Signora della notte


Ricordo quella notte
quando tu in cielo
di nascosto sorridevi
mentre io piangente ti guardavo.

Quanto freddo era Gennaio
quanto freddo nel tuo argento
e quanto caldo era il mio cuore
da allora innamorato.

Sapevi tu ogni cosa
ogni verità e sogno
che nel cuore io speravo
divenisse realtà.

Quanti amori nati
sotto la tua pallida luce
tu, inavvicinabile
e così vicina,
piena e luminosa
a guidare i nostri passi.

Giochi con le ombre degli alberi
segui gli amanti sul lago
mentre ti specchi vanitosa
immortale signora della notte.

Tu regina
con le stelle tue dame
tu faro e guida
tu fuggevole e bella.

Ricorda ogni bacio rubato
e loro custode tu sia per sempre.


Signora della notte.

Poesia di Alessia Nolli