La birra e il vecchio

133

Una birra e l’altra e il pensier si esalta
e la frase con la rima smalta.
Un vecchio sprovveduto
gran  poeta è divenuto.
Spirito ribelle nell’animo raccoglie
e della rima l’essenza coglie.

La catarsi si completa
e alla fonte dell’equilibrio
affannato si disseta
lasciando che il caso aleatorio
realtà plasmi come creta.

Sul taccuino diligentemente
nota ne prende.
La mano malferma non l’aiuta
cerca nella memoria la frase racchiusa.

Giorni di gloria la vita gli ha dato
che il tempo ha poi congelato.
Ora sopravvive a se stesso
indossando l’antico vestito dismesso.

Al fin alticcio traballando al rifugio torna
de la figura scarna
il lampion l’ombra proietta
pacato un motivetto fischietta
incerto pas di danza piroetta
e sul selciato stramazza e sgambetta.

L’alba imbambolato lo coglie
infreddolito gli occhi stropiccia
nel carrello i tesori raccoglie
e l’incessante vagar ricomincia.

Alessandro Lemucchi ©