata, ma sta dando i suoi frutti. Un metodo Steineriano per intenderci”

Raccontaci qualcosa sull’Angolo di Phil.

“A dirla tutta, all’inizio mi divertivo a scrivere di sport o di notizie curiose. Insomma ciò che attirava la mia attenzione lo mettevo sul blog. Poi sai, col tempo e con l’esperienza diretta ti si aprono canali nuovi e capisci come poter sfruttare al meglio ciò che hai a disposizione. La mia soddisfazione più grande è che molti esperti del settore dopo aver visto noi, si sono accodati alle nostre modalità di fare informazione, di condividere e far girare le notizie. Anzi, ti dirò di più, spesso mi sono arrivate anche email poco garbate e alcune vecchie volpi del mestiere, indispettiti da dei ragazzi giovani come noi, hanno cercato di farci terra bruciata intorno. E’ una bella lotta, ma ti fa capire come sia chiusa la mentalità di questo mondo e che comunque se hai attirato l’attenzione stai facendo la cosa giusta”

Raccontaci qualcosa su Filippo Folliero: chi è, le sue passioni, su quale ramo informativo ama stare?

“Allora Filippo Folliero è un ragazzo di 25 anni e come tutti i ragazzi della mia età ho i miei colpi di testa e le mie ideologie. Non mi pongo limiti in questo campo, cerco di approfondire ogni ambito per essere pronto a sviluppare qualsiasi tipo di tematica. Da piccolo sognavo di fare il giornalista sportivo, ma l’ambiente in cui ero entrato ha cercato un po’ di tagliarmi le gambe… purtroppo qua non si hanno Santi in paradiso come molte persone, ma è più interessante provare ad arrivare con le tue mani, no? Se vuoi entrare nel privato ti dico che sono single, interista, amo cucinare e vado matto per gli M&M’S e tutto ciò che riguarda piercing e orecchini. Ah, non potrei vivere senza mare.”

Leggendo un po’ alcuni articoli, ho notato che esci dagli schemi, ovvero non stai ad un piano prestabilito. Se tu devi dire non me ne fotte un cazzo, lo dici. Tu sei così come sei, una dote essenziale per un giornalista. Tu come ti consideri, ovvero come reputi il tuo offrire notizie?

“Non me ne fotte un cazzo (ride). Scherzo, questo lo hai detto tu. Diciamo che questa frase si può riferire a chi cerca di intralciare ciò che faccio, io vado avanti per la mia strada. Il mio offrire notizie lo reputo sano e veritiero. Non è importante di cosa si parla, voglio che le persone sappiamo che se leggono qualcosa scritto da me è pura verità, anche se può sembrare spesso assurdo e non condivisibile da tutti, mi interessa che le persone vengano a conoscenza di ciò che i media più blasonati non ci danno modo di sapere. E questo pensiero si è formato ancora di più col tempo, perché in passato ho visto colleghi inventare notizie di sana pianta e fare fortune…”

Andiamo sul tecnico, come vedi la possibilità di guadagni con il web?

“Orribile. Il guadagno è quasi inesistente, almeno ora. In futuro se questo progetto continuerà a crescere ci potrebbero essere dei bei orizzonti, ma non ci voglio pensare. La mia è una passione e la passione vive anche senza il denaro”

Credi che il mondo lavorativo possa spostarsi tutto su di un discorso telematico visto la crisi che ci sta massacrando?

“Non penso che tutto il mondo del lavoro si sposterà lì, ma credo che in ogni ambito la telematica e il web saranno presenti, ormai è il pane quotidiano”

Come credi si svilupperà il mondo giornalistico, il mondo virtuale inghiottirà il modo di fare stampa tradizionale?

“Assolutamente si. Infatti anche le testate più importanti del mondo giocano più sul fattore web che su quello cartaceo. Ormai il mondo della carta stampata ha un’altra decina d’anni davanti, poi il web prenderà definitivamente il sopravvento. E’ una cosa brutta per me, ma purtroppo il mondo cambia e bisogna adeguarsi”

Come giudichi chi scrive sul web, quali criteri usi?

“Il web è un campo complicato. Se tu leggi un giornale, lo apri e sai già a cosa vai incontro e leggi la notizia in modo ben approfondito e quindi è necessario una certa punteggiatura e un certo lessico. Il web è diverso, perché spesso si trovano notizie o false o scritte con i piedi e l’utente va dritto al sodo, anzi spesso il titolo è la cosa fondamentale. Personalmente non faccio tanta differenza quando leggo tra carta stampata e internet, le cose che osservo sono 2: lunghezza dell’articolo e punteggiatura. Il lessico è relativo, il web non ha vincoli come il cartaceo. La lunghezza è fondamentale, spesso un articolo troppo lungo o troppo corto fa la differenza tra successo e sconfitta”

Che consiglio vuoi dare ai giovani con questa passione?

“Quindi io sarei vecchio? (ride). Il consiglio è quello che ho dato anche ai ragazzi con cui sto a contatto: fissatevi un obiettivo e inseguitelo, anche se vi sbattono mille porte in faccia non arrendetevi. Prendete ciò che più vi piace e portatelo all’estremo, non abbiate paura e non siate mai prolissi, altrimenti le persone si stancano subito e non vi leggeranno”

Come ti è sembrata questa intervista ti sei trovato a tuo agio?

“Certo, con te come si fa a non essere a proprio agio. Domande interessanti, non mi hai fatto quesiti troppo scomodi però, un peccato”

5 parole per definire Filippo Folliero:

“Testardo, sognatore, fedele, onesto, permaloso. Ci avrei messo anche cafone, ma per me ha un altro senso”.

5 parole per definire l’angolo di Phil:

“Innovativo, Giovane, Fastidioso, Libero, Figlio (per me lo è)”

Ok, è stato un piacere conversare con te Filippo, la tua forza, la tua voglia di vivere, la tua energia è un esempio per me come spero lo sia per altre persone, purtroppo non è semplice per noi (GIOVANI!!!!!!!!!!). ECCO hehe, seriamente dicevo non è semplice, sdrammatizziamo, ridiamo, la buttiamo così, facciamo veri e proprio piccoli Show, e questo lavoro ti logora dentro. Ti prende, ad ogni notizia, ad ogni fatto di cronaca, poi vedi questi ragazzi, il loro entusiasmo la capacità di riuscire a dire domani sarà meglio, queste sono le persone che ti fanno iniziare la giornata con un sorriso.

Quindi grazie a Filippo Folliero, grazie al quale ora sappiamo come è mutata la stampa negli ultimi anni, per chi volesse percorrere questa strada ora sa i pro e i contro. Sa anche, però, che una volta percorsa saprà gratificare chi rimane positivo come FiIlippo.

Buon lavoro e in bocca al lupo a te ed all’Angolo di Phil.