Distanze che mai il cuore immaginò di compiere,
lunghe e profonde, fatte di oceani e montagne , di dune desertiche senza oasi, notti senza luna e giornate colme di nubi, di voragini e di ostacoli, di muri e pietre, di pozzi senza fondo, di sogni infranti e incubi ad occhi aperti, di pugni chiusi e ordalie del tempo, di ponti crollati, neve gelida sulle mani, lastricata di dubbi e rimpianti, di svolte e ritorni, di tormenti caduti come pioggia, di odi e forti emozioni, di sconfitte e cadute, di sangue, in grado di spingersi fino al mare dal suo letto fiume, di correre nella tempesta e di risalire lungo la cima dell’aria, in volo, in alto, dove cadere sarebbe equivalso a morire, ma impavido e temerario, guerriero e coraggioso, il cuore ha resistito, ha sconfitto le sue stesse distanze, per riemergere integro. Distanze che mai il cuore immaginò di compiere Di Serena Baldoni