Non posso più vivere. Mi vergogno di essere italiano

Un disperato appello al paese e soprattuto al premier Matteo Renzi

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Buongiorno sono il sig. Valerio di anni 54 e non posso più vivere. Sono disoccupato ormai da sei anni e sono sposato con due figli studenti ed una moglie casalinga. Non ho più nessun tipo di sostegno economico. La mobilità è finita da due anni e non so più come mandare avanti la mia famiglia.

Sono disperato. Sono italiano. Non posso più vivere.

Vorrei che qualcuno rispondesse alla mia domanda:

“Come devo fare per campare?”

Vorrei che mi rispondesse il Sig. Renzi visto che per lui non esiste alcun problema. Si pensa soltanto agli immigrati, ad aumentare gli stipendi ed alle pensioni. Ma nessuno pensa a coloro i quali che hanno perso l’occupazione ed avendo una età non più giovane non riescono più ad inserirsi nel mondo del lavoro e, di conseguenza, non sa più come mangiare.

Vorrei che rispondesse a questa domanda:

“Cosa devo fare per vivere io e la mia famiglia?”

Visto che gli aiuti economici ci sono per gli stranieri ma per gli italiani no. Oppure che mi trovi un lavoro visto che la costituzione italiana prevede che il lavoro è un diritto e nonostante tutto mi manda pure le tasse da pagare, mi spiegasse come pagarle visto che non lavoro. Prego a colui che leggerà questo articolo di riportare la mia domanda a quel signore.

Mi vergogno di essere un italiano. Mio nonno ha combattuto la guerra mondiale e mio padre ha servito l’Italia per 36 anni.

Non posso più vivere. Provo disgusto e mi sento umiliato vi ringrazio.

2 COMMENTS

  1. Stimabile Signore Valerio, sembra che ci troviamo tutti in una situazione molto sgradevole, e nell’intera Europa, ma cio’ che non significa che dobbiamo rinunciare la vita. E’ l’unica e solo una volta data, e dobbiamo viverla in un modo dignitoso, onesto e valoroso.
    Se ha voglia di dirmi quale è la sua professione, forse potrebbe essere utile per me , o per qualcuno che ne avra’ bisogno della sua assitenza. Se desidera a mettersi in contatto con me, lascio la mia e-mail per poter trovarmi più facilmente: bibi.biljanovska@gmail.com. Altre informazioni su di me le puo’ trovare sul stesso sito di Bombagiù.

  2. Il lavoro, Sig. Valerio, non c’è per nessuno. Non solo per lei. Il suo è un caso ben più difficile, complicato e tragico, ma scaricare la frustrazione su chi pensa stia meglio di lei, sig. Valerio, equivale all’arrendersi.

    Si faccia forza, sono acque mosse, bisogna impegnarsi per sopravvivere nel futuro. Un grosso abbraccio.