Canone RAI in bolletta. E il messo comunale?

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Dal 1 Luglio 2016 non si potrà più scappare dal canone Rai. Se non lo avete mai pagato, ve lo troverete nella bolletta della luce. Una decisione del nostro governo. Fate attenzione a non pagare più volte se possedete più abitazioni. Cresce la preoccupazione per la sorte dei messi comunali, da sempre nascosti dietro la porta di casa nostra, sono stati l’incubo di tutti gli evasori.

Cosa faranno dal 1 Luglio?

canone

Gli italiani provano sentimenti contrapposti verso questa tassa. Tra chi considera corretto contribuire alla televisione di stato e chi, invece, ritiene ormai superato questo “format” televisivo e chiede libertà di scelta. Inoltre, obiettano i contestatori del canone, la Rai percepisce introiti dalla pubblicità così come fanno le concorrenti private.

Perché mai allora, già oberati dalle tasse, dovremmo pagare anche per guardare la tv pubblica?

Gli utenti lamentano anche la scarsa qualità nonchè la poca, spesso tardiva, modernizzazione da parte della tv di Stato. In alcuni paesi, tra i quali Francia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia è previsto il pagamento di un canone ma non è presente alcuna pubblicità commerciale. I seguenti paesi hanno invece abolito questa forma di tributo: Paesi Bassi, Ungheria, Bulgaria, Spagna, Lussemburgo, Lituania, Lettonia,Polonia, Estonia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Russia e Turchia.

La decisione di inserire il pagamento all’interno delle utenze elettriche deriva anche dal tradizionale tasso di evasione da parte degli italiani che nel 2014 è stato stimato al 30,53%. Per quanto riguarda i costi, invece, in Italia si pagherà 100 euro una cifra che è al di sotto della media europea che si assesta attorno ai 127 euro. Sono presenti, però, ben 11 paesi con un importo inferiore a quello del bel paese.

Il vero problema è che oggi gli italiani sono abituati alla PayTv e a servizi modello Netflix.

Preferiscono infatti poter scegliere ciò che vogliono guardare utilizzando anche pacchetti personalizzati con alternative digitali (tra cui la possibilità di seguire i programmi anche dal proprio tablet lontano da casa) che rafforzano la “fidelizzazione” nei confronti della tv a pagamento. L’arrivo di Netflix, inoltre, cambia ulteriormente le abitudini dei consumatori. Prezzi bassi ed abbonamento flessibile cancellabile in qualsiasi momento sono due punti di forza indiscutibili.

Non possiamo fare altro, ancora una volta, che pagare in silenzio questo maledetto canone Rai..

Fatta eccezione per coloro i quali che dimostreranno di non avere alcuna televisione. Avete tempo fino al 16 maggio per dichiarare la non detenzione del vecchio tubo catodico. Fate anche attenzione a non pagare due volte. Quantomeno il governo ha trovato il modo per non fare pagare due canoni a chi possiede più di un abitazione. Il canone, infatti, si paga solo sulla prima casa e una sola volta nella famiglia, a condizione che i coniugi e/o i figli siano tutti residenti nello stesso immobile.

L’unica cosa positiva?

Non avremo più paura di lasciare la porta aperta o di rispondere al campanello e di trovarci di fronte il “bastardo” messo comunale che spiando nel tuo soggiorno ti beccava con la televisione. Ma cosa faranno adesso? Manderanno il curriculum a Netflix?