Nel paese disastrato dalla politica servirebbe un nuovo rinascimento

Ho sentito parlare tanta gente ed in diverse occasioni sul tema dello Sviluppo delle Economie sostenibili e della necessità di una nuova Politica per la nostra salvezza. In parallelo altri prediligono l’ideologia della decrescita felice, puntando sulle partite di pallone in attesa che il Paese si riprenda dalla grave recessione. In verità se chiedete a questa gente tanto entusiasta nel dividersi il SI e il NO su tutto e per tutto, ed eventualmente sostenere le loro idee con la realtà, vedrete crollare tutto il muro critico per l’incapacità di provare in modo concreto le illusioni create dal linguaggio delle loro parole lanciate a casaccio, con vittoria finale della contrastante e schiacciante realtà: “IL NOSTRO COMPLETO FALLIMENTO”.

La Politica del nostro Paese è il vero ostacolo al rinascimento culturale, economico, giuridico e sociale.

Trovo inutile continuare a mescolare l’acqua sporca della Politica Nazionale, quando il Paese necessiterebbe di una completa rivoluzione del sistema arenato sull’ideologia dominante di uno Stato Padrone formato da avvoltoi di buon appetito piazzati sulle poltrone di comando.

L’Inghilterra ha saputo creare tre rivoluzioni Industriali nel rispetto della Democrazia, della Giustizia e della Cultura, mentre il nostro Paese vive nel ricordo di glorie trapassate e predilige proseguire in modo dominante secondo la formula della speculazione, del furto istituzionalizzato, della mafia di Stato, della corruzione e dell’ingiustizia.

Purtroppo è un fatto che si tramanda da millenni. Il progresso degli altri Stati del mondo visto attraverso la Globalizzazione, cancella molti posti di lavoro perché nella realtà sono soltanto parole. Siamo tutti divisi da furbizie confusionarie esercitate dalla politica dei Partiti che soffoca la nobile inventiva umana proveniente dal basso, alla ricerca di soluzioni diverse per la sopravvivenza delle anime, di cui in primis sarebbe necessario un processo di Democratizzazione e Socializzazione con un ponte di collaborazione fra lo Stato Padrone e i cittadini, per promuovere il progresso attraverso la libera ricerca & sviluppo e l’affiatamento sociale nel generare quella spinta verso nuove soluzioni per far girare l’ingranaggio produttivo per il sostentamento economico dell’intera comunità attualmente in precipitosa decadenza verso il baratro.

La decrescita è sostanzialmente una parola ambigua con significati e interpretazioni diverse che vanno dall’attenta analisi degli sprechi sostenuti da sistemi obsoleti, come ad esempio generare Elettricità con il carbone, gli idro carburi o il Nucleare, la circolazione di veicoli con motore Diesel, importare frutta dalla fine del mondo mentre la nostra produzione viene ostacolata, ecc., sino al lento soffocamento produttivo interno, per continui errori Politici che inducono le nostre industrie, la nostra produzione alla chiusura, conseguente ai sistemi inadeguati di tassazione e costi della Politica.

Il nostro Paese è in decrescita economica dal 1970, quanto tempo è trascorso culminando nell’attuale crisi.

In tutti questi anni i Governanti del Paese hanno continuato con la politica tradizionale dell’egoismo per la conquista della poltrona, senza rendersi conto che un giorno sarebbe arrivata la presentazione del conto e ciò nonostante in Politica continuano a mescolare acqua sporca.

A che cosa serve un Presidente della Repubblica dal costo di un milione all’anno, incapace di dialogare con i cittadini per correggere le tante porcate commesse dalle Istituzioni sotto il suo diretto controllo?

Con le ingiustizie, l’inflazione e le multe, pensavano di bilanciare il decadimento dell’Economia che da oltre quarant’anni dà gravi segnali di recessione.

Per nascondere le loro incapacità Politiche nell’amministrare il Paese, hanno creato la confusione mentale nelle masse, formulate su filosofie che poi verranno negate il giorno dopo, o peggio ancora “non mi avete capito”, generando continui battibecchi fra sconfinate ideologie in contrapposizioni dove si è perso il ragionamento valutato alla luce della realtà.

In un messaggio lanciato in Rete tempo fa, qualcuno faceva accenno a Maurizio Pallante come ferreo sostenitore dell’ideologia di Serge Latouche, che in Italia si è fatto riconoscere come il mago della decrescita.

Con tutto il rispetto per la persona e il suo sostenitore, a mio avviso Latouche è semplicemente un gran parlatore come lo è Berlusconi, Renzi, e compagni i quali hanno scoperto la forza di convinzione del linguaggio per disgregare le masse che li seguono, ma con le loro ideologie il mondo cadrebbe in una perenne forma di crisi Politica, Economica e Sociale.

Immaginiamo per un istante che per ridurre una parte del consumismo che genera lavoro, ogni famiglia si rifornisca di una decina di bottiglie, sempre le stesse, ciascuna riservata a contenere il medesimo prodotto, una per il latte, una per il sapone, una per l’olio, una per l’aceto, e così via, in modo da riempire nuovamente con il medesimo prodotto, una dopo l’altra e rispondere allo svuotamento della stessa.

Il risparmio risulterebbe nella riduzione di bottiglie circolanti, riduzione della spazzatura che si accentuerebbe con l’aumento dei costi del prodotto.

Non dimentichiamo che ad ogni nuovo riempimento del prodotto, la bottiglia va lavata accuratamente con detergente, acqua possibilmente calda e asciugata a regola d’arte per impedire eventuali contaminazioni dannose al fisico.
Il costo finale risulterebbe maggiore dell’impostazione attuale del mercato che ha saputo trovare materiali sostitutivi nel rispetto dell’igiene e dei costi.

Tutti i problemi citati da Latouche non sono nuovi, dove prima di lui altri filosofi avevano tentato di indirizzare il consumismo di sostentamento verso preconcetti usando le masse attraverso convincimenti rivoluzionari di vecchi sistemi per il miglioramento della qualità della vita.

Il problema alla base dei costi della vita si centra esclusivamente sulla errata natura Politica che non vuol cambiare, mantenendo il medesimo livello di egoismo nel dominare i popoli per personali interessi, mentre il progresso segue un suo iter naturale formulato sulla sicurezza e convenienza di mercato.

In questo l’America ci è maestra. Valutando lo spirito Americano per una migliore qualità della vita, essi fanno abbondante uso del “Brainstorming” dove tutti hanno la possibilità di esprimere il proprio pensiero, nel limite del rispetto alle persone, per il fatto che una buona idea potrebbe provenire anche da un mediocre o da un illetterato, il quale vede il mondo diversamente dalle imposizioni culturali dei Potenti che obbligano a seguire imposizioni dettate da interessi personali.

Nella prima guerra 1914/18 e nella seconda Guerra Mondiale 1939/45, molti anni prima della nascita di Latouche, in Italia già raccoglievano tutto il ferro che ornava i cancelli e i balconi delle case per costruire gli armamenti bellici, costruivano persino le case con pietre e sabbia per risparmiare sull’acciaio perché eravamo privi di quel tipo di materia prima esclusivamente di importazione, quindi le politiche di riutilizzazione e generazione dei materiali non è cosa nuova, ma valutata in considerazione delle necessità, tenendo in evidenza i costi aggiuntivi di trasformazione, incluse le perdite.

E’ da tener presente che da un prodotto rigenerato le perdite in alcuni casi ammontano al 50-60% secondo il tipo di prodotto, considerando anche i costi aggiuntivi per la raccolta, quindi la rigenerazione non è sempre conveniente, in presenza del fatto che rimane pur sempre un prodotto di scarsa qualità.

Se avessimo maggiore libertà, l’evoluzione del progresso stesso ci guiderebbe economicamente verso la decrescita obbligata, con scoperte di soluzioni migliorative destinate al risparmio di cui il fattore più importante è la ricerca & sviluppo.

Un giorno non adopereremo più le chiavi per aprire porte e cancelli e molta gente è preoccupata perché i produttori di chiavi dovranno cambiare mestiere. Schede elettroniche già esistenti o impronte digitali inserite a priori nelle serrature, permetteranno di aprire le porte con maggiore sicurezza.

Trent’anni fa in Arabia Saudita, aprivano le porte del garage e quelle di casa con codici numerici attraverso il cellulare telefonico.

Un giorno forse non andremo più a scuola, sarà sufficiente ingoiare la pillola del sapere per fornirci tutte le informazioni che attualmente richiedono parecchi anni di studi.

L’evoluzione naturale del progresso e le necessità di sopravivenza ci obbligheranno a sotterrare molte abitudini del passato e trovarne delle nuove.

In tutto questo continuo movimento di cambiamenti necessari per rimanere sulla cresta dell’onda, la Politica dovrebbe giocare un ruolo diverso per rendere i popoli più liberi, più competitivi, più sociali, più uniti.

Dobbiamo renderci conto che ad ogni cambiamento si va incontro ad ostacoli a volte gravi ma necessari, che si correggono strada facendo.

Vorrei concretizzare l’esempio con uno Stato che ospita quasi tutte le culture e le civiltà del mondo in modo esemplare “Gli Stati Uniti d’America” con oltre 326 milioni di popolazione ed una disoccupazione al 5% dove la funzione più importante è la libertà dei popoli sul reciproco rispetto che si applica indistintamente a tutte le operazioni Politiche ed Economiche per guadagnarsi i meriti di supremazia Politica, Giuridica, Militare, Industriale e Concorrenziale nei mercati locali ed esteri, a differenza del nostro paese, il quale con i costi della politica e i monopoli di Stato o dei Privati generosi verso i Politici, distruggono le possibilità per un nuovo Rinascimento Italiano, soffocando il Paese nel contesto della Globalizzazione che ci vede sempre più arretrati con tanta disoccupazione suddivisa fra disoccupati e inattivi oltre il 20% esercitando l’inganno nel gioco delle parole.

2 COMMENTS

  1. Ma, bravissimo signor Ceresa, da voi o da noi, le cose sono uguali, se cambiassimo solo i nomi ed esmpi datti per l’Italia, e le transportiamo per il mio paese, questo articolo sarebbe una perfetissima analisi anche per la mia Macedonia. Nulla diverso, tutto come da voi, delusioni, dispiacere, un comune sado-masochismo di tutti che sono in grado a sopportare ancora di piu’ questo reggime che ci ucide, inganando l’ intero mondo di qualche “democrazia” inesistente. E qualle sarebbe la conculsione – che nonostante tutto, c’ѐ qualche malanimo, un spirito molto disaccetto che guida questo mondo odierno per lasciare le sua tracia ovunque nel mondo e con gli effetti simili o uguali. Si deve fare qualcosa, e molto piu’ improtante/ significativo per poter andare in avanti, ma in un modo che sarebbe gradevole per tutti ed ovunque nel mondo.