Signora della notte
Ricordo quella notte
quando tu in cielo
di nascosto sorridevi
mentre io piangente ti guardavo.
Quanto freddo era Gennaio
quanto freddo nel tuo argento
e quanto caldo era il mio cuore
da allora innamorato.
Sapevi tu ogni cosa
ogni verità e sogno
che nel cuore io speravo
divenisse realtà.
Quanti amori nati
sotto la tua pallida luce
tu, inavvicinabile
e così vicina,
piena e luminosa
a guidare i nostri passi.
Giochi con le ombre degli alberi
segui gli amanti sul lago
mentre ti specchi vanitosa
immortale signora della notte.
Tu regina
con le stelle tue dame
tu faro e guida
tu fuggevole e bella.
Ricorda ogni bacio rubato
e loro custode tu sia per sempre.