Quello che è scritto nel cuore parla con l’espressione degli occhi
mentre lentamente il fumo di sigaretta si erige verso l’altura del soffitto

Squamata è la parete del solaio come le insenature d’un monte
e in ultimo secondo baciata dal tiepido sole

L’archivio dei ricordi sigilla mestamente ogni malinconia
e da vita a spazi nuovi e densi sorrisi
lunghi come numeri periodici e intensi come non mai

Anche ove non arriva l’attimo
s’apre come un sigillo l’animo dell’uomo

Umana è la lampada che strofina i desideri al millesimo
d’oro finissimo puro e brillante

Luccica e luccica di mete e ambizioni il vagar sicuro e spedito della mente
mentre qualcosa lungo l’arco dell’orizzonte risplende

Come una fiamma o un alveo calor
s’accende il cor di romanze e momenti lunghi intrise di malinconiche pause

Destar il guardo come caporale
e s’intravede solcar la spuma bianca dell’onde lontano una nave.

Poesia di Giancristofaro Mario