Avvelenati 70mila gatti ogni anno in Italia. E’ purtroppo la triste verità che si ripete in maniera costante.

Brutte notizie dunque dal mondo degli amici a quattro zampe. Seppure i gatti siano tra gli animali domestici più amati insieme al cane, non sono esenti da eventi di una barbarie inaccettabile.

Gli italiani amano i gatti.

A dimostrazione di questo, nel 1990 si è istituita infatti in Italia la “festa del gatto”. L’evento cade il 17 febbraio. Una celebrazione che forse ancora in pochi conoscevano – fanatici dei felini a parte – e resa famosa soprattutto con la diffusione dei Social. Dove i gatti sembrano essere il must del momento. Scelti da molti come propria foto e/o copertina del profilo, e con la diffusione di video o Gif che li ritrae in momenti buffi e divertenti. E’ arrivata dopo rispetto al Giappone, che l’ha peraltro anche inventata, nel 1985 (22 febbraio). Ma anche, e stranamente, ben prima degli Stati Uniti. Dove tale festa è arrivata nel 2005 (il 29 ottobre).

In Italia li festeggiamo, e giustamente, perché secondo gli esperti i gatti sono destinati a superare statisticamente i cani come animali domestici preferiti.

Ma bisogna anche dire che in Italia vengono avvelenati in media 70mila gatti l’anno. In alcune aree in modo più accentuato.

Volete saperne di più sulla triste statistica che dice che ogni anno vengono avvelenati 70mila gatti in Italia?

Ecco il rapporto di Aidaa, acronimo di Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente.

Le Regioni più colpite sono quelle del Sud Italia. Le ultime stragi sono avvenute in Sicilia ed Abruzzo. Le cause sono bocconi avvelenati. La triste verità ci dice che vi siano anche bocconi di carne contenenti lamette.

Ma per quali motivi questi gatti vengono avvelenati? Chi sono gli autori di questa barbarie che si ripete ogni giorno? Cos’hanno queste persone al posto del cuore?

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