Il mondo poetico di Katica Kulavkova

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BILJANA BILJANOVSKA

IL MONDO POETICO DI KATICA KULAVKOVA

“ HAIKU ELEGIE”

Scorrono come musica questi canti haiku di Katica Kulavkova dalla sua ultima raccolta poetica intitolata “Haiku Elegie” , divisa in quattro unità dove la prima parte è dedicata alla Beata Teresa di Calcutta, più conosciuta come Madre Teresa che a sua volta dedicò l’intera sua vita per la salvezza dei malati, dei dannati e degli scacciati. La maggior parte dei versi sono piccoli tesori le cui parole sono perle per esprimere un stato d’animo particolare dove l’elevazione della poetessa si mette in rilievo. La seconda invece prende ispirazione dalle tragedie di Haiti e Fukushima, a cui dedicò una decina di elegie. La terza parte,  è dedicata logicamentealla Macedonia, la sua patria, dove vive e lavora.

KaticaCon ‘brace sul cielo’ e ‘fuoco nella parola’ la Kulavkova ha creato una poetica che continuerà a risuonare a lungo come musica dopo che le avrete lette o ascoltateo. Vera e propria musica in sillabi, con versi e parole ricercate e scelte in un modo molto raffinato per esprimere ciò che è per lei più importante – la sua capacità di scrivere haiku, mantenendo la forma tradizionale giapponese, ma introducendo sempre qualcosa di personale ed autentico.

Per i lettori di questa pagina in questa occasione propongo da leggere alcuni di questi canti che mi sembrano le più pregiate, ovvero quelle dedicati a Madre Teresa.

I. ELEGIE PER MADRE TERESA

xxx.

« L’amore inizia a

casa ».[1] Se non c’è la,

cercane una nuova.

xxx.

Il cuore viaggia da

Skopje fino a Calcutta.

Strada di carità.

xxx.

Cielo e Terra

– tutto uguale. Stai consolando

i cancellati.

xxx.

Quando la speranza è

superflua, è

tempo per il conforto. Fine.

xxx.

Non hanno avuto casa

per vivere. Ma

per morire.

xxx.

Tu avevi scelto la Strada

e Dio – Te.

xxx.

Ridi alla nostra

ingordigia di essere

ciò che non siamo!

xxx.

Dice – non ci aveva dimenticato.

Se gli chiedo che cosa si ricorda

– solo piange.

Nota bibliografica, sull’autrice :

Katica Kulavkova è nata nel 1951 a Veles, nella Repubblica Macedone. Essa è professoresa di teoria ed ermeneutica letteraria alla Facoltà di Filologia di Skopje, nel Dipartimento di letteratura generale e comparativa. È presidente del centro macedone P.E.N. e del Comitato della traduzione e dei diritti linguistici del P.E.N. Internazionale. Ha soggiornato per lungo tempo in Francia, a Parigi, come docente presso l’Università Sorbonne. Le sue poesie e gli altri testi sono stati pubblicati in diverse antologie della poesia macedone e tradotte in diverse lingue.

[1] Dalla parole pronunciate in occasione dell’assegnazione del Premio Nobel per la pace, il 10.12.1979, Oslo, Norvegia.