Quel cretino di Buddha

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Conosci quel cretino di Buddha?

Era così stupido, ma così stupido, da credere – e raccontare in giro! – che le cose che circolano nei nostri pensieri si manifestano.
Ah!

E Gesù?

Quel racconta frottole che andava in giro a dire alla gente “la tua fede ti ha salvato”. Come se fossero le cose in cui crediamo quelle che si realizzano.
Ah! Ah!

E Giovanni?

Quello che all’inizio del suo Vangelo ha scritto “in principio era la parola”. Come se noi, parlando di cose negative le creassimo, così come creeremmo le positive se parlassimo di queste.  Qui ci serve un triplo ah!
Ah! Ah! Ah!

E quel pazzo di Neale Donald Walsch?

Ma pazzo, pazzo, eh: ha scritto milioni di parole sostenendo di dar voce a Dio. Come se Dio oggi avesse ancora voglia di comunicare con l’uomo e lo facesse attraverso una persona qualsiasi. Qui serve un “mah”.
Mah…
E cosa sostiene Dio nei libri di Neale Donald Walsch? Tra le altre cose afferma che in questa epoca caratterizzata dalla diffusione di massa di brutte notizie e paura, la corrispondente propagazione del male sulla terra sarebbe aumentata proporzionalmente:  tutti noi saremmo corresponsabili di ciò che accade a noi e al mondo circostante! Ma non diciamo pazzie!!!
E poi, andando avanti, ne specifica la causa.

Afferma che, essendo noi fatti a Sua immagine e somiglianza, saremmo anche noi creatori.

E creeremmo attraverso il pensiero prima e la parola poi. E della maggior parte dei nostri pensieri e della nostra negatività (legata al nostro continuo giudicare tutto e tutti quelli che ci circondano) non saremmo neanche consapevoli!
Ah! Ah! Ah! Ah!
Ma per favore! Noi che abbiamo letto tutti quei libri e abbiamo studiato e, sì insomma, sappiamo tutto, arriva Lui e crede di poterci prendere per i fondelli così, insieme a Buddha, Gesù, Giovanni e tanti altri pazzi come loro. Noi lo sappiamo bene come va la vita, non loro…

Come se la vita potesse essere una favola. Come ci voleva far credere anche quell’altro visionario di Walt Disney. Cenerentola, ricordi? I sogni son desideri…

Ma su avanti… e allora Madame Butterfly? Non aveva creduto anche lei fino alla fine?

Oh! e poi c’é – oh, sì! Dulcis in fundo – Maharishi.

Non lo conosci? Ha proposto un esperimento grandioso, credendo di riuscire dimostrare il potere e l’influenza della mente umana sull’ambiente circostante. Lo dovremmo invitare a ripetere l’esperimento in Abruzzo oggi. Vorrei proprio vedere… Buffone!!!
Eppure gli credono in milioni oggi. Dicono che ne hanno fatta esperienza nelle loro vite. Ma dai…Pensano pensieri gentili o neutri, pur di non averne di negativi… Robaccia new age. Mandano amore a tutti quelli che li circondano. Hanno grandi poster in cucina e in bagno con su scritto a caratteri cubitali: “UN PENSIERO NEGATIVO DANNEGGIA PRIMA DI TUTTO TE STESSO. AMA E ACCETTA LE COSE COME SONO. FIDATI.” Vedono in ogni situazione la presenza di Dio e l’accettano così come è. E sostengono che la loro vita sia cambiata.

Ma dai… chi vogliono prendere in giro?

Se questo fosse vero, allora dovremmo osservare differenze tre la vita di persone positive e quella di chi ha sempre il muso lungo.
E, seppure questo lo avessimo osservato, in uno di quei momenti di riflessione sull’esistenza, di sicuro ne potremo dedurre che si tratti di pure coincidenze.

E infatti tali credo che siano. Coincidenze! Puntuali come quelle dei treni svizzeri: se la mattina ho il tempo di fare mente locale e gioire delle meraviglie che ho nella mia vita, la giornata sarà roseo andante. Se mi sveglio e penso grigio, posso attendere una nuvola nera che mi beccherà nel corso della giornata.

Come faccio a pensare positivo in un periodo così nero?

Basta guardare tutte le cose che nella mia vita vanno ancora. Sono tantissime: cammino e respiro da sola. Se apro gli occhi vedo la luce del sole, anche quando è dietro le nuvole. Posso assaporare un bicchiere di latte al caldo. Sono in grado di leggere e scrivere. Etc. E se non bastasse: sono viva! Poi passo a contare il numero di persone che amo e che vivono. E se mi viene da piangere per quello che non ho e per le persone che ho perso, va bene così. Non mi devo prendere in giro. Se c’é la tristezza ha il diritto di esserci. E poi mi ricordo della incredibile, meravigliosa solidarietà che vedo tra sconosciuti. Oggi più che mai. Mi accorgo e prendo atto che pure nel dolore, l’amore che unisce tutti gli uomini è sempre più forte. E respirare questo amore mi fa sentire ricca e felice.

Ti auguro di imparare a sentirlo dentro questo amore, di respirarlo e riempirne tutto il tuo essere, perché é l’unica cosa che può guarire le nostre anime ferite e – forse… –  anche la nostra regione (N.d.A.: Abruzzo). Anche se oggi ti può sembrare una pazzia, può valere la pena di provare.

Se ci credi, chiedi aiuto a Dio. Può fare grandi cose, nella tua vita e in quella di chi ti circonda.

PS: fai bene eh, a non avere dubbi e a rimanere ancorato al tuo sapere, così facevano anche i farisei.